Chapter 1

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Ai pressi del great blue hole, soffiava una leggera brezza marina che penetrava nei polmoni dei due ragazzi appena scesi da una range rover nera.

-Hai la muta?- chiese Ashton all'amico che annuì frettolosamente.

-D'accordo, queste due bombole d'ossigeno hanno un'autonomia di circa due ore,forse meno,a causa della profondità.- Luke non rispose, indaffarato ad indossare la muta e le pinne.

Ashton sapeva che l'amico aspettava questo momento da oltre sei anni, e che avrebbe messo in gioco la sua vita per trovare quel maledetto posto, ma doveva ammettere che la sua, di emozione, andava man mano svanendo, lasciando posto all'ansia e alla preoccupazione nei confronti del biondino.

-Cos'hai intenzione di fare?- Chiese per interrompere quello snervante silenzio che si era creato tra i due.

-Questa città ha solo un ingresso, e, certamente, non é il più ovvio. Mi immergerò nel great blue hole e cercherò tunnel comunicanti per passare da un foro ad un altro.- Rispose senza distogliere lo sguardo dalla mappa del luogo.

-Non pensi che sia una follia? Insomma, l'esistenza di Recondita è un punto interrogativo e tu rischi la vita per cercare qualcosa che forse non esiste nemmeno.- Disse Ashton sedendosi sulle ginocchia.

Luke ormai aveva indossato anche le bombole d'ossigeno e si trovava di spalle all'enorme abisso blu.

-Beh, qualcuno deve pur farlo, no?" Rispose lui, dopodiché si lasciò cadere nell'ignoto.

-Buona fortuna amico.- sussurrò Ash con un filo di voce.

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Karis si svegliò di soprassalto. Respirava affannosamente ed aveva alcune ciocche castane attaccate alla fronte sudata.

-Un altro incubo- disse fra se e se.

Ormai le sue notti erano continuamente disturbate da frequenti incubi; Se stessa completamente sola in una stanza buia. Chiamava qualcuno, un nome, che suonava come un mugolio. Era tutto confuso.

Guardò l'orario: le cinque di mattina.

Provò a riaddormentarsi ma il sonno non ne voleva sapere di raggiungerla.

Posò i piedi nudi sulle fredde mattonelle in ceramica e venne invasa da un brivido, che le percorse la spina dorsale.

Raggiunse la terrazza e si lasciò avvolgere dalla fresca aria notturna.

Il panorama che si scorgeva era decisamente noioso; Cupola, Case, case ed ancora case. L'unica nota stonata era l'entrata di una miniera ormai abbandonata, posta tra due abitazioni praticamente identiche alla sua: tetto in mattoni e mura azzurre.

Si soffermò sulla miniera; si scorgevano ancora i carri, un tempo utilizzati per trasportare i materiali preziosi.

Stava per rientrare, quando scorse una figura umana uscire da quella piccola entrata.

L'uomo tossiva sempre più forte, perse l'equilibrio e cadde sulla terra ai suoi piedi.

Karis con uno scatto fulmineo si precipitò giù dalle scale per raggiungere quella povera persona accasciata sul terreno.

Ormai da una distanza quasi nulla, la ragazza si rese conto di trovarsi davanti ad un ragazzo sui diciotto anni; aveva i capelli biondi ma gli occhi erano chiusi e non le permisero di definirne il colore.

Indossava una tuta inzuppata d'acqua e delle strane scarpe che a Karis ricordavano le pinne di un pesce.

Tossì di nuovo e prese un respiro.

Karis non perse occasione per identificarlo; A Recondita, bisognava conoscere nome e cognome di qualsiasi abitante, quindi, nel caso si incontrasse un estraneo, la prima cosa da fare era identificarlo.

-Come ti chiami?- sussurrò inginocchiata al suo fianco

-Luke, mi chiamo Luke Hemmings-

Spazio autrice

Heyhey

Perdonate gli errori di battitura, ma ho scritto questo capitolo dal telefono e il correttore automatico gioca brutti scherzi 🙈

Btw spero che il capitolo vi piaccia 💅

Xoxo

Harrodvs

Underwater || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora