Appena scendiamo io rimango a bocca aperta.
- Oh mio Dio... è stupenda - dico guardando la villa... sembrano tre ville messe assieme.
- L'abbiamo ricostruita qualche anno fa, infatti è tutto nuovo, una volta era davvero semplice- mi spiega Bryan
Allora dovresti vedere la mia casa in Italia cazzo... In confronto a questa poi...
- Va bene ragazzi, ora dovrei andare a lavorare, ci vediamo - ci salutiamo e lui va via, Jack prende la mia borsa, e con la mano libera mi prende per mano, a quel contatto mi sono venuti i brividi, spero solo di non essere troppo rossa in viso.
- Mamma siamo arrivati !- urla Jack, ci togliamo le scarpe e lui mi dice di aspettarlo in sala, poco dopo arriva una donna sulla quarantina d'anni, appena mi vede sorride.
- ciao io sono Angela, la mamma di Jack- mi porge la mano, io gliela stringo leggermente e le sorrido
- Un vero piacere conoscerla...io sono Xandra -
- una mia amica - mi raggiunge Jack e mette come è suo solito il braccio intorno alle mie spalle.
- un amica haha- ripete Angela con un sorriso malizioso sulle labbra
- Sì Mamma - insiste Jack facendo dei segni per farla smettere, ridaccchio per il suo comportamento.
- va bene, vi lascio soli... Ah per la cena, volevo chiederti Xandra... Ti piace l'arrosto con contorno di verdure?- mi chiede e sorride in modo gentile
- non ho preferenze sul cibo...e adoro l'arrosto - ricambio il sorriso.
- perfetto - batte le mani e va suppongo in cucina.
- ti va di fare un tuffo in piscina?- domanda Jack
- Non ho il costume - dico triste
- Potremmo prenderne uno in prestito da mia madre... oppure sei schizzinosa ?- propone
- ti sembro una schizzinosa?- alzo un sopracciglio
- giusto un po- ridacchia
- no non lo sono mio caro-
- grandioso, vieni - mi prende per mano e mi porta in cucina, è davvero grande e spaziosa, ogni spazio sembra studiato alla perfezione.
Anche io vorrei una casa del genere cazzo...
- mamma, vorremmo fare il bagno in piscina ma Xan non ha il costume, potresti darle uno dei tuoi ?- chiede Jack gentilmente a sua madre, non ha ancora lasciato la mia mano.
- Certo vieni con me - mi sorride Angela
- grazie signora Angela -
- uh non c'è nessun problema cara - la seguo su per le scale, entriamo in una delle tante porte e subito noto che è la sua stanza.
Le mura sono color avorio, in mezzo alla stanza c'è un letto matrimoniale bianco con le coperte blu notte e un grande armadio specchiato, poi ci sono due comodini e in uno di loro vedo un libro "Una stanza tutta per se" l'autrice è Virginia Woolf, nonché mia scrittrice preferita.
Sorrido, non so ma appena vedo un libro che mi piace sorrido, forse perché non sono l'unica a capirli e tenerli a cuore.
La voce di Angela mi fanno tornare sulla terra.
- perché sorridi in quel modo ?- mi domanda incuriosita. Magri sembro una demente con quel sorriso e pensa che io sia impazzita.
- ho visto che legge quel libro... è uno dei miei preferiti - indico con un dito il libro sul comodino, lei sposta lo sguardo sul comodino e fa una faccia sorpresa.
- Un adolescente che legge Virginia Woolf... È davvero strabiliante, davvero, hai davvero buon gusto cara-
- grazie - ringrazio il cielo di aver fatto bella figura con sua madre, ho sentito che se piaci alla madre del ragazzo che ti piace, lui ti guarderà in maniera diversa, in senso buono ovviamente.
- Comunque non so se ti stanno...credo che questi tre ti calzeranno a pennello, prima ero più magra - ridacchia.
Sembra davvero una brava donna, si vede che ama suo figlio e che lo ha educato davvero bene.
Osservo per bene i tre costumi...
uno è nero, il secondo è grigio, e l'ultimo è rosa a righe bianche.
Scelgo quello grigio, visto che amo il grigio il quale è il mio colore preferito.
- grazie di nuovo - la ringrazio per l'ennesima volta e credo che se lo facessi un'altra volta mi manderebbe direttamente a fanculo.
- è un piacere - sorride
- scelto bimba ?- spunta Jack dietro alla porta
- sì, dovrei solo provarlo - dico imbarazzata, lo guardo dritto negli occhi e lui fa lo stesso, e di nuovo il mio cuore che inizia a battere più velocemente.
- Vieni, ti porto in camera mia- mi porge la mano,io gliela prendo.
Va qualche porta più avanti e poi apre una porta dipinta di grigio.
Entriamo,Le mura bianche, ci sono due letti (da una piazza e mezza ciascuno), ogni letto ha il suo comodino di fianco.
Un grande armadio bianco e una scrivania anch'essa bianca. Non molto lontano dal letto di Jack c'è uno specchio attaccato alla parete.
Purtroppo i letti sono in due lati lontani della stanza, ma non importa...credo.
- puoi cambairti qui, quando lo hai messo chiamami - dice, io annuisco e lui esce dalla stanza con passo tranquillo.
Mi spoglio velocemente e indosso il costume da bagno, mi guardo allo specchio, nel mio volto si dipinge il disgusto, faccio una smorfia disgustata, disgustata dal mio corpo.
mi vergogno a farmi vedere così da lui, mi sento davvero grassa, e questo reggiseno mi fa il seno enorme, non voglio che mi veda in questo stato.
- Hai sicuramente fatto quindi entro - apre la porta e io cerco di coprirmi con le mani, mi viene voglia di piangere, non ho mai accettato il mio corpo, a volte mi guardavo e piangevo, appena mi guardo allo specchio noto tutti i miei difetti.
- ti prego non guardarmi... Sono orrenda- cerco di coprirmi.
- Seriamente?- mi guarda
- certo che sì - cerco di trattenere le lacrime... Ma a quanto pare per la prima volta nella mia vita non riesco a nascondere i miei sentimenti.
- Non devi piangere Xan... Sei bellissima, potresti pesare anche cento... duecento chili, ma io ti accetterei comunque, perché sei una persona stupenda e il tuo corpo è meraviglioso, non piangere ti prego - mi abbraccia, mi sento meglio, lui mi fa sentire meglio.
Mi asciugo le lacrime e lo guardo
- Grazie Jack... - continuo ad asciugare le lacrime che continuano a scendere.
- Di cosa? Di essere stato sincero con te ?-
- Sai perfettamente per cosa ti ringrazio - lo guardo ovvia.
- forza, asciughiamo queste lacrime - mi asciuga le lacrime - e andiamo a divertirci mia signorina- finisce la frase.
- va bene - annuisco, cerco di sorridere anche se mi esce una smorfia.
Lo aspetto mentre lui si mette il costume e ripenso a quello che è successo poco prima, odio fare pena alla gente, soprattutto non mi faccio mai vedere debole davanti alle persone, non piango davanti a nessuno ma appena me lo sono ritrovato davanti sono crollata come un muro, mi rende sensibile, e questo non voglio che accada, perché se lui mi stesse prendendo in giro io farei la figura di quella che è stata abindolata da un ragazzo e questo non è da Xandra.
I miei pensieri vengono disturbati dal rumore della porta aprirsi e un Jack in costume che mi guarda preoccupato.
- va tutto bene?- domanda preoccupato, mi guarda negli occhi, e sembra che me li voglia consumare del tutto.
- Sì, sono solo pensierosa... Ma sono pronta a divertirmi con te signor Grazer - mi giustifico, lui sorride per l'ultima affermazione.
- Perfetto seguimi - sorride.
Scendiamo le scale e andiamo nel retro della casa.Angolo autrice
Hi lovers 🔥
Ho deciso di bloccare il capitolo così perché se no veniva troppo lungo e dopo un po' diventava noioso e pensante leggerlo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ❤.
Cosa ne pensate del comportamento di Jack nei confronti di Xandra ? ⬇

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Malibu
ChickLitNon sempre ci va bene in amore, a volte sì, e questa volta a Xandra è andata bene, si è innamorata di Jack, che a sua volta si è innamorato di lei. Nella vita si può essere fortunati, e meno, ma il periodo di luce c'è per tutti, anche il periodo di...