Capitolo diciassette

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Scendendo le scale, la puzza si fa piú forte...
Pare che arrivi dalla cantina, ma quando arrivo e provo ad aprirla mi rendo conto che è chiusa a chiave.
Ora ricordo...
Papà non mi ha mai lasciata andare in cantina, sin da quando ero molto piccola, ma non ne ho mai capito la motivazione...
Credo che la stessa cosa valesse per la mamma, ma non ne sono completamente certa.

Peró ricordo chqu papà nascondesse la chiave dietro a qel mobiletto dietro al garage... Magari è ancora lì...

Vado a frugare in garage, ma dopo qualche ora di ricerca non ottengo nulla.
Provo in tutte le camere, mettendo tutto a soqquadro.
Niente.
Possibile? Eppure io mi ricordavo che fosse così...
Magari papà ha preso la chiave con sé quando ci siamo trasferiti?
Perché avrebbe dovuto farlo? Quale sarebbe stata la motivazione?
Passo molto tempo a farmi queste domande, quando mi rendo conto di dover rimettere tutto a posto...
Lo faccio in fretta e furia, poi decido di essermi presa la giusta pausa e torno in hotel.

Quando arrivo nella nostra camera, peró, la luce è spenta.
-Ma che...?
Quando la accendo, Alec e Ryan mi aspettano con cioccolatini, rose e palloncini.
-A cosa devo l'onore?
-Volevamo solo scusarci...
-E dove sta il mio cucciolo?
-A dire il vero... Qui
Ryan mi indica il bagno.
Io entro e accendo la luce. Niente.
-Che cattivi...
-Scusaaa, ora... Un po' di Netflix and chill?
-Direi che ce lo meritiamo tutti...
Passiamo quindi la serata così, ma io non riesco a concentrarmi pensando a quello che è accaduto oggi.

Dovró scassinare la porta...?
Se voglio scoprire questa cosa, sinceramente in quel momento voglio essere sola.
Non voglio che nessuno commenti, che mi parli o che ipotizzi qualcosa.
Voglio essere tranquilla e magari poter piangere da sola.

Quando venivo presa dalla malinconia, ho sempre affrontato quei momenti da sola...
La solitudine è sempre stata la mia salvezza, nonostante avessi una famiglia all'apparenza perfetta.
Quando sono sola mi sento libera di esprimere me stessa e le mie emozioni.
C'è gente che quando è sola si sente male, ma per me non è così...

Finisco per addormentarmi su Ryan, che mi sistema sul letto.

Quando peró mi sveglio il giorno dopo, non c'è nessuno.
Che strano... Sono le 5 di mattina e quei due non si svegliano mai presto. Sarà successo qualcosa?
No, mi avrebbero svegliata.
Ma allora cosa...?

Scendo a fatica dal letto e mi preparo provando a immaginare cosa sia successo.
Quando ho finito, vado a bussare alla porta del signor Ortiz, ma nessuno apre o risponde.
Ancora piú strano.
Esco e provo a chiamare Ryan. Lui non mi risponde.
Faccio la stessa cosa con Alec e l'agente.
Niente.

Inizio a pensare cose veramente brutte  e a preoccuparmi.

Inizio a cercare in tutti i posti piú probabili ma non trovo nessuno.
Vado anche avedere se la macchina del signor Ortiz è ancora lì, e infatti sta ancora al suo posto.
Corro alla vecchia casa e noto che qualcuno deve esserci entrato...
Perché la porta è aperta?

Procedo con cautela, ma non trovo nessuno.
Provo ad andare in cantina. Ora perché la porta è aperta...?
Entro con cautela e vedo la persona che meno mi aspettavo di vedere.

-Come va sorellina?

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