Capitolo 6

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B: beh vedi.. Mh non so da dove iniziare
C:ehy tranquillo, ce la puoi fare
B: quella ragazza una volta era la mia fidanzata, lei era amica di Octavia, fino a due anni fa, mia sorella aveva solo sedici anni ed io 21, era sempre a casa nostra perché veniva a vedere me, mi girava sempre intorno ed io non ne potevo più, poi però iniziai a farmi dei pensieri su di lei e in poco tempo provavo dell'attrazione nei suoi confronti, questo fece sì che provammo a stare insieme, purtroppo però ho scoperto che lei portava sulla cattiva strada mia sorella, per cui ho deciso di allontanarla, lei non accettò tutto questo, iniziai ad uscire con altre ragazze a volte sempre più piccole di me ma non erano amiche di mia sorella, smisi da quel giorno e lei ormai ogni volta che mi vede inizia a fare battute squallide.
C:che stronza!
B:eh
C:non ti facevo così sai? Ti ho sempre visto per quello sicuro di se non che tu non lo sia eh, poi ti sentivi sempre più in alto e quanto mi fai innervosire quando fai quelle battute idiote però mi dispiace perché alla fine non hai fatto nulla di male e mi dispiace se prima ho dubitato di te.
B:ma grazie eh, comunque non preoccuparti è tutto apposto alla fine la principessa si scaglia sempre contro di me!
C:ooh ma come sei permaloso!!!
B:io eh (scoppio a ridere ma lei mi guarda serio), ora che sai tutta la storia è meglio se torno a casa che si è fatto tardi e tua madre già dorme
C:ah come vuoi
B:che c'è principessa non vuoi mandarmi a casa?
C:no in realtà ti volevo chiedere se ti andava di aspettarmi così metto il pigiama e poi mi dai una mano a ripetere di nuovo matematica ma fa niente sei stanco vai
B: ehy troppe cose mi chiedi eh, dai va a metterti il pigiama e ripetiamo un po'
C:d'accordo, corro, sali con me così stiamo in camera? Non pensare cose sconce perché non sono il tipo!
B:(rido e lei mi guarda di nuovo male, la seguo e mi siedo sul suo letto o meglio mentre lei si sta lavando nel suo bagno in camera io mi sdraio sul letto)

C: ehy eccomi, cosa ci fai sdraiato sul mio letto? Alzati immediatamente.
B:biondina sta calma, sono solo stanco e sono già le undici di sera
C:mi da fastidio quando si mettono sul mio letto specialmente quando puzzano!
B:no cara non puzzo stai tranquilla.
C:dai togliti (lo tiro per il braccio ma lui tira più forte ed io cado a terra)
B: Ops anche le principesse cadono (inizio a ridere e allungo la mano per aiutarla ma la sposta e si alza da sola)
C:coglione.
B:oh oh, me ne vado ho capito
C:no no rimani dai aiutami
B:no!
C:dai per favore (mi metto davanti alla porta che avevo chiuso prima per non svegliare mia madre)
B:spostati Clarke dai
C:no tu da qui non ti muovi per favore so un'oretta poi vai via, aiutamiiiii heeellpp
B: ti ho detto di no, togliti.
C:cosa vuoi in cambio?
B:ciò che voglio in cambio tu non puoi darmelo
C:ma come ti permetti? Cosa vuoi?
B: ahhaha cosa credi io voglia?
C:portarmi a letto come hai fatto con l'amica di tua sorella?
B: co- s-a? (non ci credo l'abbia detto) togliti da mezzo Clarke fammi andare via, togliti ho detto.
C:( oh cazzo ho esagerato, non dovevo, ora è arrabbiato lo vedo, mi chiede di lasciarlo passare ma non posso mandarlo via così) no aspetta io non volevo è solo che mi fai arrabbiare.
B:ah per questo? Mi sono confidato con te Clarke nonostante tutto e te ne esci così? Non voglio venire a letto con te, non sono interessato, capisci? Non mi piaci, ti sto aiutando perché tu hai aiutato me e voglio essere tuo amico niente di più, se ti eri fatta strane idee fattele passare immediatamente perché non è come credi. Ora levati che me ne vado a casa, grazie per la cena ma non ce ne saranno altre.
C:no tu non te vai, hai capito? Ok ho sbagliato mi dispiace, non so cosa mi è passato per la testa ma ora rimani qui, non per aiutarmi a matematica ma almeno cerchiamo di risolvere
B:ma cosa dobbiamo risolvere! Hai detto quello che pensavi e basta. Ed io stupido che mi fidavo di te.
C:no io non sono così, con me puoi parlare ogni volta che vuoi, davvero. Per favore perdonami.
B:non è il momento giusto se non mi fai uscire dalla porta salto dalla finestra
C: nono, vai (lo lascio passare  e lo accompagno giù al portone, apre la porta e mentre se ne sta andando lo prendo per il polso e si gira)
B:che vuoi ancora?
C:niente, solo chiederti scusa di nuovo (lo tiro a me e lo abbraccio, lui non ricambia giustamente, come sono sciocca, rovino sempre tutto e mi scende una lacrima,lui se ne rende conto, mi guarda)
B:perché ora piangi?
C:  niente va via, tanto è questo quello che stavi facendo (mi guarda, poi mi asciuga la lacrima che mi era scesa poco prima e va via, resto lì fuori sulla soglia della porta a guardarlo svanire nel buio, sono una cogliona, ma che mi importa di lui tanto non siamo mai andati d'accordo..torno dentro e vado a dormire ma purtroppo non prendo sonno così scrivo un biglietto che domani porterò al suo bar 'sono davvero una stupida, non dovevo permettermi di dire una cosa del genere, faccio cagare lo so, so che siamo solo amici ma ti voglio bene anche se parliamo da poco perché prima non andavamo d'accordo, puoi perdonarmi?
Che favore ti serviva? Qualsiasi cosa sia la farò, ti aspetto domani all'uscita da scuola, per favore non mancare, grazie)

Clarke si addormentò quasi subito dopo aver scritto il biglietto, si svegliò ed  erano le sei, si preparò e poi uscì di casa, non vide sua madre perché già era in servizio, si recò al bar dove c'era Murphy e gli disse di metterlo sul tavolino dove di solito sedeva bellamy per fare colazione e così fece, lei andò a scuola e incontrò le sue amiche, svolse il compito di matematica e poi durante la ricreazione le sue due ragazze le chiesero cosa avesse fatto in quei giorni così lei spiegò tutto sia ad Octavia che a Raven e sembravano sempre di più incuriosite da tutto ciò

O': e così mio fratello eh tesoro
C:no non è come credi, siamo solo amici ma ieri abbiamo litigato per colpa mia ed ora non faccio altro che pensare a quel momento
Rav:non è che ti piace?
C:no no, sapete che io e lui siamo come cane e gatto però mi dispiace
O': mh non so, comunque speriamo risolviate. Come è andato il compito di matematica?
Rav:benissimo
C:come al solito

La campanella suonò e dopo altre quattro lunghe ore Clarke uscì fuori e non vide la macchina di Bellamy così inizio a camminare dirigendosi verso casa fin quando..

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