Mancanza - parte 1

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Ciao a tutti. Eccomi con questa nuova... "cosa", non so bene come definirla.

Anyway, oggi è il mio compleanno, e ho deciso di farmi un regalo pubblicando la prima parte di questa mini-fic. Mini perché non saranno più di tre capitoli, buona lettura!

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L'alba rossa e rosa accese l'orizzonte, inondando di un caldo arancio l'oceano scuro e spumeggiante, e donando ai faraglioni a picco sul mare un aspetto inquietante.

La nebbia si dissolse in volute e rivoli effimeri, scivolando silenziosa lungo i pendii, evaporando al calore del Sole nascente, come uno spettro danzante della notte che si dilegua alle prime luci del mattino.

Gli abitanti dell'isola si destarono a poco a poco, e in breve tempo tutti furono in preda ad una carica euforica e frenetica; era un giorno molto importante per Berk, un giorno che tutti attendevano con trepidazione. Chi con lo sguardo trasognato da indomabile romantico anelava all'inizio della cerimonia, e chi invece non stava nella pelle per l'attesa che separava quelle ore ai festeggiamenti, quando sarebbero scorsi fiumi di dolce idromele e birra, accompagnati dal sontuoso banchetto a base di pesci e carni arrostite.

Astrid posò il mento sulle mani giunte, osservando il mondo svegliarsi dalla finestra della sua stanza. Sospirò l'aria satura di salsedine proveniente dal mare e chiuse gli occhi godendosi la frescura mattutina sul viso. Gli Dei le avevano donato un cielo chiaro e luminoso in quel giorno di fine estate, come a voler dimostrare la loro approvazione con quel gesto di buon auspicio.

Aveva riposato bene, ma si era svegliata molto presto e non era più riuscita ad addormentarsi. L'eccitazione per la giornata a venire aveva cacciato via il sonno definitivamente quando aveva realizzato appieno che il giorno seguente sarebbe stata una persona un poco diversa, e che molte cose sarebbero cambiate.

Sarebbe stata una moglie, con tutto ciò che quel ruolo comporta, e non avrebbe più vissuto nella casa paterna. Si sarebbe trasferita da Hiccup quella sera stessa.

Pigramente si scoprì a fantasticare sulla nuova routine con la quale avrebbe dovuto fare i conti di lì a poco, quando il bussare alla porta la riportò al presente.

Sua madre fece capolino dalla porta socchiusa, illuminata da un sorriso smagliante testimone dell'emozione disegnata sul suo viso.

"Buongiorno, figlia mia."

Astrid si alzò dallo sgabello alla finestra e andò incontro alla donna, mettendo le mani in quelle di sua madre. "Buongiorno a te."

"Sei pronta? Le altre ci aspettano di sotto."

Astrid annuì malcelando un certo nervosismo.

"Stai tranquilla" la rassicurò Bertha* "ci sono solo Valka e Freda**." Le fece l'occhiolino.

Sapendo bene che Astrid non amava le cerimonie, Bertha aveva organizzato la preparazione con sole poche persone vicine alla figlia.

"Oh, d'accordo... grazie..." Astrid sorrise, sentendosi leggermente sollevata. Il pensiero della giornata che l'attendeva smuoveva in lei emozioni contrastanti; da un lato era emozionata, più che per la cerimonia però lo era per ciò che ne conseguiva. Amava Hiccup, e il matrimonio di quel giorno avrebbe suggellato la loro unione ufficialmente.

D'altro canto però si sentiva anche nervosa; sarebbe stata al centro dell'attenzione per tutto il giorno, avrebbe dovuto recitare la sua parte, sorridendo e stando a scherzi e battute su di lei e Hiccup senza poter reagire come sarebbe stata nella sua natura, facendo buon viso a cattivo gioco, e ciò le avrebbe portato via parecchie energie, già se lo immaginava.

Sospirò e si lasciò condurre da sua madre nella stanza principale, dove era attesa dalle altre due donne.

Valka le rivolse un sorriso da scaldare il cuore, e le andò incontro per abbracciarla.

"Buongiorno" la scrutò attentamente "hai riposato bene?"

Astrid si strinse nelle spalle "sì, abbastanza".

"Ah! Quando mi sono sposata io, non ho chiuso occhio per tutta la notte precedente!" Freda non perse l'occasione per dire la sua, e cominciò a decantare per filo e per segno il giorno del suo matrimonio.

Valka alzò gli occhi al cielo, e Bertha scosse appena la testa e rise rivolgendosi ad Astrid. "Se sei pronta, possiamo andare!"

Astrid annuì, le tre donne raccolsero tutto ciò che serviva loro e uscirono seguendo la giovane.




*Bertha: nel fandom della Dreamworks la madre di Astrid raramente viene menzionata, Bertha è la madre di Camicazi, personaggio femminile dei romanzi di Cressida Cowell che ha ispirato Astrid.

**Freda: la madre di Moccicoso nei libri della Cowell.

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