Quella settimana passò molto lentamente: dovetti studiare il doppio di quello che ero abituata a fare a causa del quattro in scienze. Stetti cinque giorni sbarrata in casa e vidi Louis soltanto si e no venti minuti al giorno, perchè mi veniva a prendere a scuola finite le lezioni. I minuti passati con lui erano probabilmente (anzi, sicuramente) i più belli della giornata e quel venerdì mi chiese se potevo stare da lui quella sera. Inizialmente rifiutai, non sapevo come l'avrebbe presa mia mamma, ma poi le dissi che sarei andata a dormire a casa della mia amica Chloe. Mi sentivo in colpa per non averle detto la verità, ma era necessario, almeno per ora. -Si abituerà a Louis- sussurrai tra me e me, -prima però devo farlo io-.
Quella sera suonai al campanello della casa del ragazzo nervosamente, non conoscevo le intenzioni di Louis per quella serata. Aspettai circa dieci secondi, poi sentii la chiave della porta girare e un Louis con jeans blu e camicia azzura si presentò davanti a me. La camicia probabilmente risaltava ancora di più i suoi occhi, perchè mi sembravano color ghiaccio. Si era rasato completamente la barba e i suoi capelli erano sistemati in una frangia. Un sorriso comparve sul suo volto appena mi vide: -Belle! Quanto tempo!- e mi abbracciò, -in realtà sono si e no tre ore ma okay- risposi io sorridendo e ricambiando l'abbraccio. Poi mi prese per mano accompagnandomi nella sala da pranzo, subito dopo aver chiuso la porta d'ingresso.
-Stasera ho cucinato io per te!- mi disse fiero di sè, con un sorriso che gli andava da una parte all'altra. Spalancai la bocca non appena mi accorsi del tavolo ben imbandito e pieno di cibo. -Tu sai cucinare?- chiesi ammirata verso Louis, il quale mi rispose inizialmente annuendo. -Quante cose che ancora non sai di me, Belle! Ti stupirò- aggiunse facendomi poi l'occhiolino. -No, in realtà me la cavo abbastanza a cucinare, tutto qua- disse modesto. -Principessa, vuole accomodarsi?- fece lui poco dopo, spostando la sedia per farmi sedere -oh Lou, non ti facevo un tale gentiluomo- scherzai io facendolo ridere. In realtà la situazione era piuttosto imbarazzante e stavo lottando contro me stessa per non arrossire o scoppiare in una risata isterica, che sarebbe stata il doppio imbarazzante, quindi mi limitai a giocherellare con le mie dita aspettando che il castano parlasse. -No non scherzo- continuò dopo essersi seduto al tavolo di fronte a me, -sembri veramente una principessa stasera, sei sempre così bella- ammise incatenando i suoi occhi ai miei. Probabilemente si riferiva al mio vestito nero che arrivava sopra il ginocchio, con sotto delle calze altrettanto nere e un paio di stivali grigi col tacco. In realtà non mi sentivo così a mio agio con quei vestiti addosso, mi sentivo quasi come tutte quelle ragazze che cadevano ai piedi dei ragazzi troppo velocemente, ma forse mi sbagliavo. Forse era la troppa insicurezza che portavo dentro, ma cercai di non pensarci. Stavo per dirgli che era lui quello bellissimo ma me ne uscii con un semplice -grazie, davvero- accompagnato da un sorriso.
Dire che ero piena a fine cena era riduttivo, mi sentivo letteralmente scoppiare. Louis era un cuoco eccezionale, non mangiavo così bene da anni, forse non avevo mai mangiato così. -Dire che sei bravo in cucina è riduttivo, complimenti. Un giorno mi insegnerai- mi rivolsi a lui, -promesso- accettò.
-Cosa facciamo ora?- mi domandò lui una volta che ebbe sparecchiato con il mio aiuto. -Guardiamo un film?- proprosi io scegliendo la cosa più semplice e ovvia. -Si, vada per il film- mi sorrise lui spettinandomi i capelli -ehi- risposi fingendomi arrabbiata, dandogli un colpetto sul petto. -Scegliamo il film- dicemmo quasi in coro mentre ci avvicinavamo alla televisione.
-Non ti facevo un romanticone- feci io prendendo in mano tre dvd con stampate sopra foto di coppie in atteggiamenti romantici e facendo una faccia maliziosa, guardandolo. Fece una risatina alquanto imbarazzata e prese a grattarsi la testa -no, ehm, deve averli lasciati qui mia madre quando è venuta a cena da me la settimana scorsa...- la sua affermazione sembrava più una domanda, probabilmente cercava di convincere più se stesso che me. -Ti facevo tutto calcio e botte a dir la verità- ammisi io ridendo; lo vidi cambiare colore della pelle e vidi le sue guance dipingersi di un rosa accesso. -Facciamo che decido io il film da guardare- mi disse cercando probabilmente di cambiare argomento. Era adorabile, faceva tanto il ragazzaccio, l'uomo forte, ma poi appena qualcuno gli diceva qualcosa a suo sfavore, diventava tenero e impacciato. Mi piaceva questo lato di sè, mi faceva sorridere.
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I want you
Fanfiction-Vieni con me, ti porto a casa, Isabelle- In quell'istante un brivido scosse tutto il mio corpo -C-come fai a conoscere il mio nome?- dissi spostando il mio sguardo dal suo occhio sinistro a quello destro velocemente e in continuazione mentre la...