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Si è appena addormentato su di me, ha appoggiato la testa sul mio petto e mi tiene stretta a lui, questa sensazione mi piace tantissimo, quando dorme è troppo carino, sembra un cucciolo, alcuni riccioli gli ricadono sul viso addormentato e questo lo rende ancora più adorabile.
Mi mordo il labbro, se ricambiasse i miei sentimenti sarei davvero felice, anche se la cosa mi sembra difficile visto che lui abita in California e prima o poi dovrà tornare a casa, e io dovrò rimanere qui ad Austin.
Meglio non pensare a questo, starei solo male.
- Xan...- sussurra
- dimmi - dico a bassa voce, non so nemmeno il perché, siamo soli in casa.
- ti piace qualcuno ?- domanda
- forse sì - rispondo
- oh... Lo conosco? È del teatro o abita in Italia?-  domanda
- se rispondessi capiresti subito chi sia- dico divertita
- era quella l'intenzione- ridacchia
- lo saprai più avanti - sorrido
- a te invece piace qualcuno ?- domando
- una ragazza, è bellissima, è davvero gentile... è meravigliosa, non la conosco da molto ma... spero che lei ricambi i miei sentimenti - dice, alza la testa e mi guarda dritta negli occhi.
- la conosco ?-
- sì, ma non ti posso rivelare il suo nome - sorride

Una settimana dopo...

- Allora Jack, chi hai scelto da premiare con un piccolo viaggio a San Francisco con te, per conoscere il cast di IT... e non solo - chiede a fine lezione Ira a Jack, tutti sembrano così felici a riguardo
- Ho scelto una ragazza che credo meriti questo premio, si impegna e si allena molto, ho osservato ogniuno di voi e credo che la più meritevole sia Xandra - annuncia Jack, tutti si girano verso di me e applaudono.
Molti bisbigliano che sono molto fortunata, molti dicono che non me lo merito, ed altri sono felici per me, ed uno tra questi è Chris
- Te lo avevo detto tesoro - sorride Chris e mi abbraccia
- Sono felice per te, ha ragione te lo meriti, prendi perennemente appunti, ti alleni anche quando sei in caffetteria, fai tante foto mi raccomando - sorride e non posso ricambiare, è così gentile, lo è sempre stato, spero che anche a lui capiti una grande fortuna nella vita, perché anche lui se lo merita.

Jack si avvicina a me, e mi sorride.
- Oggi verrai a dormire da me o no ?- chiede, intanto io prendo lo zainetto e lo metto in spalla.
- va bene... felice ?- domando, ci siamo incamminati verso l'uscita.
- molto - sorride
- Ti dispiace se ...- mi indica il pacchetto di sigarette, sbuffo ma annuisco, sicuramente non potevo vietarglielo, infondo non sono nessuno per lui.
- Passiamo da Starbucks e poi andiamo a prendere le tue cose, va bene ?- propone
- Sì - rispondo guardando l'ora sul telefono, sono le due di pomeriggio, le strade  sono come sempre piene di macchine, amo il rumore delle macchina, mi fa sentire più sicura, non so nemmeno la motivazione ma è la pura verità.
Entriamo nello Starbucks più vicino a casa mia e non ci troviamo molta gente per fortuna.
- Cosa volete ragazzi ?- domanda una donna di colore sulla trentina
- io un frapuccino alla vaniglia tu?- inizia
- io un cotton candy frapuccino, grazie- la ragazza scrive i nomi sui bicchieri e andiamo ad aspettare, in poco tempo sono pronti e ci avviamo per pagare.
- pago io- annuncia Jack
- cos... No Jack!- inizio a protestare
- sei mia ospite oggi quindi pago tutto io- dice porgendomi il mio bicchiere, sorride in modo sfacciato
- mi sento in colpa dai...- dico
- Stai tranquilla...non devi sentirti in colpa, è un piacere per me - mette il braccio intorno alle mie spalle e mi stampa un bacio sulla fronte.
Sospiro distrutta, è inutile discutere, avrà sempre il coltello dalla parte del manico.

Prendo una borsa sportiva (la più piccola che ho) e ci metto il cambio per domani mattina, lo spazzolino, la trousse, il caricabatterie.
Con il posto rimasto ci metto delle patatine, cioccolatini e caramelle.
Lui vedendo il cibo ridacchia divertito.
- non posso non portarli- mi giustifico.
Chiudo la borsa e la metto in sala.
- Mi cambio un secondo, aspettarmi in sala - dico
- fosse per me rimarrei - dice alzandosi - ma se è quello che vuoi - finisce ed esce dalla stanza.
- però mettiti una tuta !- lo sento dire
Quindi prendo dei pantaloni da tuta grigio chiaro, un corp top bianco e la felpa abbinata ai pantaloni, come scarpe metto le vans bianche.
- fatto- dico entrando in sala
- perfetto andiamo?- domanda
Annuisco e appena cerco di prendere la borsa lui mi precede e la prende lui.
- grazie bimbo-
- faccio solo il mio lavoro di uomo -
- non sei ancora un uomo Jack- rido
- Presto lo sarò mia cara ragazza - dice mente io chiudo la porta di casa.
- Hai chiesto a tua cugina se puoi venire da me ?- domanda lui bloccandosi
- tranquillo, le ho scritto un messaggio mentre eravamo da Starbucks- sorride
- perfetto - entriamo nell'ascensore e schiaccio il pulsante zero.
- Ho chiamato mio zio per venirci a prendere - dice e io annuisco.
Appena usciamo vediamo un uomo alto sulla cinquantina che ci fa un cenno con la mano, Jack ricambia e io lo copio.
- Ciao zio... Lei è Xandra - mi presenta Jack e sento la sua mano posarsi sulla mia schiena
- è un vero piacere conoscerla...- aspetto che dica il suo nome.
- Bryan Grazer - sorride e mi stringe la mano
- possiamo andare ?- domanda guardando Jack il quale annuisce.
Jack si siede dietro insieme a me, intanto suo zio mette la mia borsa nel bagagliaio.
- tranquilla... Non è il tipo da fare domande imbarazzanti - cerca di rassicurarmi, anche se il mio cuore continua a battere veloce.
- Bene ragazzi, dove vi siete incontrati ?- domanda Bryan
- ehm... Al teatro, quel giorno ero in ritardo e lui era lì per darci diversi esempi di come essere attori -
- Chi di voi ha parlato per primo con l'altro -
- Io- mente Jack, lui si avvicina a me e mi sussurra che nella sua famiglia non sanno che lui fuma, quindi io gli tengo il gioco.
Dopo diversi minuti di silenzio Bryan dice che siamo arrivati a destinazione.

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