Chapter 10

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-Kar ma, cosa stai dicendo?- luke era seduto sul pavimento a gambe incrociate, mentre guardava la ragazza leggermente scosso.

Karis gli aveva raccontato più volte di quel sogno, ed ogni tanto accennava di una porta chiusa sospesa nel buio.

-Sei tu Luke, sei tu quello che aprirà quella porta, capisci? Non sono ancora sicura di cosa si celi dentro quello spazio buio, ma scommetto qualcosa di davvero importante.- la ragazza sembrava al settimo cielo, luke non volle distruggere quell'attimo di felicità, così si limitò a sorriderle e a stringerle la mano.

Faceva sempre così con la sua sorellina; quando era impaurita oppure sprizzante di gioia, il ragazzo le stringeva la piccola manina e lei gli mostrava un dolcissimo sorriso.

Un lampo di nostalgia gli velò lo sguardo e Karis parve accorgersene.

-Cosa c'è?- gli disse piano.

-Pensavo alla mia sorellina- rispose malinconico.

Lui aveva lo sguardo rivolto verso il basso, ma la castana non smetteva di guardarlo. Disegnava i suoi lineamenti nella mente; linee leggermente spigolose ma che si addolcivano sulle labbra e sulle guance.

-Mi manca da morire- continuò.

-Anche io ho perso delle persone fondamentali nella mia vita.- disse dolcemente. - Ma, guarda il lato positivo, non è andata via per sempre, potrai rivederla.-

Luke fece un sorriso sghembo, continuando a fissare il pavimento.

Il biondo notò che il carattere di Karis era più forte del suo, meno incline alle sofferenze e più combattiva. A volte sembrava tanto fragile, da potersi spezzare con un solo tocco, a volte, invece, sembrava una vera e propria guerriera, pronta a sguainare la spada ed impedire ad un'altra persona di crollare.

-Hai ragione.- rispose sorridendo. -In questo ultimo periodo, mi sto rendendo conto che una persona sola è destinata a cedere.- il ragazzo si bloccò un secondo e poi alzò lo sguardo verso Karis. - Io e te, dovremo sorreggerci a vicenda, Kar- continuò e la ragazza si sentì invadere lo stomaco da mille e mille battiti d'ali.

Il ticchettio dell'orologio a pendolo rimbombava nella sala ormai silenziosa. I due ragazzi si erano trasferiti nella camera da letto e Karis era intenta a dettare qualche appunto su Recondita.

-Siamo governati da un re, eletto ogni otto anni dal popolo. I successori, di solito, non provengono mai dalla stessa famiglia del precedente capo.- Luke muoveva la penna con movimenti fluidi ed ogni tanto, prelevava un po' d'inchiostro dal calamaio alla sua destra. L'operazione era lenta, il ragazzo non era abituato ad usare una "penna" del genere e non voleva sporcare la nuova t-shirt che Kar gli aveva preso ad una bancarella all'angolo.

Indossava un paio di jeans scuri ed una maglietta bianca con le maniche scarlatte. Quel giorno, la ragazza tornò a casa con più buste del solito e quando diede al biondo il contenuto, lui la ringraziò con un classico "non dovevi". La castana, aveva comprato, oltre agli abiti per lui, uno skinny jeans ed una canotta floreale per lei.

-E, cosa mi dici della qualità della vita?-

-Beh, tutto sommato, si vive bene. La città é tranquilla ed anche la popolazione.- rispose lei mentre il ragazzi appuntava le ultime cose sul blocchetto.

-Perfetto Kar, grazie ancora- disse posando penna e calamaio.

La ragazza sorrise.

-Mi piacerebbe visitare questa città. Insomma, non deve essere male e non capita tutti i giorni di finire in una città fantasma- continuò il biondo.

-Credo sia impossibile, anche se le guardie stanno rientrando in centrale, è comunque pericoloso girare per la città da intruso- La castana disse le ultime parole a fatica. Gli doleva quella situazione. Il suo affetto nei confronti del ragazzo, cresceva giorno per giorno e se lo avesse visto steso sul suolo, senza vita, sarebbe certamente uscita di senno.

Aveva perso troppe persone.

-Luke, mi dispiace davvero tanto, potrei portarti fuori ma non voglio che che ti ammazzino. Non voglio perdere anche te.- il tono della sua voce calò pronunciando l'ultima frase ed arrossì debolmente.

-Ehy- disse avvicinandosi alla ragazza.

Karis era seduta sul pavimento mentre lui, era sul tavolino davanti al piccolo letto.

Il ragazzo scese dalla sedia e si mise alla stessa altezza della castana.

-Non perderai anche me Kar, ti ho promesso che usciremo da qui assieme, e nessuno dei due morirà prima di arrivare sulla terra asciutta.- disse accarezzandole la guancia. La ragazza ritrasse una lacrima e alzò lo sguardo verso il ragazzo.

-Sicuro?- chiese.

-Sicurissimo- rispose sorridendo.

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Ashton e Beatris erano sulla spiaggia. La ragazza era stesa a prendere il sole mentre lui era accovacciato sulla sabbia guardando l'enorme distesa azzurra che gli si estendeva davanti.

Ogni giorno prendeva sempre più seriamente l'opzione di scendere lì sotto e raggiungerlo. Non era sicuro che ci sarebbe riuscito ma voleva tentare.

-Allora Ash, lascia che ti presenti una mia carissima amica- la voce di Michael lo risvegliò dai suoi pensieri.

Li aveva raggiunti assieme alla ragazza dai capelli rossi.

-Mh?- disse leggermente intontito dal sole.

-Lei é Marthine e ci stiamo frequentando da qualche settimana- continuò. Ashton si chiese il perché non l'avesse mai notata. Probabilmente era troppo preoccupato per l'amico per rendersi conto di un possibile feeling tra i due ragazzi.

-Oh ciao, io sono Ashton- disse porgendogli la mano.

-Piacere.- rispose con un sorriso smagliante.

Spazio autrice 🎀🎀

Heeeeeeeeey gente! Ecco il capitolo dieci yay.

Da poco abbiamo superato le mille visualizzazioni e volevo ringraziarvi per questo traguardo 🌸🌸

Sono molto felice che questa storia vi piaccia tanto quanto piaccia a me aw.

Un bacio

Xx

Harrodvs

Underwater || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora