CAPITOLO 9

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CAPITOLO 9

30 giugno 2014, ore 12:30

Siamo in volo da ormai mezzora e ancora non ho capito dove il ragazzo al mio fianco, mi vuole portare per pranzo; ad un certo punto però scorgo all’orizzonte un lago … è il lago di Como! Non ci credo, ma lo saprà che io abito proprio a cinque minuti dalle sue sponde? Nell’eventualità di rovinargli la “sorpresa” che vuole farmi, faccio finta di niente e ignoro il fatto che Harry Styles mi sta, in poche parole, riaccompagnando a casa.

L’elicottero costeggia la sponda est sorvolando la città e lasciandosela alle spalle: capisco che non è quello il suo obbiettivo ma una splendida villa che dista poche centinai di metri da noi. E’ semplicemente magnifica: ha un bellissimo parco, una piscina completamente circondata dalle acque del lago e una terrazza con degli eleganti tavolini posti sotto dei meravigliosi ombrelloni bianchi. Nel complesso la struttura può essere definita con una semplice parola: esclusiva.

Atterriamo sulla pista privata e neanche il tempo di scendere dall’elicottero che subito uno staff dall’aspetto impeccabile fin nei minimi dettagli ci accoglie dandoci il benvenuto:

<< Benvenuti al Casta Diva, – esclama un uomo tutto d’un pezzo e dall’aria molto professionale – una delle perle del lago di Como. Signor Styles, è stato tutto preparato come da lei richiesto; io sono Dante, il suo maggiordomo personale, pronto al suo servizio. >> conclude la presentazione.

<< Molto bene. Prima di accomodarci a tavola, desideriamo essere accompagnati nella suite che ho riservato. >> comunica Harry con un tutta tranquillità come se fosse più che normale tutto ciò che sta accadendo davanti ai miei occhi. Io invece lo guardo sconvolta! Suite? Cosa mai avrà in mente? Decido comunque di riservargli l’interrogatorio per quando saremo soli, non ho per niente voglia di spiattellare davanti a tutti questi estranei i miei fatti personali.

<< Prego, da questa parte. Signorina. >> mi fa segno Dante, accennando ad un leggero inchino.

Lo ringrazio e proseguo lungo il percorso indicatomi senza mai lasciare il braccio di Harry: in tutto questo lusso e galateo mi sento completamente fuori luogo.

Superata la hall, veniamo accompagnati al secondo piano dove Dante ci conduce nella nostra camera.

<< Ecco a voi signore le chiavi. Per qualunque cosa, non esiti a chiamarmi. >>

<< Bene la ringrazio, ora vada pure.>> lo invita gentilmente ad andarsene Harry. Il maggiordomo, con un lieve inchino del capo, si congeda da noi, lasciandoci soli.

<< Allora che ne dici? – mi domanda Mr Styles – Niente male vero? >> esordisce soddisfatto.

Io mi guardo in torno: un arredamento regale e dai toni ottocenteschi, ricrea una camera d’albergo più che lussuosa. Davanti a me due divani, separati da un tavolino in mezzo, sono situati al centro del salotto; tre enormi finestre adornate da leggere tende bianche, incorniciano un paesaggio davvero unico: si affacciano sul lago, ma si riesce a vedere anche parte delle montagne, che dall’altra sponda costeggiano le sue acque. Ai due lati del salotto ci sono due porte; mi avvicino curiosa di cosa ci sia dietro e scopro, come si poteva immaginare che una nasconde dietro di se un bagno a dir poco grande, con tutte le comodità che si potrebbero desiderare; l’altra dà l’accesso a una sontuosa camera da letto: un enorme letto matrimoniale provvisto di soffici lenzuola bianche e cuscini dall’aspetto più che confortevole, riempie la stanza con la sua imponenza; una luce, proveniente dalle due finestre laterali, anch’esse con panorama sulla riva del lago, contribuisce a creare l’immagine della camera da sogno degli hotel di lusso.

SORRY // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora