VI

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-Allora ci vediamo?-

Calvin osservò la chat.

-Va bene, stasera sei in giro?-

-Sì, scrivimi quando esci e ci incontriamo.-

-Ok.-

Lo mandava in bestia.

Come faceva a rimanere così fredda, come se non volesse vederlo? Era una sfida per lui.

Juniper. Strano tipo.

Andò su una chat con Keitha, un'altra ragazza a cui scriveva.

-Ehy, oggi sei in giro?-

La risposta fu immediata:-Si! Ci vediamo?-

-Va bene. Ti scrivo appena esco.- Le mandò un cuore.

-Calvin, metti a posto la camera.-

Guardò sua madre da sotto le sopracciglia.

-Ho capito, mamma, basta.-

Indossò un paio di jeans larghi e una maglia di Gucci. Era quello lo stile che andava adesso, e lui voleva essere alla moda, doveva.

Si spruzzò qualche litro di profumo, si pettinò i capelli velocemente con la mano e indossò una giacca di jeans. Iniazava ad arrivare l'autunno.

-Ehy, oggi esci? Ci vediamo in giro?- Fissò lo schermo. Era Regina che gli aveva scritto. Bella ragazza, non il suo tipo. 

-Sì, ci becchiamo in giro?-

-Va bene!- Gli mandò tre cuori. Calvin non rispose.

-Juniper, sono uscito. Ci vediamo davanti al Jerry's?- Le scrisse.

Non rispose.

Si fermò sotto il portone di casa. Non aveva intenzione di uscire finchè lei non gli avesse risposto.

Aspettò cinque, poi dieci, poi venti minuti.

-Sì, scusami. Va bene fra cinque minuti lì davanti?-

-Certo!-

Alle altre due non rispose.

Davanti al Jerry's incontro i suoi amici e Keitha, e attese Juniper, che arrivò quasi portata dal vento, in una leggera gonna di denim, una camicetta bianca e un cardigan nero, i capelli castani leggeri e frizzanti, gli occhi verdi enormi che riflettevano tutto quelle che vedeva.

Lui si allontanò subito dal gruppo e andò verso lei.

-Ciao Juniper, come stai?- Si scambiarono i due soliti baci.

-Bene, tu Cal?-

-Bene.-

Andarono a sedersi su una panchina, lui le offrì una granita alla pesca, ma lei rifiutò e se la pagò da sola.

-Guarda le stelle.- Gli ordinò. Non esitò e alzò lo sguardo.

Il cielo era pieno di stelle, una tazza latte e cacao con spruzzi di cioccolato bianco.

-E' infinitamente grande.-

Lui la guardò.

-Non è infinito, o sbaglio?-

-Be', è in espansione. Quindi la fine si sta espandendo, ciò lo rende senza una vera e propria fine. A me piace pensarlo infinito.-

Lui le prese la mano, lei gliela strinse.


-Allora passo a prenderti e andiamo alla festa insieme, okay?-

-Okay, ti aspetto fuori dal portone.-

LovestoriesWhere stories live. Discover now