Chapter Thirteen

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3 settimane dopo
"Quanto manca ancora?!" l'alpha osservò il monitor che controllava i battiti della ragazza e sorprendentemente vedendo il cuore reagire molto bene sorrise.
"Molto presto si risveglierà!"

Nelle tre settimane in cui Alysea stava combattendo fra la vita e la morte,
Cristopher aveva fatto i conti con qualcosa di più forte, aveva fatto i conti col suo cuore.
Era rimasto deluso dal fatto che, la ragazza che dopo anni aveva fatto riaccendere nel suo cuore una scintilla, fosse in realtà un nemico.
La cosa che più gli faceva rabbia era il fatto che in poco tempo Alysea lo avesse fatto sorridere, lo avesse fatto vivere.
Saranno stati i suoi occhi probabilmente , che gli avevano parlato più di quanto lei non avesse mai fatto, a farlo cedere.
Perché nonostante lei non gli avesse mai raccontato nulla di se stessa, e avrebbe preferito che lo facesse, sapeva già che non era "normale".
Quando scappò via quella sera in cui era morta, gli occhi di Cristopher cambiarono colore e diventarono Rossi. Quello che gli era successo, il fatto che stesse provando nuove emozioni avevano riacceso dentro di lui l'esigenza di essere un'alpha per qualcuno, per un branco.
E non gli importava più di tutte le bugie raccontate da Alysea, aveva solo in mente la voglia di vendicarla. Vendicare lei e i genitori di quest'ultimo uccisi entrambi per mano dei cacciatori.

"Cristopher vieni a pranzare" lo richiamò Niel dai suoi pensieri. Tutti i ragazzi sapevano ormai la verità, ne erano rimasti tutti delusi ma allo stesso tempo provano rancore, seppure quella ragazza sotto molti aspetti non avrebbe meritato il loro perdono.
L'unico che non provava pietà era Tayler, lui probabilmente fu il meno colpito dal fatto che lei fosse una traditrice, ma sapeva che Cris soffriva, che il suo intero branco soffriva. Questo per la loro razza non era un bene, perché ora che la guerra contro i cacciatori era iniziata, essi si trovavano impreparati e tutte le loro difese, erano crollate vie. L'amore aveva vinto anche stavolta.

Quando Cris andò a trovare Jacob, dopo aver visto che l'aveva portata con se, egli gli disse che non c'è l'aveva fatta e che era morta definitivamente.
Così si rivolse a Sebus, ma quando raggiunse il suo covo, lo stregone era steso a terra con la gola sgozzata e il sangue ricopriva parte del pavimento.
Dopo che Clifford aveva uccido Alysea, era passato a vendicarsi di Sebus, la sua unica speranza, l'unico a cui poteva rivolgersi era morto e quindi era arrivato il momento di risolvere la questione da se.
Sarebbe andato a trovare Clifford e l'avrebbe ucciso.

Alysea aprì lentamente gli occhi, dopo che Jacob aveva rilevato segni di vita il tempo che che la ragazza si svegliasse era realmente ristretto.
I suoi occhi azzurri incontrarono quelli scuri dell'alpha, dagli occhi della ragazza poteva trasparire la confusione probabilmente perché l'ultimo ricordo era quello di essere stata trafitta da una spada.
"Ja.. Jacob" sussurrò lievemente, l'alpha si precipitò accanto al letto della ragazza stringendole la mano e la commozione aveva preso il sopravvento.
"C'è l'hai fatta" disse lui fra le lacrime. Era riuscita a combattere e guarire.
"Abigail" disse la ragazza, sperava che l'alpha avesse preso con se anche la sua migliore amica. Ma per quest'ultima non c'era più nulla da fare.
In realtà fu grazie all'oscurità che Alysea possedeva e alla magia dei lupi guaritori, che la ragazza riuscì a sopravvivere.
"Mi dispiace" disse il ragazzo abbassando lo sguardo, la ragazza girò il viso di lato mentre cercava di trattenere una lacrima che ormai era scesa già sul suo viso. La sua piccola Abigail era morta per lei.
"Lasciami sola" disse Alysea all'improvviso. Il ragazzo non capì, non si aspettava una frase del genere ma forse era meglio così, d'altronde nonostante fosse resuscitata, era la stessa Alysea che quando piangeva non voleva essere vista.
Ma la realtà era che odiava il fatto che fosse nuovamente in vita mentre la sua amica non lo era più, mentre i suoi genitori non lo erano più. Odiava il fatto di doversi confrontare con l'altro branco e guardare nei loro occhi la delusione che gli aveva procurato, ma nonostante ciò odiava che non riusciva a ricordare. C'era una parte, della sua memoria, incentrata su qualcuno in particolare, che non ricordava.
Ricordava di Tayler, dei suoi occhi quando la guardarono disgustata.
Ricordava Niel, Kira, Ash. Ricordava tutti. Ma quando cercava di ricordare una persona, una che le aveva dato qualcosa, un incentivo per sopravvivere forse, non riusciva a pronunciare il suo nome, a ricordare il suo volto o il primo momento che lo vide.
In poche parole, non ricordava di aver mai incontrato Cristopher Ladge.

Completa- You Are My Eternal LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora