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pov's Beverly:
"cosa sta facendo?" pensai tra me e me.

sti stavano baciando.

Emily e Millie si stavano baciando.

"che cazzo fate?!" urlai correndo contro di loro.

non ci riuscivo, non riuscivo a fermarle.
ogni volta che mi avvicinavo la strada sembrava allungarsi

"ti amo" si dicevano.

mi toccai le guance.
erano umide.
stavo piangendo.

"perché?!" urlai.

nessuna risposta.
mi guardavano.
erano felici, ridevano.

"Beverly!" sentii.

"svegliati!" ancora.


aprii gli occhi.

d'avanti a me c'era Emily.

"perché piangi?" chiese.

perché piango?

"ho fatto un incubo" risposi diretta.

"tranquilla" sussurrò abbracciandomi.

"ti prego, non lasciarmi" la strinsi.

"mai"

"..oggi non ci sono lezioni, ti va di fare qualcosa?" chiesi.

"d'accordo..magari chiamiamo gli altri, così stiamo insieme"

annuii.

dopo aver chiamato gli altri, ci riunimmo tutti nella camera di Eddie e Richie.

"allora.. che facciamo?" chiesi.

"un'orgia?" ridacchiò Richie, toccando la sua intimità coperta dai pantaloni.

"che ne dite di..o-obbligo o v-verità?" rispose Bill, cacciando delle lattine di birra.

"dio, ma sei scemo? è vietato bere qui!" sbottò Eddie.

"è v-vietato anche s-scopare ma a te e Richie n-non f-fa una piega! " ridacchiò Bill.

Eddie fece il broncio.

"d'accordo.. inizio io" disse Stan prendendo una lattina.
il gioco andò avanti per un po'.

Richie ha dovuto limonare Bill che era completamente ubriaco, Jack era rimasto in intimo e Stan era ubriaco quanto Bill.
avevo addirittura scoperto che Emily era andata a letto con Eddie ma non ci feci troppo caso,in quel periodo ci odiavamo, era normale per lei cercare di dimenticarmi.

"Emily, t-tocca a te! o-obbligo o ve-verità?" singhiozzo Bill, tenendo in mano una lattina di birra vuota.

"verità!"

"hai b-baciato Millie?" ridacchiò Bill.

inizialmente non rispose e abbassò lo sguardo.

"si"

tutti rimasero spiazzati.

"uhm, wow.." commentò Eddie.

"Beverly? stai bene?" chiese Richie poggiando una mano sulla mia spalla.

effettivamente no, non stavo bene e credo si fosse capito dalla mia espressione.
non ero sorpresa, non ero triste..ero arrabbiata.

"hai detto che non dovevo preoccuparmi" sussurrai guardandola.

"non devi! è stata lei a baciarmi e io mi sono allontanata subito!" sbottò.

"certo, come no"
mi alzai e mi avvicinai alla porta.

non dovevo preoccuparmi per Millie.
non dovevo preoccuparmi per Millie.
non dovevo preoccuparmi per Millie.

queste parole mi occupavano la testa e non riuscivo a liberarmene.
guardai Emily che stava lacrimando.

"v a f f a n c u l o!"
scandii bene la parola e poi uscii.


pov's Emily:
c'era un silenzio tombale.

"m-mi dispiace.." sussurrò Bill abbassando lo sguardo.

mi morsi il labbro cercando di trattenere le lacrime.

"Emily smettila di piangere e di torturarti le mani, vai da Beverly!" disse Eddie prendendo il mio volto tra le mani.

scossi la testa per dirgli di no.

"perché?" chiese.

non risposi.

"se non ci vai tu allora ci vado io!" disse alzandosi di scatto.

"no, fermo!" lo bloccai.

mi alzai e uscii dalla stanza.
Beverly non era molto lontana dalla camera di Eddie e Richie.
era seduta accanto l'entrata della scuola e piangeva.
mi avvicinai lentamente a lei.

"hey.." sussurrai.

non rispose.
se ne stava lì seduta ad osservare chissà cosa.

"hey"

finalmente una risposta.

"io ti giuro che non ho mai provato nulla per Millie, credimi" dissi stringendo i pugni.

"tranquilla"

tranquilla?
fino a pochi seconda fa mi stava uccidendo solo con lo sguardo.

"t-tranquilla?" balbettai.

"siediti qui vicino a me" disse picchiettando la mano sul pavimento.

mi avvicinai e mi sedetti.

"sai, me lo aspettavo" iniziò.

la guardai con un'espressione confusa.

"quando ti ho detto che ho fatto un incubo era perché vi ho sognate" continuò.

"hai sognato un nostro bacio?" chiesi.

annuì.

"scusami se non te l'ho detto prim-"

mi bloccò.

"forse è meglio finirla qui.

mi crollò il mondo addosso.

"c-come finirla qui.." mugulai.

"si,diventare semplicemente amiche, come se non fosse successo nulla"

semplicemente amiche.

anni ed anni di amore per lei buttati nel cesso in 2 secondi.
non sapevo come risponderle.
si alzò e io osservai i suoi movimenti.

"vado a fumare, ci vediamo dopo in stanza" disse prendendo dalla tasca un pacchetto di sigarette e iniziando a camminare.

annuii e mi alzai, andando in camera.
chiusi la porta e, appoggiandomi ad essa, iniziai a piangere.

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