Chapter 12: Anger

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Certe volte, anche io obbedisco agli "ordini" che mi vengono impartiti.
Non reagisco sempre in modo impulsivo, qualche volta mi fermo a pensare se quello che sto per fare sia giusto o sbagliato.
Sarete stupiti di sapere che questa è una di quelle volte.

Dopo che Bellamy è uscito dalla tenda, lasciandomi sotto il caldo sacco a pelo, mi sono addormentata. Insomma avevo la testa che mi scoppiava, di sicuro non mi sarei messa a ballare su un albero in quelle condizioni.

Quindi io ho obbedito ai suoi ordini, l'ho fatto.
Anche se per solo un'ora.

Non cominciate a rimproverarmi, non potevo starmene ancora nella tenda mentre Bellamy e gli altri andavano chissà dove, magari ad affrontare i terrestri.
Così una volta sveglia, mi sono alzata dal letto di pelli - ovviamente ho avuto un calo di ferro allucinante e mi sono dovuta sedere di nuovo - e sono uscita dalla grande tenda.

Quindi adesso sono in mezzo alla radura piena di gente indaffarata che cerca di coprirsi naso e bocca e di stare il più lontano possibile gli uni dagli altri.
Ovviamente, diversi occhi sono puntati su di me, allarmati dalla mia presenza: credo di avere ancora il sangue secco sulle guance.

Cerco con lo sguardo qualcuno di familiare, ad esempio Finn o Raven, ma non trovo nessuno di loro.
Sono andati da qualche parte.
Provo a riflettere, a pensare dove si siano diretti a qualche ora dal tramonto e con i terrestri in giro assetati di sangue.

Il problema è che il mio cervello non è proprio nella condizione migliore per fare tali sforzi.
Dopo diversi minuti passati davanti alla tenda, con gli occhi puntati su un punto indefinito davanti a me - sono sicura di essere abbastanza inquietante in questo momento - rinuncio alla mia impresa.

Proprio quando sto per andare dentro la navicella per controllare la situazione, diverse figure varcano la soglia della barriera di legno tramite il "cancelletto" sorvegliato.
Aguzzo la vista, di nuovo un forte dolore alla tempia mi investe facendomi fare una smorfia di dolore.

Scorgo la chioma scura scompigliata di Bellamy, seguita da una palla per criceti che poi si rivela essere il casco della tuta spaziale di Raven.
Senza pensarci due volte, mi avvio con piccoli passi barcollanti verso di loro, mentre Finn e gli altri entrano nel campo.

Come sempre, non appena Bellamy mi vede rotea gli occhi e sospira pesantemente.
《Ti avevo detto di rimanere nella tenda.》afferma con tono duro.

《Ma ci sono rimasta!》esclamo in difesa.

Fino a prova contraria, io nella tenda ci sono stata. Poi sono uscita qualche minuto, ma sono comunque rimasta per la maggior parte del tempo nella tenda.

Bellamy scuote la testa e mi sorpassa, raggiungendo Raven nella sua tenda.
Mi volto verso Finn, che aveva un sorrisi divertito in faccia.

《Perché ridi?》domando corrugando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto.

《Perché siete insopportabili.》risponde.

Non credo di aver capito bene cosa voglia dire, ma faccio finta di aver compreso.
《Dove siete stati?》cambio discorso seguendo Finn verso la tenda rossastra della ragazza.

《A prendere l'idrazina.》afferma.

《L'idrazina? State costruendo una bomba?》chiedo sarcastica, ma Finn non ride per nulla.
Anzi, annuisce serio.

《State costruendo una bomba?》ripeto, stavolta per nulla sarcastica ma sconvolta e stupita.

《Dobbiamo rallentare i terrestri per avere più tiratori all'alba. Il ponte che ha attraversato Murphy è lo stesso dove abbiamo incontrato Anya. Se lo facciamo esplodere, li rallenteremo.》spiega il moro, come se fosse un gioco e non la realtà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2020 ⏰

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