L'aria di festa era respirabile ovunque all'interno del regno di Lothlòrien. Le strade erano cosparse di petali di fiori dai mille colori, le case erano addobbate con rose bianche, il popolo aveva indossato gli abiti buoni e le botteghe ed i negozi erano chiusi, perché nessuno aveva intenzione di perdersi il grande evento.
Anche al palazzo reale si percepiva agitazione ed emozione. Nelle cucine, poi, la frenesia era alle stelle: c'erano gli arrosti di selvaggina da girare, le zuppe da mescolare, il pane da tagliare a fette, i vari formaggi da disporre ad arte sui vassoi d'argento, i dolci da guarnire di miele o creme. Tutti correvano qua e là, girando questo ed assaggiando quello, i capi cuoco impartivano frettolosamente ordini e le sguattere ed i servi pulivano furiosamente i corridoi e le sale della reggia, lustrando lampadari e spolverando mobili.
Spero proprio che questo matrimonio vada bene si disse il direttore del reparto di pasticceria mentre ritoccava la meravigliosa torta che il re aveva voluto interamente decorata da roselline di zucchero Lo spero proprio. Dopo tutta la fatica che stiamo facendo... se qualcosa va storto questa volta mi arrabbierò sul serio. Sissignore! Non permetterò che nessuno rovini questa cerimonia.
Ai piani reali la situazione non era certo migliore. Amdìr camminava avanti ed indietro davanti alla porta della camera della cugina, aspettando che lei, aiutata dalle sue ancelle personali, finisse di indossare l'abito nuziale. Il giovane era veramente agitato: era sveglio dalle prime luci dell'alba per verificare che i cibi del banchetto fossero pronti, il Padiglione delle Cerimonie ben decorato, le sedie per gli ospiti sistemate e del giusto numero. Si era dato molto da fare per quel matrimonio, non voleva che niente andasse storto.
-Ehi, fratello, calmati.- gli disse Imin, come suo solito appoggiato alla parete- A vederti sembra che sia tu il futuro sposo, invece sei solo il testimone di nozze.
-Lo so, Imin, lo so.- rispose Amdìr, continuando a camminare- Ma non posso fare a meno di essere agitato. Si tratta di una cerimonia importante, niente deve rovinare tutto questo, neanche il più piccolo dettaglio deve essere lasciato al caso.
-Va bene, ma tu ora rilassati.- lo rimbeccò il gemello- Stai diventando più agitato di nostra sorella...
-Ti ho sentito, sai?- gridò la voce di Indil, seguita da un- Ahi! Sei sicura che vada bene così stretto?
-Vedrai che andrà tutto per il meglio.- contiunò Imin.
Amdìr annuì e poi disse, a voce alta, in direzione della porta- Indil, sei ancora lì? Quanto ci vuole ad indossare questo vestito?
-Sono pronta!- rispose la fanciulla.
La porta si aprì lentamente e i giovani sgranarono gli occhi e le loro bocche si aprirono impercettibilmente. Non l'avevano mai vista tanto bella nella loro vita.
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Thranduil era sul palco innalzato sotto il Padiglione delle Cerimonie e continuava a torcersi le mani. La cerimonia sarebbe iniziata di lì a poco, ma a lui sembrava già passata un'eternità. Era teso e si sentiva più agitato di quanto non fosse mai stato in vita sua. Indossava un elegante completo bianco dai ricami dorati e sui lunghi capelli biondi era posato un diadema argentato con dei diamanti incastonati.-Thranduil.- gli sussurrò Oropher, in piedi accanto a lui- Smetti di agitarti. Ti guardano tutti!
-Lo so, Adar, ma non posso farne a meno.- gli rispose il giovane con lo stesso tono di voce- Questo... è un passo importante e... per tutti i Valar! E se Indil non si sentisse ancora pronta? E se, all'ultimo momento, cambiasse idea?
-Io direi che ha tutte le intenzioni di presenziare a questo matrimonio.- considerò il re di Bosco Atro, guardando un punto oltre le spalle del figlio.
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Un Amore Eterno
FanficTratto dal libro: -Il fatto è che... sono stato innamorato di te fin dal primo momento in cui ti ho vista. Non so quali siano i tuoi sentimenti, ma sappi che io ti amo più di qualsiasi altra cosa. Glielo aveva detto. Il principe restò ad osservare l...