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"dio, no!" disse spingendomi.

"ma che problemi hai? prima mi lasci e poi mi baci?" continuò.

non risposi.

tornò in camera sbuffando.

"e io ora dove vado?" pensai.
non potevo tornare in camera dopo questo.

andai ovviamente nella camera di Richie.

aprii la porta e fortunatamente nessuno dei due era spoglio o cose così.

"è abitudine per te stare qui?" sbuffò Richie che era seduto su una sedia.

"lasciala stare, è un periodo difficile" disse Eddie che era sdraiato a pancia in giù sul letto, intento a leggere un libro.

mi buttai su di Eddie.

"di solito dovrei starci io in quella posizione" ridacchiò Richie.

"chiudi quel cesso di bocca" risposi.

"mhh, no" sbottò lui.

roteai gli occhi e misi la testa nel incavo del collo di Eddie.

"che hai fatto?" chiese il più piccolo, continuando a leggere.

"ho provato a baciarla" risposi con voce ovattata.

"noi sistemiamo le cose e tu le rovini di nuovo?" sbuffò il corvino.

"in ogni caso" cominciò Eddie alzandosi senza avvertirmi, così da buttarmi dall altro lato del letto.

"devi sistemare questa cosa" finì.

"e come?" chiesi.

"falle dei regali?" rispose Richie.

"tipo?" chiesi ancora.

"cosa piace ad Emily?" chiese Eddie.

"i libri.." risposi.

"regalale 50 sfumature di rosso" disse Richie sistemandosi sulla sedia.

"ma che..regalale un libro d'amore, di quelli che ti fanno piangere" ribatté Eddie.

"50 sfumature di rosso" ribatté ancora Richie.

"libro d'amore"

"50 sfumature di rosso"

"libro d'amore"

"50 sfumature di rosso"

"libro d'amo-"

"CRISTO SANTO SMETTETELA!" urlai alzandomi dal letto.

"PRIMA DI TUTTO 50 SFUMATURE DI ROSSO È ANCHE UN LIBRO IN CUI C'È DEL SENTIMENTO OLTRE AL SESSO, POI SE COMPRO UN LIBRO CHE HA GIÀ?!" continuai.

"forse dovresti prendere anche tu meno caffeina" ridacchiò Eddie.

"OH FANCULO!" urlai ancora uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.

mi avviai verso la mia stanza e quando stetti per aprire la porta mi bloccai.

sentii dei singhiozzi affiancati da delle parole.
parole di Emily.

"non ne posso più"

"non voglio più vederla"
"mi fa star male" 

lacrime amare mi solcavano il viso.

ma infondo aveva ragione.
le facevo del male, con il mio modo di agire, le facevo tanto male.

decisi di non provare più nulla per lei.

ma mentivo a me stessa, perché l'amavo.


passarono settimane da quelle parole.
settimane, in cui, io e Emily non ci siamo rivolte ne sguardi ne parole.
niente coccole, niente carezze, niente baci.
uno schifo, ecco come mi sentivo.



è abbastanza corto LMAOOO
amatemi, non aggiorno da molto ahm :))

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