7. The Tall Boy.

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Accolse Zayn in casa immediatamente non appena vide quanto il cielo fosse scuro e grigio e triste. Pioveva un sacco e vedere l'amico bagnato fradicio gli dispiacque molto. Non fece neanche in tempo a salutarlo che non appena lo vide lo lasciò lì sulla porta e corse subito a cercare dei vestiti puliti e una coperta. Intanto Zayn era entrato e stava in piedi sullo zerbino cercando di non bagnare il parquet nuovo di zecca.

Il ragazzo tornò immediatamente di corsa dando all'amico il necessario.

“Ecco Zayn, ho trovato dei pantaloni comodi e una felpa larga. Spogliati e cambiati immediatamente prima che ti becchi qualcosa.” questo guardò Zayn e passandogli una mano fra i capelli esordì: “Dio mio, guarda quant'è inzuppato questo ciuffo! Ti devi dare subito un colpo di phon perché non voglio che ti ammali. - fece una piccola pausa e continuò – Dunque che fai? Stai lì in piedi come uno stoccafisso?”

Zayn rise. Rideva sempre con lui.

Harry era un ragazzo alto, dai capelli ricci e gli occhi smeraldo. Tutte le ragazze lo amavano ma lui ne amava solo una, l'unica che non lo degnava di attenzioni. Aveva un fisico esile, muscoloso ma neanche tanto. Era un ragazzo esteticamente perfetto. Zayn lo definiva “la bellezza incarnata in eleganza”.

Era un ragazzo molto esuberante. Molto vivace, molto positivo, molto generoso, molto gentile, molto disponibile e... molto curativo.

Gli anni passati Zayn lo trattava da seconda ruota di scorta, e se ne accorse dopo molto tempo, e si odiò per questo, ma allo stesso tempo si meravigliò perché nonostante avesse trattato Harry come una pezza, quest'ultimo si era sempre reso disponibile per Zayn. Sempre. Lui si scusò ed Harry lo perdonò. Anche se a dir la verità non lo aveva mai odiato, e non si era mai arrabbiato. Harry era così. Lui non si arrabbiava, lui faceva del bene non pensando nemmeno a se stesso. A Zayn piaceva questo lato del carattere dell'amico. Negli ultimi tempi si erano riavvicinati e l'ultima volta che si erano sentiti era prima del viaggio di Zayn e Liam a New York. Harry era il migliore amico di Zayn, e sapeva della relazione tra i due.

Zayn si cambiò lentamente e nel frattempo ammirò la casa nuova di Harry, fino a raggiungerlo in cucina.

“Ti piace, Zayn?” disse questo con tono carino, mentre era indaffarato a preparare non si capisce cosa pensò Zayn.

“Sì, Harry è molto bella. E' molto... nel tuo stile.” confessò l'altro.

“Che intendi?” chiese Harry, mentre si dava da fare sui fornelli: aveva messo qualcosa nella piccola pentola e stava mescolando con un cucchiaio. Stava attento a non combinare disastri.

Zayn si guardò intorno per ammirare la cucina e nel frattempo rispose all'amico: “E' elegante. I mobili e gli oggetti hanno tutti una forma poligonale, hanno linee spezzate. I colori sono freddi ma ogni tanto c'è qualche marrone intenso che colpisce in contrasto col grigio e il bianco. E' uno stile molto tuo, Harry. - fece una breve pausa per continuare a guardarsi attorno - E poi ci sono oggetti stravaganti che solo tu potresti conservare!” concluse Zayn, avvicinandosi al frigorifero e ammirando le cartoline attaccate su di esso, dei posti dove Harry era andato.

Quest'ultimo ascoltò la voce sottile e leggera di Zayn perdersi nella cucina mentre si occupava a preparare la cioccolata. A momenti alternati guardava l'amico. Notò immediatamente che qualcosa non andava. Sebbene Zayn stesse cercando di distrarsi, perdendosi nei dettagli della cucina, Harry scorse subito un dettaglio fulminante che gli fece capire perché il suo amico fosse andato da lui. Vide come il marrone dei suoi occhi era lucido e nitido, come nuovo. E una cosa nuova è tale perché dev'essere stata pulita; e se è stata pulita è perché qualcosa di altrettanto nuovo ci è passato sopra.

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