Eleven.

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Vorrei tanto chiederti come stai.
Oggi sono tornata a scuola, vorrei che tu mi chiedessi come sia andata. Vorrei poterti raccontare dei nuovi professori che ho conosciuto, della nuova alunna che fa parte della nostra classe, dell'aula in cui siamo stati spostati, dei nuovi progetti che i professori di musica hanno ideato; ho scelto il primo banco perché ti avevo promesso che mi sarei impegnata, ho prestato attenzione a qualsiasi parola che la professoressa diceva e ho preso qualche appunto. Anche se ormai nessuno dei due sa nulla dell'altro,  certe mancanze ancora devo riuscire a gestirle. Abbiamo avuto una supplenza, non ho socializzato neanche stavolta. Ho messo le cuffie e ho letto, questo non credo di poterlo cambiare. È stato brutto uscire dalla scuola e non chiamarti, o non trovarti lì davanti. Ma mi ci abituerò, come mi sto abituando a non cercarti, a non guardare il tuo ultimo accesso, a non interessarmi dei tuoi spostamenti o di quello che fai. Avevo solo sperato in un futuro diverso per entrambi, ma, come ha detto la professoressa: è inutile lottare a senzo unico, quando fra due persone non c'è più legame, è inutile costringerai a rimanere.
Imparerò ad essere felice senza di te, ma spero tu non dimentichi tutti i momenti passati assieme, perché io non lo farò.

Little Diary Of MemoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora