Il più bel sorriso di sempre (parte6)

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È trascorsa una settimana ed eri andata a vedere gli allenamenti di Tooru ogni volta che potevi, fino ad arrivare al fatidico giorno della partita.

Aoba Johsai vs Karasuno.

Come promesso eri sugli spalti con gli occhi incollati sulla figura del tuo amico non che capitano e alzatore dalla squadra a tifare per lui, la partita si stava facendo piano piano sempre più intensa e potevi ben vedere la voglia di vincere in tutti i giocatori, anche in quelli avversari.

Il castano più di tutti, voleva vincere a tutti i costi per poter andare contro la Shiratorizawa che odiava con ogni fibra del suo essere e vincere, tu speravi vivamente che ci riuscisse, volevi vedere il suo enorme sorriso che mette allegria solo guardandolo e i suoi stupendi occhi nocciola pieni di lacrime dalla felicità.

Purtroppo tutto questo non potrà mai succedere, avevano perso contro i corvi e per Tooru non ci sarebbero state altre occasioni. La sua gioia in quel momento se ne era andata via insieme al suo sorriso, lasciando posto alla depressione ed hai sensi di colpa per non aver portato la sua squadra alla vittoria. Te ne eri accorta e ti dispiaceva davvero tanto, lo hai aspettato fuori dal complesso sportivo, volevi vedere come stava, ma non ti saresti mai aspettata di vedere una figura curva su se stessa e barcollante che strusciava i piedi e con gli occhi rossi. Vederlo così ti stringeva il cuore.

Ti sei avvicinata a quel ragazzo triste per poi fermartici davanti, lui fino a quel momento non ti aveva visto, nessuno dei due azzardava a dire qualcosa, chi per paura di scoppiare in lacrime o dire cattiverie in preda alla disperazione, chi invece per paura di dire qualcosa di sbagliato e fuori luogo. Avevi solo voglia di confortarlo per questo lo hai preso per una mano trascinandotelo dietro fino a raggiungere quel parco che è stato spettatore della vostra prima uscita e della nascita della vostra amicizia; e forse anche di qualcos'altro.

Vi siete seduti sotto lo stesso albero, il ragazzo teneva la testa china mentre nella sua testa frullavano tante cose negative.

<< È tutta colpa mia se abbiamo perso, non dovevano riporre così tanta fiducia su di me. >> era frustrato, molto frustrato, si stava addossando tutta la colpa per la sconfitta, si credeva un perdente, un buon a nulla, in quel momento si stava odiando.

Non sapevi che fare, avevi incominciato ad avere paura che se continuava ha pensare ciò sarebbe diventato come eri tu un tempo, ma non potevi permetterlo, sarai pure egoista ma non potevi rinunciare alla sua felicità, al suo sorriso e a quegli occhi così luminosi da far invidia anche alle stelle. Avevi ormai preso la tua decisione, gli avresti raccontato del tuo passato.

<< Molti anni fa c'era una bambina molto allegra che amava la compagnia degli altri, specialmente quando gli sorridevano ed è per questo che aveva deciso di aiutare tutti pur di continuarli veder sorridere. Con il passare degli anni la bambina continuava ad avere richieste dalle persone e lei senza alcun problema le accettava anche se poteva farsi male. " che problema c'è se mi faccio male se alla fine posso aiutare gli altri? Nessuno" continuava a ripetersi lei, anche quando la gente aveva incominciato a sfruttarla e prenderla in giro, fingendosi suoi amici solo per i vantaggi che ne avrebbero tratto. Tutto ciò continuò per anni e la bambina divenuta ragazza non si accorgeva del doppio gioco degli altri, in fin dei conti lei aveva piena fiducia nel prossimo e questo pensiero è stata la sua rovina... >> mentre raccontavi le lacrime avevano cominciato copiose a rigare le tue guance creando solchi che rispecchiavano il dolore che cercavi di attutire con la vista del cielo azzurro pieno di tante soffici nuvole bianche. Il ragazzo accanto a te ascoltava senza fiatare per non interromperti, mentre ti guardava in quello stato si era dimenticato di tutto ciò che era successo prima in quanto per ora la sua priorità eri tu.

<<... Le persone senza accorgersene avevano incominciato a trattarla male e una volta dopo aver sfruttato l'animo gentile della ragazza la buttavano via in malo modo, arrivando anche a picchiarla per allontanarla in quanto inutile. Dopo aver pianto tutte le sue lacrime e curato le ferite la ragazza aveva deciso di cambiare, di non dare più fiducia agli altri e odiarli con tutta se stessa, incominciò a non provare più alcun sentimento sia positivo che negativo fino a trasformarsi in un guscio vuoto che portava una maschera bianca senza espressione... >> I tuoi singhiozzi stavano diventando sempre più forti e ti facevi pena da sola, probabilmente la scena vista da fuori sembrava tanto patetica ma non ti importava, hai voltato il tuo viso per guardare il ragazzo al tuo fianco, era immobile con gli occhi nocciola fissi sui tuoi (C/O) pieni di lacrime, aveva le labbra serrate in una linea rendendolo molto serio.

<<... che continuò ad indossare, almeno fino a quando non incontrò il suo angelo personale dalle sembianze di un ragazzo troppo alto con dei capelli che ricordavano la morbidezza delle nuvole, due occhi così belli da brillare di luce propria e un sorriso che fu in grado di sciogliere il suo cuore oramai congelato. All'inizio la ragazza non voleva avvicinarsi a lui perché in fondo sapeva che poteva aiutarla, ma non voleva per via della forte paura che la incatenava al passato. Ma lei non aveva fatto i conti con la testardaggine e la tenacia del ragazzo che alla fine ebbe la meglio, riuscendo ha far riprovare le emozioni a quel guscio vuoto e la fiducia verso gli altri. La parte più bella è che alla fine la ragazza è tornata a vivere e a sorridere, tutto merito del suo angelo personale che aveva anche imparato ad amare con tutto il suo cuore. >> ti sei fermata un attimo per asciugarti le lacrime e sorridere felice al ragazzo che avevi davanti e che amavi davvero tanto.

<< Grazie infinite Tooru per essere il mio angelo, per... >> non avevi fatto in tempo a finire la frase che ti ritrovasti tra le sue braccia, come nel vostro primo incontro, solo che quella volta non avevi alcuna voglia di staccarti da lui, si stava così bene lì.

Oikawa stava piangendo mentre ti stringeva forte a se, non poteva crederci che tu un tempo eri così gentile e ingenua, non poteva credere che avevi sofferto così tanto, non poteva credere che avevi deciso di raccontargli tutto, non poteva credere che lui fosse la persona che ti aveva salvata e più importante non poteva credere alla dichiarazione che gli avevi appena fatto. Il suo cuore batteva a mille, nonostante stava piangendo era felice, felice perché adesso non ti avrebbe lasciato e avrebbe continuato a far sorridere la ragazza per la quale il suo cuore aveva deciso di battere così velocemente. Si era allontanato un po' da te per guardare quegli occhi rossi dal pianto e così lucidi da sembrare diamanti. Si riavvicinò alla tua figura senza paura per poi stampati un tenero bacio sulle labbra.

<<Ti amo anche io. >> disse per poi ricominciare a baciarti, non voleva staccarsi da quelle labbra così belle che erano diventate tutte sue, tu eri diventata sua e per sempre.

Alla fine vi siete rivolti a vicenda il più bel sorriso di sempre e quello fu l'inizio della vostra dolce storia d'amore.


Angolo di un funghetto otaku🍄

Ecco a voi il nuovo capitolo (sicuramente con qualche errore 😌) e spero che vi piaccia.

Alloooooora questa piccola storia termina qui, per la prossima temo che dovrete aspettare un po' 😅 perché la pubblicherò solo quando l'avrò scritta tutta.

Oikawa Tooru x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora