Chapter Fourteen

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La ragazza riprese conoscenza, aveva un forte mal di testa e il dolore al petto, seppur lieve rispetto a prima, persisteva ancora.
Credeva che fosse a causa della magia, era pur sempre una morta che era tornata nel regno dei vivi.
Ma la realtà era ben diversa, l'oscurità che viveva dentro di lei cercava in tutti modi di tenerla lontana dall'unica cosa che la rendeva una persona normale; infatti, quando stava con Cristopher, ancora prima che egli scoprisse il suo segreto, si sentiva un'individua comune.
Il fatto che andasse a scuola, il relazionarsi con suoi coetanei che non fossero cacciatori o dei lupi...anche se non l'avesse mai ammesso, quella vita la rendeva felice.
Ed ora non ricordava più nulla, non ricordava di essere mai stata normale, non ricordava di aver mai trascorso del tempo con quella persona ne tantomeno di avergli dato il suo primo bacio.
Semplicemente Cristopher non esisteva più, esisteva solo il resto del branco, quello che lei era stata obbligata a seguire per poi dover uccidere uno di loro.

Jacob entrò nella stanza con in mano un po' di the caldo, era così premuroso con lei e anche se quest'ultima rifiutava apparentemente  tutta la sua gentilezza, l'apprezzava e ne era felice.
"Come va il dolore?" Chiese premuroso.
"Lieve" rispose lei incrociando le gambe e afferrando la tazza.
"Non sforzare il tuo corpo, okay?" Le disse il ragazzo.
"In realtà più che il mio corpo non devo forzare la mia mente. C'è qualcosa che non ricordo" gli confessò la ragazza, Jacob distolse lo sguardo.
"Eppure ricordi perfettamente tutto" sapeva che ciò che stava facendo era da egoisti e che Alysea non meritava questo.
Anche se le voleva bene in un modo diverso rispetto gli altri, sapeva che l'amore non si sarebbe ottenuto in questo modo.
Eppure continuava a mentire sostenendo che era meglio per la ragazza che non ricordasse.

Alysea lo guardò negli occhi e gli sorrise, era la prima volta che si accorgeva di quanto Jacob fosse un bel uomo. Sì perché rispetto a Cristopher e al resto del branco degli invincibili, l'alpha aveva all'incirca 25 anni.
"Che c'è?" Rise lui
"Niente" distolse lo sguardo la ragazza.
"Non mi dire che ti stai innamorando di me?" Scherzò il ragazzo, di tutta risposta la ragazza gli tirò un cuscino in faccia e da lì a poco iniziò una lotta fra i due con i cuscini. Iniziarono a rincorrersi per tutta la stanza che era stata ormai sommersa da tutte le piume, all'improvviso Alysea inciampò su uno dei cucini caduti a terra durante la lotta e finì sopra Jacob.
Le piume cadevano lentamente su di loro come se fossero tanti pedali di rose, entrambi si guardavano intensamente negli occhi e il cuore del ragazzo era chiaramente agitato. Lui la teneva stretta al suo petto e il loro viso era a pochi centimetri l'uno dall'altra, Jacob avvicinò le sue labbra e Alysea si lasciò semplicemente guidare dalle sensazioni, le loro labbra delicatamente iniziarono a sfiorarsi fino a quando l'alpha si convinse e la baciò.
Inizialmente da un bacio delicato si passò ad un bacio sempre più sensuale, Alysea si accovacciò su di lui ed entrambi tenevano il loro viso fra le mani, erano troppo presi l'uno dall'altra e questo non faceva altro che aumentare tra loro la passione.
Quando all'improvviso, nella mente di Alysea, comparvero delle scene confuse: due ragazzi si guardavano negli occhi, la ragazza dai capelli fucsia prese il viso del ragazzo e lo baciò.
S'allontanò di scatto, Jacob parve confuso. La ragazza si sollevò e prima di correre via si scusò di quanto accaduto.
Quella sensazione l'aveva già provata, e anche se non vedeva il volto dei due ragazzi prima visti nella sua mente, poteva scommettere che si trattasse di lei e di un'altro ragazzo. Doveva scoprire chi fosse.

Si avviò al lago di fronte casa sua, andava lì quando aveva bisogno di pensare, quel dolore al petto sembrava aumentare ogni qualvolta cercasse di ricordare, ma ormai era riuscita a dominarlo. Si sedette alla riva e iniziò a tirare delle pietre in acqua.
Quel momento di profonda riflessione fu interrotto da un ragazzo, che si sedette fianco a lei.
"Ei" sussurrò quest'ultimo. La ragazza si girò e ricordò a chi apparteneva quel viso, era il ragazzo del giorno prima, quello scontroso che era andato via senza salutare e senza presentarsi.
"Non parlo con i sconosciuti" lo liquidò la ragazza.
Come faceva Cristopher a dirle che in realtà non era del tutto uno sconosciuto.
"Piacere, Cristopher"
Cristopher...quel nome riecheggiava nella sua mente. Sapeva di averlo già sentito, ma non ricordava dove. <<E se fosse lui>> pensò la ragazza. Ma scacciò quel pensiero perché era sicura di non averlo mai visto ed era solo scossa da quello che era accaduto prima.
"Il mio nome lo sai già" rispose la ragazza.
"Volevo scusarmi per ieri, sono stato un coglione" disse sinceramente il ragazzo.
"Non devi scusarti di nulla, non m'importa"  gettò in acqua un'altra pietra. Cris non era del tutto abituato a quella scontrosaggine da parte della ragazza, sapeva che prima si mostrava dolce e carina solo perché doveva conquistare la sua fiducia ma sapeva anche che quelle caratteristiche le appartenevano indipendentemente dalla situazione che si era creata fra i due antecedentemente.
"Comunque, ho sentito che eri morta" disse il ragazzo.
"Ed io ho sentito dire che hai un branco, perché non sei con i tuoi amici?" Lo sollecitò la ragazza.
"Sono diventato un omega" gli confessò il ragazzo.
Alysea lo guardò, le dispiaceva, sapeva che in un momento del genere, con i cacciatori infuriati era in pericolo.
"Mi dispiace" disse sinceramente la ragazza.
"Non è colpa tua" in realtà lo era, se Cris non avesse tenuto così tanto a lei Tayler non lo avrebbe provocato.
Ma forse la realtà era anche che ormai Tay era geloso del fatto che Cristopher fosse un alpha, di nuovo.

"Visto che sai cosa mi è accaduto, potresti dirmi se io e te ci siamo mai visti?" Gli Chiese la ragazza.
Questa era un'occasione per loro, avrebbero potuto ricominciare e se lei non ricordava chi fosse Cristopher, non avrebbe avuto i sensi di colpa di avergli mentito. Era sicuro che già si stava incolpando abbastanza per la morte della sua migliore amica, non avrebbe permesso che altre colpe la circondassero.
"A parte ieri, non ci siamo mai visti" mentì il ragazzo.
"Ti sei trasferito da poco?"
"In realtà sono stato per molto tempo fuori città, ieri ero passato per salutare Jacob che è un mio vecchio amico" continuò a mentire il ragazzo, forse era sbagliato costruire nuovamente la loro storia sulla menzogna ma se erano bugie a fin di bene, allora per Cris andava bene. Avrebbe fatto la qualunque per ricominciare con Alysea.
"Capisco, beh, dovrei andare" disse la ragazza ricordandosi quanto successo prima e doveva chiarire la situazione con l'alpha.
"Aspetta" la trattenne Cris
"Possiamo rivederci?" Le chiese Cristopher, la ragazza lo guardò confusa.
"Forse" sorrise subito dopo prima di raggiungere la casa.

Quando entrò dentro casa ritrovò tutto il branco radunato, qualcosa non andava.
"Jacob possiamo parlare?"
"Non è il momento Alysea, dobbiamo andare via" disse l'alpha
"Per quale motivo? Che succede?"
"Hanno scoperto che sei viva, verranno a cercarci" disse quest'ultimo sbattendo i pugni sul tavolo.
Clifford non si sarebbe fermato fino a quando Alysea non sarebbe morta e stavolta per sempre, l'unico modo per ucciderla definitivamente era quello di uccidere anche il branco dei guaritori e tutti quei lupi che avrebbero impedito che la ragazza fosse uccisa di nuovo.
Ma la ragazza questa volta avrebbe combattuto come si deve, stavolta oltre che la morte dei suoi genitori avrebbe vendicato la morte anche della sua migliore amica. Ed era pronta.
"No! Stavolta non scapperemo da nessuna parte, bensì combatteremo! Ci vendicheremo di tutto il male che i cacciatori ci hanno causato." Disse la ragazza.
"E come faremo? Noi sette non riusciremo a battere il loro esercito e Clifford" disse Miles.
"I cacciatori si sono fatti un sacco di nemici lungo gli anni, basta radunare tutte le creature magiche" continuò la ragazza, Jacob scosse la testa.
"Clifford è un vampiro, avrà dalla sua parte molti di loro" disse l'alpha.
"Non ne sarei così sicuro, è vero, è uno di loro... ma li ha abbandonati per diventare il fondatore dell'Accademia dei cacciatori. Li ha traditi" disse Alysea.
In realtà era un ottimo piano, quello della ragazza, sarebbe stato difficile convincere tutti ma in comune avevano un unico scopo, uccidere coloro che da sempre li perseguitavano.
"Da chi iniziamo?" Chiese Ross.
"Dai lupi mangia morte." Disse l'alpha guardando dritto negli occhi Alysea. La ragazza annuì, i mangia morte sarebbero stati dalla loro parte anche se non avessero voluto, perchè Alysea avrebbe fatto in modo che fosse così.

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