CAPITOLO 18

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CAPITOLO 18

Data la bella giornata, decidiamo di passare il pomeriggio all’aria aperta e ogni momento è buono per scambiarci baci e abbracci, come se non ci fosse un domani!
Harry propone ad un certo punto di fare una partita a tennis:
<< Sarà un’occasione per scaricare un po’ la tensione di questa mattina e cosa ancora più importante … sarà un’eccellente scusa per fare una doccia più tardi! Non so se mi spiego … >> mi sorride malizioso.
Come potrei mai rinunciare a una sfida del genere?!
<< Ci sto Styles! Facciamo il primo che arriva a dieci vince? >>
<< Dieci?! – ripete allibito – Dimmi un po’ Elena, hai mai giocato a tennis? >> mi domanda dubbioso.
<< Certo che si … che domande. >> vado subito sulla difensiva.
<< Mhhh ma davvero?! – mi squadra da capo a piedi in attesa che io ceda: resisto – Bene, quindi come tu ben saprai a tennis si parla di set vinti … >> continua con quel sorriso ironico stampato in faccia.
<< Ovvio, prima stavo solo scherzando … preparati a perdere! >> okay ho appena ammesso di sapere le regole del gioco e di essere pure brava … AIUTOOOO io non ho mai giocato a tennis!!!
Stupida, stupida, stupida perché cavolo non hai detto semplicemente: “Ehi Harry perché non lasciamo perdere il tennis, dato che non ho mai preso in mano una racchetta, e ci facciamo una bella partita a Machiavelli? Lì si che sono un vero asso!” Perché non gliel’ho detto? Perché? Uhm certo! Perché non è figo! Ve la immaginate Kendall Jenner, giusto per fare un nome  a caso, rinunciare a un completino super sexy in cambio di una panca e un mazzo di carte consumato? Io proprio no! Per questo, come una stupida idiota, farò la figura della perfetta imbranata davanti a Harry, piuttosto che mostrargli il mio innato talento per i giochi di carte! Accidenti a me … che poi, pensandoci bene, manco ho il completino sexy della Jenner! Maledizione, io odio il tennis!!!

Harry è così dolce che per i primi dieci minuti fa finta di niente ma poco dopo si avvicina alla metà campo e:
<< Sai sono un po’ stanco … la litigata di qualche ora fa, non sembra, ma mi ha tolto tutta l’energia. La finiamo qui la partita? >> mi chiede con gentilezza.
<< Dai Harry, non c’è bisogno che racconti balle, so benissimo di essere una merda con il tennis … diciamo un po’ con tutti gli sport. >>
<< Ahahah noi dai, non dire così – ha rinunciato alla controfigura del ragazzo "finto tonto" per tornare ad essere l’Harry spavaldo e sarcastico di cui mi sono innamorata – dopotutto non sei così male … >>
Incrocio le braccia al petto e lo fisso con l’aria di una che dice “stai scherzando vero?!”.
<< Okay, okay – e scoppia definitivamente a ridere – sei una vera frana! Ma sentiamo … in cosa sei brava? >> la domanda che aspettavo!
<< Nei giochi di carte! >> rispondo immediatamente.
<< Uhm ma davvero?! Perché anch’io ne conosco uno e devo dire che sono anche parecchio bravo … >> il tono in cui lo dice non mi fa predire nulla di buono, ma glielo chiedo lo stesso con una leggera ansia per la risposta che potrà darmi:
<< Wow! E sentiamo … che gioco sarebbe? >> ti prego fa che non sia quello, fa che non sia quello a cui sto pensando, ti pregoooo.
<< Strip poker! >> mi risponde tutto orgoglioso.
<< E te pareva! >> cavoli ho parlato ad alta voce!
<< Come scusa? >> mi domanda incuriosito.
<< No ehm … ecco … Quello che volevo dire è … – non ce la faccio più e sputo il rospo – Perché cavolo uno come te non risponde mai che è bravo a ruba mazzetto o a solitario?! >>
<< Ahahah in che senso “uno come me”?! >> questa conversazione lo sta divertendo sempre di più e sta mettendo invece me, sempre più in imbarazzo.
<< Nel senso che … dai Harry, sai benissimo cosa voglio dire! “Uno come te” nel senso di un figo spaziale, uno con un carisma fantastico, a cui tutte le ragazze cadono ai piedi, ecco come! Soddisfatto?! >>
<< Oh non sai quanto! Ahahah >> ora ha letteralmente le lacrime agli occhi per le troppe risate.
<< Uhm, bene mi fa piacere che la cosa ti diverta tanto … – faccio finta di essere scocciata, ma sotto sotto anche a me questa chiacchierata sta mettendo di buon umore – Comunque, tornando al discorso, mi  dispiace deluderti ma poker, e qualsiasi altra possibile variante di questo gioco, è l’unico in cui non sono pratica. >>
<< Beh si può sempre imparare sai … >> mi stuzzica facendomi l’occhiolino.
<< Facciamo che quando sarò diventata brava come Serena Williams a tennis, ti autorizzo a insegnarmi a giocare a strip poker! >> gli lancio questa promessa inesaudibile.
<< Che Dio mi aiuti!!! Serviranno lezioni su lezioni, ma giuro che ti insegnerò a giocare a poker e … forse anche a qualcos’altro!>> mi guarda con quegli occhi verde smeraldo e io non posso fare a meno di arrossire.

SORRY // Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora