Chapter 11: Virus

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《Cerca di non muoverti, John.》sposto la pezza imbevuta d'acqua sulla sua fronte, tamponando le ferite su di essa.
Il sangue incrostato che prima gli ricopriva totalmente il viso era stato in parte tolto, ma non avevo comunque finito di disinfettargli le ferite.

Dopo il mo arrivo all'accampamento, Bellamy e Clarke hanno deciso di non uccidere John, ma non appena si sarebbe rimesso lo avrebbero sbattuto fuori di nuovo.

John sussulta quando sfiorò con la pezza un taglio abbastanza profondo sulla tempia.

《Scusami. Forse dovremmo metterci qualche punto.》affermò osservando la ferita sanguinante.

John mi guarda preoccupato, e anche io lo sarei viste le mie inesistenti competenze mediche.

《Sta' tranquillo, ce la posso fare. Sono solo un ago e un filo.》dico afferrando il piccolo kit medico con i rimasugli degli attrezzi di pronto soccorso usati da Clarke.

《E la mia fronte.》aggiunge lui osservandomi mentre disinfetto l'ago.

《Questo probabilmente farà male.》ammetto guardando l'ago appuntito.

《Non bucarmi la testa: mi serve.》dice prima che io cominci a operare sulla ferita disinfettata.

Fa una smorfia di dolore seguita da diversi sospiri, ed io cerco di sbrigarmi per mettere fine il prima possibile alle sue sofferenze.

《Finito, e la tua testa è ancora tutta intera.》osservo sorridendogli. Ripongo l'ago avvolto in una garza disinfettare nella casetta, poi riprendo la pezza imbevuta d'acqua e continuo a tamponare.

John afferra il polso della mia mano, fermandomi mentre gli pulivo la tempia.
Lo guardo negli occhi, entrambi gonfi e neri.

《Mi cacceranno di nuovo, lo sai?》chiede, ma la paura trapela della sua voce.

《No, non lo faranno.》rispondo sicura.
Avevano visto in che condizioni i terrestri avevano ridotto John, e non gli avrei permesso di consegnarglielo un'altra volta.

《Sì invece.》

《No. E ora non pensarci. Anzi, vedi di riposarti e di non sforzarti troppo.》gli indico un'amaca dietro di lui, ma non sembra volersi alzare.

D'un tratto, il suo torace comincia ad alzarsi ed abbassarsi velocemente, e il viso si fa più pallido.

《John.》lo chiamo preoccupata, ma un colpo di tosse abbastanza forte gli impedisce di risondermi.
Si china a terra sputando sangue e continuando a tossire forte.

《Dio mio.》mi volto per afferrare lo straccio di prima per porgerglielo, ma l'arrivo di Clarke cattura la mia attenzione.

《Clarke, non sta bene!》affermo preoccupata, ma la ragazza non sembra ascoltarmi.

《Murphy, come sei scappato dai terrestri?》chiese la bionda chinandosi all'altezza del ragazzo moro che aveva smesso di tossire.

《Quando mi sono svegliato nella cella la porta era aperta, e sono scappato.》dice lui con voce sofferente.

《L'hanno lasciato andare.》mormora Clarke mentre anche Bellamy entra nella navicella.

Si avvicina alla bionda, praticamente nemmeno si è accorto della mia presenza.

《Bellamy sta' indietro.》ordina Clarke allungando il palmo della mano nella sua direzione.

《Ti ha fatto qualcosa?》chiede subito lui, ma Clarke scuote la testa in segno di negazione.

Ma certo, John momenti muore dissanguato e lui si preoccupa di Clarke.
Grande Bellamy.

《Che diavolo è quello?》chiese il moro guardando le traccie di sangue sulle guance di Clarke e la pozza del sangue di John sul pavimento della navicella.

SAVAGE || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora