6. Scratched.

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Il ragazzo si svegliò tardi quella mattina. E le tre mattine seguenti.

Era entrato in una nuova ottica: quella di essere un ragazzo normale che fa cose normali da ragazzi della sua età. Aveva così risentito vecchi amici, aveva ripreso a uscire. Era così emozionato all'idea di diventare, o ritornare, qualcun altro che non vedeva altro che se stesso. Lui, i suoi genitori, i suoi amici e una vita nuova.

In tre sere era già tornato in contatto con suoi vecchi compagni di scuola, era tornato a far colpo sulle ragazze – era una cosa che si divertiva a fare – ed aveva ripreso a uscire fino a sera tardi. Perciò quelle mattine si svegliò sempre intorno mezzogiorno, a volte anche alle due di pomeriggio.

Liam era diventato strafottente e menefreghista. Si dimenticò di tutto, poiché tutto ciò che gli importava era il cambiamento.

Però stava esagerando.

Continuava ed evitare Zayn, a posticipare quel discorso che avrebbe dovuto fargli e forse era meglio evitare di andare avanti così. Anche Karen se ne accorse, e da madre raccomandò il figlio: “Liam, stai prendendo troppo seriamente questa cosa.”

“Cosa intendi, mamma?” erano a tavola e pranzavano leggeri, mentre Geoff era a lavoro.

“Io ti avevo chiesto di tornare il vero Liam, non di diventare qualcun altro.” ammise la madre con tono basso, chiaramente evidente come non le piacesse quella situazione.

“Io ho fatto come mi hai detto tu. Ho lasciato stare tutto, ho lasciato Zay-”

“No Liam tu non l'hai lasciato. Ti stai curando troppo di te stesso e trascurando qualcosa, anzi qualcuno. Sei sempre un adulto, e fai il tuo dovere.” ora il tono di Karen era serio. E il figlio era sorpreso perché era convinto del fatto che a sua madre non importasse nulla di Zayn. A dir la verità le importava. Era comunque uno dei bambini che aveva visto crescere dalla tenera età fino alla maturità e a prescindere da tutto, anche lui era una persona. E una persona va trattata come tale. Ciò che non le interessava era la relazione nata tra i due.

Dunque diede al figlio una lezione di vita, ricordandogli il suo dovere di uomo maturo che deve prendersi le sue responsabilità.

Per Liam fu una doccia fredda. Gli capitava spesso di venir affogato da se stesso e nemmeno accorgersene, ma fortunatamente sua mamma era anche la sua migliore amica e non perse tempo a salvaguardare il figlio da se stesso. Lo aiutò a scendere dal pianeta che si era costruito in così poco tempo.

Questo si chiuse in camera, pensoso, e rifletté sul da farsi.

Si meravigliò di come avesse potuto mettere Zayn da parte ed essere così indifferente ad ogni suo messaggio che ogni mattina e ogni sera arrivava con parole sempre più preoccupate e addirittura tristi.

Non è da me pensò Liam. E si pentì immediatamente di aver lasciato Zayn in sospeso in quei tre giorni. Si fece un esame di coscienza e capì che aveva dato alla situazione poca importanza, trascurando tutto tranne se stesso. Quello non era lui e, come al solito, sua mamma glielo fece capire. Era sempre lei a schiarirgli le idee, ma era arrivata l'ora per Liam di essere un uomo maturo e prendere in mano le redini della sua vita, e cavalcare equilibratamente, attraversando tutti gli alti e bassi che avrebbero ostacolato la sua strada. Non avrebbe mai pensato che Zayn sarebbe stato un ostacolo nella sua vita, eppure in quel momento era la questione in sospeso più difficile da concludere.

Si sentì incredibilmente dispiaciuto perché sapeva che avrebbe fatto star male quel ragazzo dopo tutto il bene che gli aveva voluto, però ripensò alle parole dei loro genitori e si convinse del fatto che Liam non era quello, Liam non era gay, Liam era solo preso da qualcosa di diverso e si sa che le diversità incuriosiscono tutti i giovani cuori intraprendenti.

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