trentaquattro

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«Cole!» cerco di tirarlo indietro ma a quanto pare Fabian sembra voler essere picchiato.
«hey hey... posso capire la tua gelosia, d'altronde credo che solo con me Lili abbia...»

Cole lo allontana un po' dal muro per poi risbattercelo contro. So che sta cercando di controllarsi ma Fabian continua a ridere e credo che presto se ne pentirà.

«Cole ti prego lascialo!»
Sento gli occhi farsi lucidi.
Lui mi guarda e vede che sto per piangere. Lo lascia e si allontana.

Io lo seguo grata, ma forse ho cantato vittoria troppo presto.
«lo sai vero che non ti ama?»
Cole si ferma ma rimane girato.
«te l'ha detto solo per non perderti. Si ora sa che può avere la fama e i regali ma quando troverà di meglio, o si stancherà di te ti lascerà»

«non ascoltarlo» gli dico con le lacrime agli occhi.
Sta solo trovando un modo per provocarlo, ha voglia di litigare, ha voglia di fare a botte.
Mi giro a guardarlo e lui incrocia i miei occhi. Poi mi sorride. Che cosa avrà in mente...

«Lili ti ha mai raccontato di quel giorno?»
Cole si gira con gli occhi inniettati di rabbia e se Fabian continuerà finirà male.
«no no... non scaldarti, è una storia con il lieto fine. Vero Lili?»
Dice sorridendomi.
I miei occhi invece non reggeranno ancora per molto.

«Lili aveva detto di amarmi. È stata una bella notte, una notte che non dimenticherò mai, soprattutto quello che è successo dopo...»
Vedo Cole stringere la mani e io gli stringo la felpa come per tenerlo fermo.
«penso sempre a quella notte. Penso a te ogni volta che vado a letto...A te che  mi pregavi»
Dice continuando a guardarmi fisso. Le lacrime iniziano a farsi spazio sul mio volto. Dovrei sentirmi arrabbiata.
Ma sento solo umiliazione e paura.
«fermati» dico ad alta voce provando ad essere più arrabbiata possibile.
«esatto, fermati. Pregavi di fermarmi»

Non sento più niente. Non sento più la felpa di Cole tra le dita. Non sento più la voce di Fabian.
Vedo Cole sferrargli un pugno facendolo cadere a terra, e poi quando sta per dargliene un'altro Fabian gli blocca il braccio e lo colpisce ribaltando la situazione.

Non dico niente, non urlo, non piango non mi muovo. Sento solo un "bip" nella mia testa e vedo tutto a rallentatore. Guardo Fabian colpire Cole, lo rivedo mentre picchia il mio ex, quello che poi si rivela il suo complice.
Guardo Cole colpire Fabian, e lo rivedo a quella festa in spiaggia.

Vedo la luce in cima alle scale accendersi e poi vedo mia madre.
E rivedo lei che mi osserva sulla soglia di casa mentre me ne vado piangendo.
Vedo i miei genitori scendere le scale seguiti dalla madre di Fabian mentre provano a dividerli.

Vedo il mio riflesso sul vetro della finestra, rivedo me quella sera. In bagno davanti allo specchio. E sono stanca ma più che stanca sono arrabbiata. Arrabbiata perché ogni mio ricordo cattivo, i momenti più brutti della mia vita li devo solo ad una persona.

Mi giro verso Fabian in piedi bloccato dalla madre mentre mio padre tiene fermo Cole.
«qualcuno vuole dirmi cosa diavolo sta succedendo qui!?»
Urla mia madre. Poi mi guarda come per chiedere spiegazioni.
Io vado verso di lei poi mi giro verso Fabian e mi avvicino a lui.

Una volta che la mia faccia è a due centimetri dalla sua e che l'ho guardato negli occhi abbastanza a lungo faccio un passo indietro.
E sotto gli occhi di tutti in quella stanza lo prendo per il colletto della maglia e gli sferro un pugno in faccia e sono abbastanza sicura di avergli rotto il naso.

Lui cade a terra e viene subito soccorso dalla madre.
La mia invece mi guarda con le lacrime agli occhi e le mani sulla bocca spalancata.

«perché mi fai questo? Perché mi odi tanto? Cosa ti ho fatto?!» mi urla.
Ricomincio a piangere.
«non c'entri tu questa volta»
«qualunque cosa sia successa tra di voi non da il diritto a te e al tuo ragazzo di prenderlo a pugni!»
«tu non sai niente!» urlo sperando che la finisca.
«So che non sei abbastanza matura da capire che...»
«ha abusato di me!»

Nella stanza cala il silenzio e sento le gambe cedermi lasciandomi cadere ma prima che io possa toccare terra sento le braccia di Cole. Sprofondo nella sua felpa mentre lui mi stringe a se.

Non so come mi stia guardando mia madre. So solo che non se lo aspettava, come nessuno in quella stanza a parte me, Fabian e Cole.

La vedo che si riporta le mani alla bocca e le lacrime scendergli sul viso.
Se prima si vergognava di me mi immagino ora come mi disprezza.

«andatevene»
Sento che dice.
Alzo lo sguardo. Non posso crederci, ci sta cacciando.
«ah, per un attimo ho pensato che ci avessi creduto a questa assurdità» 
Dice la madre di Fabian.
«non mi hai sentito Lisienne?! Ho detto che dovete andarvene!!»

Il mio cuore si calma ma ancora non riesco a crederci.
«scusa? Ci stai cacciando?»
«fuori! Fuori di qui!»
La fa alzare in modo tutt'altro che amichevole e piangendo e strattonandola la spinge verso la porta.

Non ho mai visto mia madre in questo modo. Io non mi muovo continuo a rimanere tra le braccia di Cole, li mi sento al sicuro.
Vedo mio padre avanzare e prendere Fabian per la maglietta sollevandolo dal pavimento.

«le strade sono bloccate non possiamo andarcene»
Continua Lisienne che viene zittita dallo sguardo di mia madre.
Riguardo mio padre che tiene Fabian a una distanza pericolosa dal suo viso.
«non mi importa se le strade sono bloccate, se fuori è freddo, se c'è una tempesta di neve o la fine del mondo.
Non me ne frega un cazzo neanche di tuo padre perché sporgerò denuncia e niente mi impedirà di rovinarti la vita come tu l'hai rovinata a mia figlia. Non avvicinarti più a lei, non toccarla, non guardarla e non pensarla. Ora tu te ne vai e non osi nemmeno voltarti perché mi sto controllando dal non spaccarti la faccia.»

Lo spinge verso la madre ancora sconvolta e tutti e due escono dalla casa senza dire un'altra parola. Ho visto negli occhi di Fabian la paura. La paura di essere picchiato a morte, la paura di finire in galera.
La paura che ho provato io per tanto tempo solo a causa sua.

Mia madre si asciuga le lacrime e viene verso di me. Mi stacco da Cole e mi alzo in piedi. Lei mi guarda ancora con le lacrime agli occhi e senza dire niente mi abbraccia. Non ricordo nemmeno quando è stato il suo ultimo abbraccio. Ancora sorpresa stringo le braccia intorno a lei e appoggio la testa sulla sua spalla.

«scusa.» mi sussurra all'orecchio.
«mi dispiace tanto»

Continua...

GO AHEAD~ Cole & LiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora