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Quella notte, i sogni del giovane soldato furono inquieti, tormentati da un continuo andirivieni di occhi di ogni forma e dimensione, tutti dello stesso colore: azzurro, del più freddo e distaccato; lo accerchiavano, gli si stringevano contro, lo soffocavano, e per quanto lui si agitasse e si divincolasse per non essere toccato, non riusciva a liberarsi nè a scappare.

Urlava, ma nessuno riusciva a sentirlo, e anche se qualcuno fosse accorso, dentro di sè sapeva che non sarebbe servito a niente.

Era una battaglia che doveva affrontare da solo: ma era disarmato, e del tutto inesperto di fronte ad un nemico simile.

Poi, finalmente, quando si era ormai convinto che la sua ora fosse giunta, riuscì a svegliarsi.

Madido di sudore e col fiato grosso scattò a sedere sul letto; fissò il nulla con gli occhi sbarrati dal terrore fino a che questi non si furono abituati all'oscurità della sua stanza, e intanto cercò di calmarsi respirando lentamente.

Passarono uno, due minuti, dopodichè il battito del suo cuore tornò ad un ritmo naturale e lui si sporse oltre il materasso, per afferrare l'orologio che teneva sul comodino da notte e controllare l'ora.

4.13

Circa un'ora dopo sarebbe stata l'alba: questo significava che di lì a poco i detenuti sarebbero stati svegliati per l'appello, il conteggio ed il controllo della pulizia.
Tutti riti cui lui si teneva sempre ben lontano, o ai quali prendeva parte solo in caso di estrema necessità; erano sempre troppo violenti, troppo grigi e cupi.

Rimase steso sul fianco e chiuse gli occhi, pur sapendo che non sarebbe stato in grado di riprendere sonno; l'immagine di tutte quelle iridi così vicine era ancora chiara e viva nella sua mente, e riusciva quasi a percepirne il freddo colore sulla pelle, lungo le braccia nude.

Scattò in piedi, togliendosi con un gesto nervoso le coperte di dosso, come a volersi contemporaneamente liberare della sensazione indecifrabile che si era annidiata in fondo al suo stomaco.

Fuori dal blocco, le guardie si stavano dando il cambio per il turno successivo e per la sveglia imminente: tanto valeva alzarsi adesso.

Si diresse verso il bagno trascinando i piedi, le braccia alzate per stirarsi nel tentativo di disfarsi degli ultimi residui di sonno; raggiunto il lavandino aprì l'acqua del rubinetto e, nell'attesa che il getto diventasse caldo, lanciò una mezza occhiata alla propria immagine, riflessa nello specchietto fissato alla parete.
I capelli gli erano notevolmente cresciuti dall'ultima volta in cui li aveva tagliati, qualche mese prima, e alcune ciocche sulla fronte e sopra le orecchie iniziavano già a riprendere la forma ribelle che il rasoio, periodicamente, nascondeva: ricci, folti ed incantevoli.

Femminili, inadatti ad un soldato: presto avrebbe dovuto tagliarli.

Si lavò a pezzi e tornò nella stanza da letto passandosi l'asciugamano sul viso, poi lo gettò sul letto sfatto e andò a prendere dal vecchio armadio che gli era stato messo a disposizione -insieme ad un'altra decina di cose, fra mobili e attrezzi usati e logorati dal tempo - un'uniforme pulita; la indossò, ed era intento ad abbottonare gli ultimi bottoni della camicia verde, quando l'occhio gli cadde per caso sul maglione, quello che aveva sequestrato al ragazzo senza un apparente e valido motivo, e che aveva abbandonato senza troppi riguardi a terra, la sera prima, nel momento in cui il suo lavoro era giunto a termine.

Gli si avvicinò a passo misurato e diffidente, come se, invece che un pezzo di lana inanimato, davanti a lui si trovasse un animale selvatico, imprevedibile e pronto ad aggredirlo alla minima distrazione.

Un pò di paura, forse, ce l'aveva realmente.

Si chinò a raccogliere l'indumento e per qualche secondo stette fermo a fissarlo, accarezzandone l'estremità con la punta del pollice; senza averne l'intenzione, e prima che il suo cervello realizzasse quello che il resto del corpo stava facendo, Harold abbassò piano la testa, alzò contemporaneamente il maglione, e ad occhi chiusi affondò il viso nel tessuto soffice.

Come rose nella neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora