9. Che cazzo ci fa lui qui?

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Nancy mi mostra un'altra foto «E questo? Non è bellissimo?» mi chiede con occhi sognanti. Come promesso l'ho chiamata a casa mia a farmi compagnia visto che non ho nulla da fare. Bevo un po' della mia limonata e osservo bene la foto.

Devo ammettere che non è niente male. «Si dai... è carino» faccio la finta disinteressata. Un cuscino mi arriva dritto in faccia «Ahia!» dico ridendo e stendendomi sul letto «Dai, lo sai che è un figo da paura» «Eh va bene. È sexy».

Nans si butta a fianco a me «Sai chi è davvero sexy?» mi guarda come se io dovessi saperlo «Ehm... No?!». Bevo un altro sorso «Ma dai, il ragazzo di Penny ovviamente».

Questa frase fa finire tutto il contenuto nella mia bocca sputato sulle lenzuola bianche. Sta dicendo sul serio?

«Ma che- Ally stai bene?» mi chiede lei un po' preoccupata ma divertita dalla situazione «Si, è solo che mi ha fatto ridere quello che hai detto» dico tagliando corto e alzandomi dal letto.

Appoggio il bicchiere sulla scrivania e osservo le mie mani bagnate. Lei lo prende «Questo significa che per te è brutto?»

Sono impegnata a cercare qualcosa con cui pulirmi «No no, per me è un bel ragazzo. Ma che ne dici se andiamo a cercare qualcosa per rimediare a questo disastro? Sembra che ci abbia pisciato un cane sopra a 'ste lenzuola».

Apro la porta seguita da Nancy e in questo istante esce anche mio fratello «Ally hai visto il mio cellulare?» chiede continuando a guardare in giro «...No» «Eppure l'avevo messo-» non fa in tempo a finire la frase che vede la mia amica dietro di me e si avvicina a noi lentamente.

«Ciao, non ti avevo sentita entrare, come stai?» con un flirt assurdo si appoggia allo stipite della porta. Un po' bordeaux lei risponde «Bene bene. Tu?» «Benissimo».

«Okay» riprendo io «forse dovremmo andare giù a cercare dei fazzoletti non credi?» rivolta a Nancy «Si certo. Ciao Austin» «Ci si vede Nancy». Ancora un po' incredula lei comincia a scendere le scale e io la seguo.

Mi volto verso mio fratello e metto le mani a forma di cuore. In risposta lui mi fa il dito medio. Siamo fratelli, non posso farci niente. Ci vogliamo bene così.

————

Sta sera non posso venire allo stesso posto. Sono a casa di una mia amica

Inviato... ricevuto... letto. Justin sta scrivendo:

Tranquilla neanche io posso. Sono a casa di Penny sta sera

Perfetto. Prendo le chiavi ed esco di casa e noto che ormai è quasi buio. Mi dispiace di avergli mentito però dovevo essere certa di non incontrarlo per strada, almeno per una sera, non me la sento ancora.

Parcheggio la macchina di papà e comincio a camminare per la stradina. Spero non ci sia nessuno, sono venuta proprio per stare un po' da sola in pace. Non appena mi avvicino vedo dei ragazzi seduti sulle panchine, non sono sicura di conoscerli.

Mi metto un po' più distante da loro e mi appoggio al palo della luce. Mi sento un po' a disagio sinceramente. Dato che io sono una che chiacchiera molto è strano per me non parlare con loro. Più che altro è strano non sentire la mia voce con quella dei due ragazzi.

Mi sto annoiando, accendo il cellulare e chiamo:

- Pronto?
- Lucy, saresti libera adesso?
- Si perché?
- Ti andrebbe di venire allo stesso posto? Sono qui da sola e mi sto un po' annoiando
- Tranquilla arrivo subito. Mi preparo
- Okay

Sono passati circa 5 minuti da quando l'ho chiamata, qualcosa attira la mia attenzione. Non posso crederci. In lontananza vedo Justin venire verso i ragazzi seduti. Questi si alzano in piedi per salutarlo, ma io resto immobile. Ecco chi erano, i suoi amici! Come ho fatto a non accorgermene?

Spero non mi abbia vista ma temo che sia un miracolo se potesse accadere. Come pensavo il Signore non ha guardato in basso 'sta volta e ora non ho più scampo.

Io lo continuo a guardar sorridere, un sorriso che svanisce all'istante non appena i suoi occhi incontrano i miei. È serio e perplesso proprio come me e credo che si stia chiedendo proprio quello che mi chiedo anch'io: che cazzo ci fa lui qui?

Sento gli sguardi di tutti puntati addosso e un silenzio tombale. «Hey Ally!» la voce di Lucy mi salva da questa situazione «Hey Lucy!» dico entusiasta come se non la vedessi da una vita. Sento ancora i suoi occhi che mi fissano ma cerco di ignorarli anche se è dura.

Continuiamo a parlare e mi rendo conto solo in questo momento di che ore sono. I due ragazzi, che molto probabilmente non mi hanno riconosciuta, se ne stanno andando come anche io e Lucy. Qualcuno mi afferra per il braccio e sono costretta a girarmi, anche se in realtà so bene chi sia.

«Vi lascio da soli?» mi chiede Lucy accorgendosi che mi sono fermata «Si, aspettami nel parcheggio» senza aggiungere altro se ne va.

Non so se riesco a sostenere il suo sguardo un'altra volta. Rischio di sciogliermi come un ghiacciolo al sole sotto quegli occhi color nocciola. Lui comincia calmo «Non eri a casa della tua amica?» «E tu non eri con la tua ragazza?»

C'è un attimo di silenzio «Non credi che dovremmo parlare?» gli rispondo «No...» alzo il tono di voce «Perché tu non mi piaci. Non mi piace il tuo sorriso, il modo in cui mi guardi, la tua fossetta che si vede anche mentre parli...»

Aggiungo poi quasi sussurrando «Il modo in cui guardi lei...». Quello che ho appena detto è vero, lo penso sul serio. Ho come un nodo di rabbia dentro di me, devo riuscire a scioglierlo, devo sfogarmi.

«Tu non mi piaci per niente!» dico quasi urlando con le lacrime agli occhi «Ma non sai quanto soffro quando la sera vedo quanto siete felici insieme, vi abbracciate e vi baciate e vi scambiate i sorrisi quelli più unici e veri che io abbia mai visto e non sai... quanto vorrei essere anch'io così felice!» dico con tutto il fiato che ho tra un singhiozzo e l'altro.

Sono così confusa e così triste che voglio solo piangere. Comincio a non vedere molto bene «Io... io non... tu-» un qualcosa di abbastanza duro si mette in mezzo alla mia faccia impedendomi di finire la frase. Solo dopo due secondi capisco di essere circondata dalle braccia di Justin. Mi sta abbracciando.

Sono contro il suo petto e riesco a sentire i battiti del suo cuore: è calmo. Se sta cercando di tranquillizzarmi ci sta riuscendo sicuramente «Sh tranquilla... Rilassati ok?» mi sussurra accarezzandomi dolcemente i capelli. Penso che potrei restare così tutta la vita, ora sì che mi sento davvero bene. Bastava solo un abbraccio di sua spontanea volontà.

Mi lascio coccolare come una piccola bambina indifesa dopodiché sciolgo l'abbraccio. Lo guardo negli occhi e mi dice «Ora è meglio che tu vada, la tua amica ti aspetta»

«Oh sì giusto. Scusami per tutto quello che è successo e per quello che ho fatto. Tutte le cose che ho detto non le pensavo davvero». Faccio per andarmene ma mi blocco quando lui mi chiede serio «Quindi io ti piaccio?»

Io non rispondo e neanche mi volto per vedere la sua espressione «È meglio per tutti e due se non ci vediamo più». Me ne vado senza ricevere alcuna risposta.

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HEY HEY HEY!

QUESTO PENSO SIA UNO DEI MIEI CAPITOLI PREFERITI. LEGGETELO TUTTO!

Baci baci
Al prossimo capitolo
EB

Avevamo solo questo in comuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora