Chi siete?

21 0 0
                                    

Cosa state cercando? Annaspate tra fiori e fiori d'un lilla opaco a farvi scudo delle insicurezze. Meticolosamente scettici e cinici vi arrendete a voi stessi, sperando in qualche vostra superflua fermezza. Chi sei? Ed io, che cosa ci faccio qui, al buio, dopo aver sentito parole di molteplici canzoni, a scrivere di un re? Re dai mille difetti, ogni cosa lo incupiva e difficile era farlo gioire...
Ma cosa sei tu? che ti nascondi tra le piante, tra la gente, nel frastuono e nel silenzio ti confondi? Come faccio a capirti se non riesco neppure a guardarti negli occhi? A volte intravedo, sotto banchi di nebbia grigia, una luce che oscilla: va avanti e indietro, avanti e indietro... riuscirò mai trovare l'essenza di ciò che per noi altri è invisibile? La breccia nel tuo carattere è enorme, quasi banale è la possibilità che ha chi vuole di poterti studiare, capire, interpretare. Cos'è che non ho visto in tutto questo tempo? Prati e prati di trifogli e in cielo libellule, volano e rendono tutto meno limpido. Farfalle inondano i miei occhi e la luce del cielo schiarisce tutto. Vedo solo uno uomo coperto di verde, a sedere, mentre mi racconta ciò che lo ha fatto divertire. Cosa sarà successo a me? Testa di donna che fluttua nel vuoto, con una bocca semiaperta che vorrebbe finire ciò che ha iniziato a dire, occhi coperti da oceani dolci che perpetuano a scendere verso la fine del cielo. Cosa stai dicendo? Di chi stai raccontando? Non ti sento e cori di voci e ricordi nella mia testa si librano isterici ed inibiscono le orecchie dalla loro funzione... come tornerò a casa senza corpo? Come saranno i giorni, le settimane, i mesi, sopra il crudo asfalto delle piccole strade? Ci hai mai pensato? E tu ce la farai a lasciare questo prato? O come me, ami osservare le piccole api che morbide e saltellanti volano di fiore in fiore? Ci sarai ancora in quel prato? Sconfinato prato coi boschi attorno, ci sei ancora o lo hai abbandonato? O mi hai abbandonato? Che quel cumulo di libellule sia solo frutto della mia speranza? Non ho il coraggio di avvicinarmi, fredda rimango dove sono: sentendo le tue storie divertenti, ascoltando le tue note, destreggiandomi come posso nel prato verde, accanto a te, che d'un tratto sei un adulto e l'attimo dopo ritorni bambino stupendo me e rimbalzando tra ridicoli comportamenti fin troppo studiati. Cosa nascondi ancora? Rilucono in cielo le ali dorate della verità. Costeggia il limitare del prato, volteggia piano e sempre si aggira, mesta e inquietante allo stesso tempo. Vedo le foglie e il vento che da loro la via. Le insegue e le precede in un turbinio costante che pervade ciò che penso. Vento e suoni, fischi di colibrì si alzano e mi raggiungono ed il prato è un armonia tale da essere al limite del possibile. È mai possibile guardarti negli occhi? Che colore hanno? Libellule e libellule a coprirli copiosamente alla stregua dell'acqua piovana che mai ti fa vedere le vere nuvole. E sei provassi a toccare le libellule? Scompariresti? Come faccio a sapere se sei così effimero da andartene con un soffio? Ma forse sei un sogno, il mio bel fantasma nel sogno, che guarda diligente dall'alto del suo prato.

DipendeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora