~ Lui ~
Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio.
"Romeo e Giulietta"
William Shakespeare🍂🍂🍂
Quando arrivai davanti al negozio, la vetrina era stata completamente distrutta. Guardavo i fiori all'interno, quasi tutti rovinati. A breve sarebbero arrivati i poliziotti e probabilmente anche il vicinato; così, presi il sasso che aveva usato per ferirmi ancora di più e lo nascosi; spensi anche quel rumore infernale. Sospirai passandomi una mano sul viso, non poteva che peggiorare quella notte. Mi accorsi dopo che anche l'allarme del market a fianco al negozio era acceso, sperai che non avesse fatto danno anche lì. Arrivarono vecchietti e gente di passaggio, attirati dal casino e dalla scena che gli si presentava. Chi mormorava di qua, chi faceva supposizioni di la; l'unica cosa che m'importava era il mio negozio, rovinato. Quando vidi la sua figura avvicinarsi guardai il suo viso, era ancora vestito di tutto punto.
- Hyong. - chiamai e, per la prima volta, sentii la mia voce e non c'era altro modo per definirla; era spenta. - Per Buddha, Yoongi stai bene? - chiese Seokjin, poggiando la sua mano sulla mia spalla. - Non c'ero quando è successo ma, no, non sto bene. - risposi.
- Chi può essere stato? - chiese, non era forse ovvia la risposta. - Jimin. - sussurrai. Mi sentivo come un vaso: quando cade, i pezzi si spargono ovunque; non puoi recuperarlo e rimani lì a fissare il pavimento. In pochi giorni, l'amore della mia vita aveva rotto il vaso e l'aveva lasciato per terra.Sentii Seokjin sbuffare: - Di male in peggio, c'è Jungkook. Sembra che sia stato interrotto mentre scopava. - sussurrò, lui era l'ultima persona che avrei voluto vedere.
- Non dirmi che è lui il ragazzo dello chef. - continuò. - Seokjin non è il momento è sinceramente non m'interessa. - risposi privo di accento. Per quanto mi riguardava poteva pure farsi sua madre. - Povero cornuto. - finì Seokjin ed io provai pena per quel ragazzo. - Hyong, stai bene? - mi chiese Jungkook quando si avvicinò. Sbuffai pesantemente e voltai lo sguardo verso il suo; ero una lastra di ghiaccio. Vi chiederete perché la rabbia con Jimin era passata e con Jungkook invece no. Il primo non mi amava più, potevo comprenderlo anche se non l'accettavo. Il secondo invece, non lo comprendevo e non lo accettavo. Avevo sempre considerato Jungkook come un fratellino minore e, anche se non avevamo lo stesso sangue, per me non cambiava. Quando dissi che fu lui quello che mi ferì di più, intendevo proprio questo. Lo sentii sospirare: - Hyong mi manchi. Ti prego parliamone. - fu Seokjin a rispondere: - Jungkookie perché non ti limiti solo a fare il tuo lavoro. Non è il momento. -Seokjin hyong era per me la spalla su cui piangere; su cui ridere di cose senza senso; su cui appoggiarmi quando il mondo diventava troppo pesante. Seokjin era l'amico che tutti sognano di avere. - Potresti avere un idea su chi sia stato? - chiese Jungkook diventando serio. Sospirai e scossi la testa.
- Yoongi se sai chi è stato, puoi fare la denuncia e prendere i soldi dell'assicurazione. - disse poggiando la mano sul mio braccio. Guardai quella mano che avevo stretto tante volte; quando Kookie aveva paura dei temporali; quando in giro per i quartieri, me la stringeva sorridendo. Deglutii e mi scostai leggermente: - Agente scriva quello che le pare. Non so chi sia stato e non m'interessa. Adesso, se abbiamo finito, vorrei non vedere più la sua faccia. - dissi ostile e il suo sguardo mi indicò che, le mie parole, l'avevano ferito. Con gli occhi lucidi e il viso color porpora, si allontanò con le spalle ricurve. Odiavo e volevo bene a Jungkook ma, in quel momento, avrei potuto rompergli il setto nasale se avesse continuato a rimanere di fronte a me. - Ci sei andato pesante. - constatò Seokjin. Lo guardai fulminandolo con gli occhi e lui, trattenendo un sorriso, disse che si sarebbe allontanato un attimo.
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Smeraldo Flawer
Fanfic"Un addio, per me, è uno squarcio; perché le cose come le lacrime, sono un lusso. Non esiste una separazione che sia bella quindi, per favore, inizia adesso. Lacera il mio cuore lentamente, così. Cammina gentilmente sui frammenti che sono andati dis...