4. Wow!

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«Questo è carino?» chiede Lucy indicandomi un vestito nero pieno di borchie «Si beh, se a te piace» dico sorridendole osservando meglio l'abito «Ok, allora lo provo».

Devo ammettere che a volte Lucy mi fa un po' paura, ha problemi nel gestire la rabbia ed è capitato che ha rischiato di fare del male a se stessa o alle persone a lei care, dopotutto è così che è nata la nostra amicizia.

Ci odiavamo, mi ha pure picchiato un giorno e in quel momento aveva capito di non riuscire a controllarsi più. Poi, col tempo, ci siamo accorte di avere più cose in comune di quanto pensassimo e così ci siamo avvicinate. Ora va da uno psicologo che sembra la stia aiutando molto perché non ha più avuto crolli, comunque è sempre bene stare allerta, non si può mai sapere.

«Hey secondo te?» fa Penny mostrandomi un vestito rosso davvero bello «Wow penso che ti stia benissimo!» «È per te Ally» «Oh, ok lo vado a provare.»

Mi avvicino ai camerini aspettando la fila e Lucy esce per mostrarmi il vestito «Com'è?» devo ammettere che le sta alla perfezione «Ti sta a meraviglia!» dico guardando l'abito e sorridendo «Sul serio?! Allora lo prendo» «Perfetto».

Rientra nel camerino e poi si libera quello a fianco, quindi entro. Mi guardo un attimo allo specchio per cercare di capire come quel vestito possa starmi bene e poi lo indosso. Alzo lo sguardo e mi osservo attentamente: è favoloso.

È di un rosso acceso e molto attillato, ha uno scollo a V che parte dal collo e finisce a metà pancia, la schiena e tutta scoperta. La gonna leggera mi arriva circa al ginocchio ed ha uno spacco abbastanza ampio a lato della mia gamba destra.

Pur non avendo decorazioni o "cose speciali" riesce a starmi da dio, ok non per vantarmi ma sembra essere fatto apposta per me.

Esco dal camerino per mostrarlo a Penny e Lucy «Wow, se fossi un ragazzo ti avrei già portata a letto» «Lucy!» fa Penny dandole una gomitata «Che c'è è vero, sei uno schianto».

«Ti giuro che se non lo compri puoi dichiarare finita la nostra amicizia» fa Penny con tono accusatorio, non me lo faccio ripetere due volte e dico entrando nuovamente nel camerino «Oh sì certo lo compro subito».

Mi vesto ed esco, andiamo alla cassa a pagare e chiedo «Penny, non hai preso niente...» «Tranquilla ho un armadio pieno di vestiti così, credimi» «Ok».

Entrate in macchina Penny ci dice allacciandosi la cintura «Sta sera non posso uscire, e neanche le prossime sere» «Perché?» fa Lucy curiosa «Ho trovato un lavoro...»

Dopo un attimo di silenzio riprende «Faccio cameriera in un bar dietro casa e ho il turno serale quindi, d'ora in poi, dovrete resistere la sera senza di me» dice poi facendo finta di asciugarsi una lacrima in modo teatrale.

«Uffa e quindi d'ora in poi alla sera staremo da soli...» dice Lucy sbuffando e lasciandosi cadere sullo schienale del sedile «Beh potremmo sempre vederci la mattina o il pomeriggio, non è mica la fine del mondo» dico sorridendo sdrammatizzando la cosa.

«Si infatti e poi potrete conoscere Justin» «Chi cavolo è Justin?» fa Lucy «Il suo ragazzo» rispondo al posto suo. Pensando che si incazzi con noi per non averglielo detto mi preparo al peggio ma inutilmente perché si limita a rispondere indifferente «Ah ok».

Per cambiare argomento Penny dice «Allora, usciamo domani mattina?» «Va bene per me» dico poi guardando Lucy che risponde «Si va bene anche per me» «Perfetto, tutto risolto».

Penny mette in moto e in meno di 10 minuti arriviamo a casa.

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«Sono tornata!» Urlo mettendo le chiavi sopra al tavolo della cucina «Ally dove hai messo il mio iPad?!» mi grida Austin dal piano superiore «Non te l'ho fregato io sta volta!» «Giuro che se ti becco sei morta!»

Sbuffo e mi dirigo verso il salotto e non appena vedo mio padre sul divano sorrido: ha l'iPad in mano intento a guardare una serie su Netflix.

Piano dico «Papà, sei un fottuto genio» «Oh no io stavo solo...» farfuglia cercando di inventarsi una scusa «Tranquillo, so mantenere un segreto» dico avvicinandomi «...ok perché a me fa paura tuo fratello quando si incazza» aggiunge poi ridendo e mi unisco anch'io.

«Che sta succedendo?» Austin è appena sceso dalle scale. Mio padre, ancora con l'iPad in mano balbetta «Ehm...» «Ah tranquillo papà, pensavo l'avesse preso Ally».

Con calma si avvicina e dice «Se vuoi te lo presto», poi mi guarda e sorride. Sbuffo infastidita e incredula «Mah...» che leccaculo assurdo, che ho fatto di male nella mia vita?!

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HEY HEY HEY!

Baci baci
Al prossimo capitolo
EB

Avevamo solo questo in comuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora