CAPITOLO 10
Quando arriviamo sulla terrazza che affaccia direttamente sul lago, io e Harry ci stiamo tenendo ancora per mano; veniamo accolti da Dante che ci fa accomodare sotto un grande ombrellone bianco che ci protegge dai caldi raggi del sole; fortunatamente c’è una leggera brezza che arriva dal lago e questo rende molto più piacevole mangiare all’aperto. Sto per sedermi quando Harry mi ferma: mi scosta la sedia da vero cavaliere e mi invita ad accomodarmi con un dolce sorriso. Non sono abituata a tutta questa galanteria quindi rimango più sorpresa di quel che dovrei. Dante ci porge i menù e si mette in disparte insieme ad altri tre camerieri pronti a servirci.
<< Nel frattempo può portarci da bere. – ordina Harry al cameriere più vicino – Prendiamo una bottiglia di Dom Perignon. E’ di tuo gusto? >> mi domanda.
<< Oh mi dispiace, ma io non bevo. Per me può portare una bottiglia d’acqua naturale, grazie>> dico riferendomi prima a Harry e poi al cameriere.
<< Allora per me vada per una bella coca-cola! >> completa Harry sorpreso dalla mia risposta.
<< Wow è la prima volta che mi capita una ragazza che non beve alcolici >> mi confessa con stupore.
<< Beh mio caro aspetta di vedere cosa mangio … - vedo che ha ancora la faccia un po’ incuriosita e quindi continuo - … perché non mi accontento mica di un’insalatina! >> gli rispondo ironicamente.
Lui scoppia a ridere e io con lui.Pranziamo con un bel piatto di pasta entrambi e per finire una super bomba calorica: una fetta gigante di tiramisù ciascuno. Per tutto il tempo parliamo del più e del meno, ridendo e scherzando come due bambini: una cosa che adoro tra noi, è questa spensieratezza che circonda le nostre conversazioni, sento che con lui potrei parlare di qualsiasi cosa senza mai avere nessun timore. Una volta finito di mangiare, ci alziamo da tavola e ci dirigiamo di nuovo verso l’hotel.
<< Allora Harry sentiamo un po’… cos’hai in mente di fare oggi pomeriggio?>> gli domando curiosa.
<< Stavo pensando che oggi potremmo rimanere qui al Casta Diva … hanno una magnifica piscina che è circondata dalle acque del lago.>>
<< Wow come quella di Villa d’Este!>> esclamo, non rendendomi conto della gaffe che ho appena fatto.
<< Ehm sì esatto. Ma … conosci Villa d’Este?>> mi si rivolge con tono sorpreso e indagatore.
<< Beh chi non la conosce?! Viene nominata spesso quando si parla di vip e lago di Como. Non c’è stato anche George Clooney?!>> provo a convincerlo che dopotutto non è così strano il fatto che io conosca la Villa; che avrei dovuto dirgli se no? “Oh sì, certo che conosco Villa d’Este, dista solo cinque minuti da casa mia!” E rovinargli così la sorpresa che mi ha fatto portandomi in un posto che non avevo mai visto (secondo lui)?! Forse dovrei essere sincera e dirgli che io abito a Como, ma mi dispiace troppo rovinare tutto il suo entusiasmo. Così decido di usare un diversivo …
<< Sì hai ragione. Non mi ricordo, forse George ha una villa di sua proprietà sul lago, se non mi sbaglio. >> il diversivo ha funzionato!
<< Ah sì è vero … Tornando a noi, hai detto che vuoi andare in piscina. Per me va benissimo! Il tempo è davvero fantastico, per fare un bel bagno, ma c’è un piccolo problema: non ho il costume! >>
<< Oh di questo non ti devi preoccupare. – mi fa l’occhiolino, e le mie gambe iniziano a sciogliersi – Sai benissimo che se fosse per me non ci sarebbe per niente bisogno del costume da bagno … - altra occhiata maliziosa; alla prossima giuro che svengo del tutto – Ma qui da voi in Italia a quanto pare il costume è d’obbligo, per lo meno finché si sta in una piscina pubblica, quindi ora te ne compro uno! >> conclude un po’ amareggiato per il fatto che è costretto a seguire questa “terribile” legge.
<< Ma dai?! Non l’avrei mai detto! – dico fingendo di essere sconvolta da questa scoperta - L’Inghilterra invece sì che è un paese serio … tutti nudi in piscina, qualsiasi indumento è bandito! Giusto? >> continuo con un tono sarcastico.
<< Puoi ben dirlo ragazza! Li è un vero paradiso, il costume? E che cos’è? Mai visto! Ahahahahahah >> ridiamo come due scemi per qualche minuto finché non arriviamo davanti a una boutique al piano terra del Resort, dove ad aspettarci c’è una signora vestita di tutto punto e dall’aspetto molto cordiale.
<< Buon pomeriggio ragazzi! >> ci saluta in modo molto affabile; finalmente qualcuno che sembra umano e non un robot impostato sull’opzione galateo ottocentesco.
<< Salve >> le rispondo sorridendole.
<< Salve Giovanna! – le si rivolge Harry – Elena, ti presento Giovanna; Giovanna questa è Elena. Ti aiuterà nella scelta, io nel frattempo ti aspetto di sopra in camera. >> E dopo avermi dato un bacio sulla guancia ci saluta e si allontana verso le scale che conducono al piano superiore.
<< Piacere di conoscerla Giovanna >> torno a volgere l’attenzione su di lei.
<< Piacere mio Elena – mi stringe la mano – Posso darti del tu? >> mi domanda gentilmente.
<< Assolutamente sì! >> le rispondo tirando un sospiro di sollievo e lasciandomi alle spalle tutto quel bon ton.
<< Benone. Allora il nostro Harry vuole che ti recuperi un costume da bagno … vediamo un po’ – e inizia a darsi un’occhiata in giro – Che ne dici? Questi potrebbero andare? >> mi domanda mostrandomene alcuni bellissimi.
<< A prima vista direi che sono perfetti ma devo provarli prima, sai com’è non ho esattamente il tipico fisico da modella. >> le sorrido scherzando; tiro la tenda del camerino con in mano un modello a strisce arancioni flash e argento, molto carino.
<< Oh ma non dire sciocchezze! Se Harry mi ha detto l’ultima volta: “devi vederla Giovanna, è assolutamente favolosa! Non riesco a credere di essere stato così fortunato da trovarmela davanti. Tra tutte quelle che mi si avventano addosso appena metto un piede fuori di casa, è incredibile che il destino me l’abbia fatta cadere tra le braccia”. Mia cara, parole così non si sentono pronunciare molto spesso da un ragazzo come Harry Styles. >>
Io non riesco a dire una sola parola: sono dietro la tenda con indosso il costume, che tra parentesi devo ammettere mi sta davvero bene, e sono scioccata da ciò che ha appena detto Giovanna: “Harry mi trova favolosa? E’ grato di avermi incontrata?!” Oh mio Dio credo proprio che questa volta sverrò sul serio.
<< Elena tutto ok? Come ti sta?>>
Sposto la tenda per farle vedere di persona il risultato e lei è concorde con me:
<< Ti sta proprio d’incanto! >> si complimenta.
<< Grazie Giovanna – la ringrazio dopo aver riacquistato l’uso della parola – Quanto ti devo? >>
<< Oh nulla cara! Ci ha già pensato il tuo Harry! – mi sorride con dolcezza – E’ proprio un ragazzo in gamba sai? Non lasciartelo scappare, mi raccomando. >> mi consiglia con un tono quasi materno.
<< Oh lo è decisamente … – mi ritrovo a dar ragione a Giovanna – E sta tranquilla, farò in modo che non accada! >> la saluto e mi dirigo anch’io con il mio sacchettino, al secondo piano dove so, che ad aspettarmi, c’è il ragazzo migliore che io potessi incontrare!
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SORRY // Harry Styles
FanfictionLei: Elena, una ragazza qualunque; lui: Harry Styles, cantante degli One Direction. Due vite agli antipodi che sapranno però unirsi in un punto in comune: l'intesa uno per l'altra. Una storia per sognare a occhi aperti! Ricca di umorismo, colpi di s...