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pov's Beverly:
"semplicemente amiche" dissi cacciando del fumo dalla bocca.

"che stronzata" pensai.

camminavo, non sapendo dove fossi diretta ma camminavo.

ogni tanto, guardando verso il basso, davo un calcio a qualche sassolino.

"ahia!" sentii.

alzai lo sguardo e vidi Millie.

era seduta accanto ad un albero, anche essa a fumare.
per sbaglio l'avevo colpita con qualche sassolino.

"e tu da quando fumi?" chiesi.

"tutti con questa domanda.. fumo da tanto" sbuffò.

"uhm scusami, mister simpatia, non a tutti frega della tua vita" dissi incrociando le braccia.

"e allora perché mi hai chiesto da quanto fumo?" rispose.

scrollai le spalle.

"so' che hai litigato con Emily" continuò.

"è successo 3 secondi fa, come lo sai?" chiesi.

mi mostrò il suo cellulare.
era la chat tra lei e Emily.

Millie:tutto ok? non ti sei fatta sentire oggi😒

Emily:sto bene, tranquilla

Millie:vuoi compagnia? sai che ci sono sempre!

Emily:nono,ti prego, voglio restare da sola..

Millie:è successo qualcosa?

Emily:si

Millie:dimmi tutto

Emily:Beverly ha scoperto che ci siamo baciate e ora mi considera una semplice amica, voglio morire.

Millie:mi dispiace, non so perché di questo bacio, scusami..

Emily:tranquilla, ora vado a leggere qualcosa

Millie:d'accordo, a dopo❤️

Emily:a dopo❤️

spensi il cellulare e lo diedi a Millie.

"certo che sei stupida" ghignò.

"e perché?"

"perché lei ci tiene e te e tu, come una scema, l'hai mandata a fanculo inutilmente! ora lei si troverà qualcun'altro di migliore e tu non ne sarai di certo felice" disse.

cazzo, aveva ragione.

"i-io.. devo andare" dissi buttando la sigaretta e correndo verso l'entrata della scuola

corsi e corsi per tutto l'edificio alla ricerca di Emily, che in camera non c'era.

mentre corsi sentii dei mugulii provenire dalla stanza di Eddie.

mi avvicinai alla porta e origliai.
erano chiaramente dei gemiti.
avevo paura di aprire la porta, avevo paura di trovare Emily con Eddie.
strizzai gli occhi e aprii la porta.

"CAZZO, BEVERLY, ESCI SUBITO!" urlò Richie cercando di coprirsi.

stava scopando con Eddie, che figura.

"AAAH, SCUSATEMI!" risposi sbattendo la porta e arrossendo.

avevo bisogno di aiuto,volevo trovare Emily.

"dai cazzo, mi aiutate?" chiesi bussando ripetutamente.

sentii un forte orgamso e poi il rumore di uno schiaffo.

(vi lascio immaginare Richie che viene e che da uno schiaffo al culo di Eddie, eheh)

Richie aprì di poco la porta.
"che vuoi?" disse.

"mi date una mano? non trovo Emily" risposi.

"e tu hai interrotto una scopata per Emily? cristo santo Bev" sbuffò.

"Eddie riesce a camminare a malapena talmente dalle volte in cui l'hai inculato, fermatevi ogni tanto!"

sbuffò ancora e chiuse la porta.

dopo pochi minuti riaprì la porta.

Eddie e Richie erano entrambi vestiti.
"andiamo" disse Richie.


erano ormai le 11:40.

"senti, non la troviamo, torniamo in stanza" disse Richie.

"magari è da Millie a fare qualcosa" sussurrò Eddie.

"tipo cosa?" chiesi.

arrossì, abbassando lo sguardo.

"Emily non è come me, coglione" rispose Richie dando ad Eddie uno schiaffo sul sedere, facendogli strizzare gli occhi e gemere di poco.

"non credo.. ha litigato con me da poco e va a letto con Millie?" dissi.

"ho detto che Emily non è come me!" rispose Richie.

"perché? dopo aver litigato con me vai a letto con qualcun'altro?" incrociò le braccia Eddie.

"no, dopo aver litigato con te ti scopo e mi perdoni subito" ridacchiò Richie dandogli un bacio sulla fronte,provocando ad Eddie un rossore sul viso.

"comunque.. grazie per l'aiuto, ci vediamo domani" sbuffai tornando in camera.

aprii la porta e vidi Emily distesa sul letto con il volto che sprofondava nel cuscino,dandomi le spalle.

aveva solo un pantaloncino, molto corto, non aveva la maglia quindi rimase con un reggiseno nero.

avevo tanta voglia di baciarla e di farla mia,ovviamente non potevo.

volevo anche chiederle dove fosse stata ma non sembrava il caso.

questa volta mi distesi sul mio letto e non nel suo, come facevamo prima.
misi il pigiama e cercai di addormentarmi.

"tutto ok?" chiese.

mi stava parlando, sembrava un sogno.

"si, tutto ok, tu?" chiesi.

"potrei star meglio" rispose.
"ti chiederai dove sono stata, si capisce dalla tua espressione" ridacchiò.

"effettivamente.."

"sono stata dalla vicepreside, abbiamo parlato" rispose.

"di cosa?" chiesi.

"mia madre tra pochi giorno viene a prendermi"

"come mai?" chiesi ancora.

"motivi familiari.. o almeno così mi ha detto" rispose alzando la testa dal cuscino.

aveva gli occhi lucidi.

"hai pianto.. perché?" chiesi inclinando leggermente la testa.

inizialmente ridacchiò per poi rispondere.

"se posso permettermi, dopo quello che è successo prima, questa è una domanda da idioti"

"si, giusto" sussurrai.

"ora vado a dormire, domani devo svegliarmi presto" disse stendendosi di nuovo sul letto e coprendosi con le lenzuola.

"ma domani non abbiamo lezione" dissi.

"lo so" sussurrò per poi chiudere gli occhi.

la guardai e poi poggiai lentamente la testa sul cuscino.

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