#03 Maledetta sveglia ritardata

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Bep bep

Bep bep

Bep bep

Prendo il mio telefono e lo lancio delicatamente dall'altra parte della stanza. Poi mi alzo di scatto ricordandomi che ad esso è legato gran parte della mia vita sociale e che senza di lui sarei morta.

Sì, ecco come mi sveglio in una normale giornata di scuola...

Stancamente mi dirigo in bagno sbattendo la testa sulla porta non ricordandomi fosse chiusa. Busso e mio fratello esce già preparato, improfumato e pronto per uscire. Come tutte le mattine inso-...

Aspetta. Che ore sono? Mio fratello ci mette mezz'ora prima di essere pronto. Guardo l'ora.

7:45

Bisogna essere in classe alle 8:00. E oggi ho la prof di storia che non ci lascia fare ritardo neanche di un secondo.

Mi dirigo da mio fratello che nel frattempo è già andato in cucina.
《MI SPIEGHI PER CHE CAVOLO DI MOTIVO NON MI HAI AVVISATA?!》

《Eww... Ma ti sei lavata i denti?》

《Argh! Sei solo un brutto-》

《Debora!》 Oh eccola. Anche mia madre ci voleva. 《Cosa ci fai ancora in pigiama?》

Sospiro prima di correre in bagno.

Lavare faccia. Lavare denti. Lavare parti puzzolenti. Togliersi il pigiama. Vestirsi.

Uscire dal bagno. Scarpe. Zaino. Uscire. Correre. (Sì, vado a scuola a piedi.) Fermarsi perché non hai fiato. Correre di nuovo perché sei in ritardo.

Entrare a scuola. Suona la campanella. Chiederti se è la prima o la seconda  Fare le scale. Entrare in classe.

Spalanco la porta e vedo la prof fare l'appello

《Abicelli Debora.》 Chiama il mio nome.

《Presente!》

《Oh. Bene, siamo in ritardo o sbaglio signorina?》

Lancio un'occhiata all'orologio appeso in classe.

8:00

《Sono ancora le otto spaccate!》

《Guarda meglio.》

《Cosa, scusi?》

《La lancetta dei secondi.》

Ma porco gorgonzola.

《Prof, non vorrà mica scrivere "ritardo di meno di venti secondi"?》

Mi guarda incapace di rispondere.
Colpita.

《Non vorrà che, anche quest'anno, vinca il premio la Roccella?》

Dovete sapere che nel nostro istituto si da un premio alla miglior prof. E la nostra cara prof di storia non lo ha mai ricevuto. Mi chiedo perché...

《Vatti a sedere.》 Trionfante mi dirigo al mio posto. 《Ma che non si ripeta più.》

《Certo prof.》

Mi odierà fino alla morte ma almeno non ho un ritardo.

***

Dopo un'eternità (neanche un quarto d'ora) fa un annuncio.

《Per incrementare lo studio, ognuno di voi riceverà una mano da uno studente di quinta.》 Per chi non lo sapesse, io sono in quarta. 《Ciò aiuterà nello studio sia voi che l'altro studente.》

《È tipo un tutor?》 Chiede uno.

《Più o meno. E ci passerete insieme un'ora ogni pomeriggio.》

Così tanto? Spero almeno sia  simpatico/a...

《Li ho scelti io personalmente, anche se all'ultimo ho deciso di fare qualche cambiamento...》 Mi guarda. Oh, no... non è un buon segno. Anzi.

Ma dai, quanto male potrebbe andare?

Toc toc

《Avanti.》 Rispondiamo in coro.

La prof parla e un gruppo di studenti entra in classe. Ma io non ci faccio caso, disegnare sul mio diario è un'attività più interessante.

Da quanto ho capito sono quelli del progetto del quale ci parlava prima. Inizia a fare una lista di nomi che dovrebbero essere le coppie.

《Debora Abicelli con Riccardo Veri.》 Sollevo lo sguardo incrociando i suoi occhi.

Oh no...

Posso ancora scegliere di avere il ritardo?

Lo so, ci ho messo un'eternità... Ma non ero mai convinta, così cancellavo e riscrivevo ogni volta. Sorry 😓
(Non sono convinta neanche adesso)

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Una giornata tra le altreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora