Chapter 1: Un nuovo inizio

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Thalia

Le celle dell'Arca sono tutt'altro che ospitali.
Pareti grigie, con uno stupido oblò che, se sei fortunata, si affaccia sullo spazio.
Altrimenti vedi soltanto le celle degli altri detenuti.
Non so se ne siete a conoscenza, ma qui, quasi tutti i reati sono puniti con la pena si morte.
Il problema è che, secondo la Legge, si può essere giustiziati solo dai 18 anni in su.
Se commetti un reato punibile con la pena di morte prima dei diciotto anni, vieni incarcerato.
Ti tengono in queste stupide celle fino a quando non diventi maggiorenne, per poi lanciarti nello spazio senza alcuna tuta di protezione.
Sono la detenuta numero 256 e sono qui dentro da cinque anni.
Attualmente ne ho diciassette, compio gli anni tra sette mesi.
Poi verrò spedita nello spazio e sarò morta.
Di sicuro saprete la storia dell'Arca, del fatto che siamo rinchiusi in questa specie di città nello spazio, perché la Terra è inabitabile.
Vi risparmio la ramanzina, anzi vi faccio un riassunto.
Sono circa 96 anni che l'umanità abita nello spazio. *(so che nella serie tv dicono 97 anni, ma l'inizio della storia a ambientato un anno prima della spedizione dei 100)*
Un'apocalisse nucleare a reso la Terra inabitabile a causa delle radiazione che sono state sprigionate.
Così, adesso, gli uomini e le donne che abitavano la terra vivono sull'Arca.
Spero sappiate cosa essa sia.
Tornando a noi, sono dentro questa dannata cella da quando avevo dodici anni.
Cosa ho fatto?
Beh, lo scoprirete andando avanti.
Almeno così fa più effetto sorpresa, no?

La porta della mia cella si apre, rivelando la presenza sgradita di mio padre e di due guardie.
《Detenuta numero 256, metti le braccia davanti al corpo e inginocchiati》ordina una guardia.
《Buongiorno anche a voi. Ditemi, avete deciso di anticipare la mia condanna?》
《Fa come ti dicono, Thalia》dice mio padre.
《A cosa devo la tua presenza, Kane?》chiedo mentre faccio ciò che le guardie mi hanno ordinato di fare.
《Verrai spedita sulla Terra, da sola. Non sei più condannata a morte, ma verrai mandata sulla Terra. Tra un anno cento detenuti ti raggiungeranno, e anche loro non dovranno affrontare la pena di morte. Se sopravvivete, la vostra fedina penale sarà pulita》spiega mio padre, mentre una guardia mi mette uno strano bracciale grigio e spesso sul polso.
《Quindi, mi stai mandando sulla Terra》
《Esatto. Cambiati e vestiti in modo adeguato. Tra cinque minuti verrai con noi》dice Marcus, per poi uscire dalla cella seguito dalle due guardie.

Prendo una canottiera verde scuro, dei jeans neri e un paio di stivali marroni alti poco più sopra della caviglia.
Indosso tutto e prendo un giacchetto leggermente pesante.
Infilo l'orologio di mia madre al polso e aspetto che tornino a prendermi.

Come previsto, dopo cinque minuti tornano a prendermi e mi trascinano fuori dalla mia cella.
Passo davanti a numerose celle, tra cui quella di Finn.
È mio amico, ci conosciamo da molto e Raven, la sua ragazza, è come una sorella per me.
Mi guarda con aria interrogativa, io gli rivolgo uno sguardo dolce e mi lascio trascinare dalle due guardie.

Mi mettono dentro una navicella, piccola e bassa.
《Ci rivedremo, Thalia. Tu cerca di rimanere viva》mi saluta mio padre.
《Ciao Marcus》lo saluto.
Okay, lo so che sembro stronza a trattare così mio padre, ma credetemi quando vi dico che se lo è più che meritato.

Allaccio la cintura e mi reggo forte ai bordi della navicella.
Quest'ultima parte, lanciandomi nello spazio buio illuminato dalla luce delle piccole stelle.
Chiudo gli occhi, aspettando di atterrare sulla Terra.

Chissà come sarà, lì giù.

Dopo lunghi minuti di attesa, non sento più la navicella tremare.
Apro gli occhi e vedo solamente verde davanti a me.
Mi slaccio la cintura ed apro lo sportello.

Mio dio.

Sono circondata da alberi, alberi veri.
Sotto di me c'è il terreno, l'erba.
Respiro profondamente e rivolgo lo sguardo in alto.

SAVAGE || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora