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"Vuoi fidanzarti con me?"

April fissò le due caselle che racchiudevano le due opzioni: sì o no.

L'arrivo di tale biglietto l'aveva confusa così tanto che si era macchiata il grembiulo bianco con il pennarello verde.

Lucas le stava chiedendo di fidanzarlo e, diamine, lei stava aspettando quel momento da quando l'aveva conosciuto, tre anni prima.

Era accovacciato sulla pista delle macchinine durante la ricreazione e lei aveva vinto la corsa contro la sua lamborghini con una ferrari sf71h.

-Accidenti, come hai fatto?- Lucas aveva alzato lo sguardo per un nanosecondo verso di lei e aveva tirato via la sua macchinina, alzandosi e girando i tacchi impettito.

Lei era rimasta a guardarlo affascinata da quegli occhioni verdi smeraldo.

Evidentemente dopo tre anni che si vedevano tutti i giorni lui si era accorto che April era la ragazza giusta per lui, tutto ciò che avrebbe voluto.

Nel bigliettino c'era scritto che la amava alla follia, April sapeva che i bambini della sua età tendevano a esagerare, ma quando lo lesse la sua mente si annebbiò e pensò che forse era davvero così, magari era il primo bambino a innamorarsi veramente, proprio di lei.

Si girò verso di lui, e lo beccò che la stava fissando nervosamente.

Scribacchiò velocemente una croce sopra il sì, richiuse il bigliettino e lo passò al suo compagno di banco:-Passalo a Lucas.-

Tutti i compagni avevano capito che stava nascendo una storia d'amore e che fra qualche mese avrebbero celebrato tutti insieme il matrimonio in classe, stappando una bottiglia di fanta, truccando April con le matite colorate.

Quando, quaranta minuti dopo, la campanella suonò, i bambini si alzarono velocemente dalle sedie e si incolonnarono a due due per uscire da scuola.

-Ci diamo la mano per scendere?- Le chiese.

Lei lo guardò con gli occhioni grigi spalancati e annuì, donandogli un sorriso con qualche dente mancante, ma bellissimo lo stesso.

Aspettò che avesse finito di riporre le cose nella cartella, poi tese la manina e lei gliela strinse fortissimo.

Mentre tutti se ne andavano e uscivano dalla classe, lui perse tempo a guardarla e a ridere, ridere di come la sua fidanzata era la più bella di quel piccolo universo a lui conosciuto.

-Ehi, Lucas, facciamo veloci, se no ci perdiamo!-

I compagni avevano lasciato l'aula con la maestra da un po' e lui e la sua bella erano rimasti da soli, mentre lei lo tirava per i corridoi vuoti preoccupata, lui non faceva altro che ridere.

Lei si girò a guardarlo, un po' contrariata. Doveva tornare da sua madre.

Ma appena i suoi occhi incontrarono quelli di Lucas brillanti, lui la tirò a sè e le loro labbra si sfiorarono velocemente.

Si allontanarono subito, imbarazzatissimi.

Lei si mise a ridere e si mise a correre verso la porta d'uscita, tenendo le mani e gli occhi incatenati a quelli di lui.

LovestoriesWhere stories live. Discover now