Chapter 15

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-Karis, io non so che dirti, davvero- disse Luke sospirando. Tutta quella situazione lo spingeva a chiudersi in se stesso. Sentiva di essere una minaccia, ormai. Si rese conto di non saper controllare quello che possedeva e cercò di sposarsi il più lontano possibile dalla ragazza. Lei però, gli prese le mani e cominciò a disegnare con i polpastrelli, la sagoma di un triangolo con la punta rivolta verso il basso.

Poco dopo, quello apparve come se tracciato con inchiostro blu.

-Lo sapevo.- disse sottovoce lei.

-Cosa?- quel simbolo emanava una debole luce azzurra, che si affievoliva sempre di più.

-Questo é il simbolo dell'acqua... il marchio di fabbrica di Sirenia.- continuò con lo sguardo assorto sul palmo del ragazzo.

-Karis ascolta, non vorrei che ti accadesse nulla di male, non so controllare questi "poteri" e preferisco che tu stia lontana da me, sono imprevedibile- disse con una sfumatura di amarezza nella voce.

La ragazza pensò di aver udito il rumore di pezzi di cuore sparpagliarsi sul pavimento.

Come poteva, quella sirena, distruggere tutto quello che avevano costruito dopo tutto quel tempo?

Infondo era lei la causa di tutto; adesso Oryan, spaventata, avrebbe potuto rivelare tutto e così facendo, condannarli alla morte e Luke voleva allontanarsi da lei. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime ma si obbligò a non piangere.

-Fai quello che vuoi, ma sappi che io non mi allontanerò mai da te. Tu mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato sola, eppure sembra che le situazioni si stiano ribaltando. Io non voglio restare da sola, Luke- concluse spostando lo sguardo su di lui. Lui aveva gli occhi rivolti verso il basso e adesso che erano entrambi alla stessa altezza, riuscì a notare un piccolo foro che gli trapassava la zona sotto il labbro inferiore.

-Sei così testarda.- affermò marcando la parola "testarda".

Quando i loro sguardi si incontrarono, Karis lesse dentro quei pozzi blu, un mare di emozioni combattersi tra di loro; paura, odio, compassione, felicità, coraggio.

-Lo so- rispose.

***

L'ennesima nottata era calata su Recondita, profondamente assorta nel sonno.

L'orario si aggirava attorno alle tre quando la porta di casa Gray bussò.

Luke si alzò dalla poltrona posando il libro di geografia sul pavimento freddo.

Era sempre così, quando la notte incombeva sulla città, le temperature calavano a picco, passando dai nove gradi giornalieri, in inverno, ai due che si misuravano di notte.

Il ragazzo decise di non svegliare Karis, le guardie non giravano per le case intorno a quell'orario, quindi avanzò con passo deciso.

-Chi è?- disse con un sussurro.

-Consegna speciale per il signor Luke Hemmings- rispose la voce tremendamente familiare da dietro la porta.

Il biondo aprì di scatto, ritrovandosi davanti la figura muscolosa dell'amico di sempre. Ashton.

-Non sei contento di vedermi?- lui entrò in casa ridacchiando. La risata contagiosa che Luke conosceva bene. Si scambiarono un abbraccio fraterno ed entrambi si dimenticarono di trovarsi in una città nascosta al mondo.

-Diamine, sei congelato- beh, la temperatura corporea gli era velocemente calata al suo ritorno dalla grotta; una conseguenza del potere dell'acqua.

-È una lunga storia- ammise sorridendo.

Raggiunse la cucina e porse un bicchiere colmo d'acqua al ragazzo.

Underwater || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora