La luna stava già abbandonando il cielo e chi si era divertito quella notte salutava gli amici e andava dormire
proprio mentre le prime luci dell'alba toccavano la terra e il mare. Le onde del mare si scontravano e creavano armonia estiva, generando un venticello che tirava in tutte le case nei dintorni.
Esso si insinuò in qualsiasi fessura, grande o piccola che fosse, e arrivò fino a un appartamento proprio in alto a un grattacielo da dove si poteva scorgere la bellezza mattutina di New York.
La pelle di Liam venne segnata da un brivido. Il ragazzo si mosse poiché sentì la pelle d'oca sul petto scoperto e sulle braccia. Con gli occhi ancora chiusi cercò in vano il lenzuolo bianco che avvolgeva il letto, facendolo sembrare un gelato alla panna... e che fosse gelato ne fu sicuro perché mai come quella mattina sentì così freddo.
Si stancò di cercare di coprirsi e provò a riaddormentarsi, eppure era continuamente distratto: il vento, lo scroscio delle onde, i primi aerei che disegnavano false nuvole in cielo... ormai era sveglio e aprì gli occhi.
Era rivolto verso la finestra, e con occhi stanchi accennò uno sguardo al magnifico panorama di cui non si stancava mai.
Poi si ricordò di Zayn, che stava dormendo proprio accanto a luì. Vide che si muoveva un po' nel letto e notò che il vento accarezzò anche il suo di corpo. Così si mise sul fianco, cercando di fare da barriera alle folate estive, impedendo ad esse di graffiare il volto puro e morbido del suo amato Zayn.
I gabbiani e il mare creavano un suono rilassante, la luce che entrava dalle vetrate illuminava quel letto fresco come la neve, e il volto di Zayn era colorato dalle sfumature più affascinati che l'alba potesse creare.
Liam rimase lì per dei minuti, lo guardava. Come se non lo facesse abbastanza, dedicò il suo tempo a osservare i suoi lineamenti, stupendosi ogni volta di quanto fossero così delicati e sottili; così invisibili da invece attirare l'attenzione e colpire chiunque lo guardasse. Osservò le sue ciglia ed erano molte, quegli occhi a mandorla si potevano confondere per occhi femminili, e forse erano proprio quelli a rendere Zayn diverso. Nessuno aveva degli occhi così particolari.
Notò inoltre delle cicatrici sulla fronte e sul naso, probabilmente nate da qualche sbaglio fatto da piccolo e notò come quel viso così magro e scarno potesse avere una pelle così morbida al suo più leggero tocco. Allungò le dita e le passò sopra le sue guance, per sentire quanto veramente fossero soffici. Il ragazzo arricciò il naso e assunse un'espressione buffa che fece sorridere Liam.
In quel sorriso si poteva cogliere non un pensiero divertito, anzi, gli occhi di Liam al contatto con Zayn in realtà celavano un mare di sentimenti; un'infinità d'amore si impossessava del suo sguardo quando questo ammirava quel ragazzo.
Anche quella mattina si innamorò guardandolo dormire. Adorava il modo in cui le sue guance e le sue labbra si appoggiavano al cuscino piumoso, adorava come i capelli cadevano sulla sua fronte fino a toccare la punta delle sopracciglia. Adorava quel ragazzo, era perso per lui e ogni mattina avrebbe voluto svegliarsi solo con lui accanto.
Pensando ai suoi sentimenti si accentuò un altro sorriso sulla bocca di Liam, che allungò il braccio e accarezzò le braccia nude di Zayn, poiché tremavano comunque di freddo. Le accarezzò per tenerle al caldo, ma il ragazzo cominciò a rivoltarsi nel letto. Ormai si stava svegliando.
Zayn appoggiò la mano destra proprio nello spazio vuoto che separava i loro corpi e Liam pensò bene di prendere quella mano, guardarla, accarezzarla e poi baciarla. Gliela baciò come si baciano le mani delle principesse e poi incrociò le sue dita a quelle di Zayn.
“Hey!” la voce rauca e silenziosa di Zayn catturò l'attenzione di Liam, che era preso ancora ad ammirarlo. Gli occhi di Zayn erano socchiusi, le ciglia nere e lunghe erano più accentuate e si poteva già intravedere un'iride luminosa, che al contatto col sole diventava sfavillante.
“Hey..” disse Liam teneramente, con voce sensuale e innamorata. Osservò ogni minimo movimento del ragazzo durante il suo risveglio e si morse le labbra perché era davvero irresistibile.
Zayn voltò la testa e sulla sua guancia si poté notare un alone rosso dato dallo scontro di essa col cuscino. Liam ne rimase incantato, era assolutamente accecato dalla tenerezza che quel ragazzo potesse creare attraverso piccole cose. Incastrò di nuovo le sue dita a quelle di Zayn per poi avvicinarsi e baciarlo sulla fronte.
“E' da tanto che sei sveglio?” disse Zayn con fatica, che cercava in tutti modi di avvolgersi attorno al lenzuolo color latte, con lo stesso tono stanco e assonnato.
“Da un po'...” rispose Liam, la cui espressione sembrava ovunque tranne che sulla Terra. Continuava a sorridere come un'ebete.
“Ah sì? E cosa hai fatto finora?” faticò ancora il ragazzo moro, che interruppe il contatto delle mani con quella di Liam per strofinarsi gli occhi e poi aprirli.
“Mmm... guardavo il panorama.” rispose Liam mordendosi nuovamente le labbra, lasciando sempre intravedere quel sorriso furbo e dolce che gli si vedeva chiaro e tondo sul viso.
“Ah... sì. Il mare è uno spettacolo la mattina.” assecondò Zayn, che ormai aveva aperto gli occhi e per di più si era di poco alzato poggiando i gomiti sul letto e guardando fuori dalla vetrata: “Già. E' proprio bello.” concluse.
“Ma io non mi riferivo al mare.” disse Liam improvvisamente, distraendo Zayn dalla vista spettacolare di quei colori che si immergevano nell'acqua. L'espressione del moro diventò dubbiosa, e il suo sguardo ritornò su Liam: “E a cosa?” chiese curioso, e serio.
“Osservavo un panorama che non è paragonabile neanche all'alba di New York. Un panorama che solo pochi riescono a vedere come vedo io.” Zayn capì a cosa si riferiva il ragazzo accanto a lui, così sorrise divertito e si avvicinò a Liam: “Davvero? E.... ha un nome questo “panorama”?” chiese infine con un tono sensuale. Si morse le labbra e il suo sguardo passò dagli occhi alle labbra di Liam, poiché sapeva che questa cosa faceva impazzire il ragazzo castano.
“Più che un nome direi che ha due occhi che illuminano il pianeta più di quanto fa il sole.” esclamò Liam, cercando di resistere alla tentazione di baciare il ragazzo che cercava di sedurlo.
Zayn in totale disaccordo e creando una smorfia simpatica di disapprovazione disse: “Io credo comunque che abbia un nome.” e così dicendo con la punta delle dita cominciò a sfiorare la pelle di Liam, dalla spalla fino a raggiungere la sua mano, creando dei brividi questa volta non generati dal fresco. Liam rispose con un “Uhm” imbarazzato e scherzoso, e si guardò intorno facendo finta di non aver sentito, e proprio mentre Zayn rideva e stava per lasciargli un minuscolo bacio sul mento, Liam abbassò la testa in modo da poter far combaciare le loro labbra, per poi spingere il ragazzo verso il letto e riempirlo ancora e ancora di baci.
Poco dopo Liam si staccò e vide quanto fosse piccola e tenera la creatura che stava tenendo fra le sue braccia. Incontrò i suoi occhi esorrise. Zayn gli prese il viso fra le mani e lo fissò per dei secondi. Era evidente il modo in cui si stessero perdendo l'uno dentro l'altro. Poi il suo sguardo si posò sulle labbra del castano e, spingendolo verso di sé, gli stampo un bacio.
Sì, stampò un bacio proprio su quel sorriso.
STAI LEGGENDO
Open your eyes and see the way our horizons meet.
Teen Fiction‟Avevo sempre pensato che i miei occhi fossero destinati a trovare un posto nel mondo, poi ho incontrato i tuoi e ho capito che in realtà erano destinati a perdersi. A perdersi in te.”