III

1.3K 110 13
                                    

-Seungmin resta pure qui a ballare, gli hyung vanno a sedersi lì sopra.- Disse divertito Changbin indicando gli spalti di ferro situati davanti al piccolo palco dove in quel momento si stava svolgendo la baby dance. Il più piccolo gli lanciò un'occhiataccia e fece strada agli altri due, sedendosi un gradino sotto una coppia di ragazzi che guardava qualcosa al telefono.

-Ti ci vedo meglio te a ballare questa canzone.- Esclamò Seungmin sorridendo con troppa enfasi e indicando gli animatori che stavano imitando qualche strano animale a ritmo della musica.

-Changbin, ricordami perché siamo venuti qui.- Chiese Woojin seduto in mezzo agli altri due, non sopportando già più quella stupida musica per bambini.

-In programma sembra esserci uno spettacolino interessante che riguarda il canto. Mi sarebbe piaciuto esserci.- Il più grande annuì soddisfatto, sicuro che avrebbe interessato anche lui.

Changbin rimase con le braccia incrociate e con gli occhi chiusi per cinque minuti buoni, riposando mentalmente e ascoltando le canzoni per bambini che andavano avanti imperterrite da ormai troppo tempo. Non sentiva altro che quello, cancellava qualsiasi altro tipo di suono presente in quel momento, voci, urla e risate, sentiva solo la musica.

-Changbin, sei sicuro di voler rimanere qui?- Domandò Woojin un po' spaventato a causa di un qualcosa appena scoperto.
-Si sta bene qui fuori.- Disse in tutta risposta il moro, continuando a mantenere la posizione iniziale.

-Ma non credi ch- -
-Changbin hyung?- Chiamò con insicurezza una voce profonda e scura dietro di loro. Il nominato spalancò gli occhi incredulo e si girò immediatamente all'indietro, ricordando molto più che vagamente la voce appertenente al ragazzo che lo aveva chiamato.

Quando i loro sguardi si incrociarono, si riconobbero all'istante. Non ci fu bisogno di nessuna presentazione, nessuna stretta di mano e nessun "scusa, ci conosciamo?". Anche volendo, entrambi non sarebbero mai riusciti a fingere di non conoscersi.

Seo Changbin e Lee Felix si guardarono per un paio di secondi, che sembrarono minuti e che poi si trasformarono in mesi. Le solite lentiggini posizionate sul suo naso e sparpagliate sulle guance, le labbra rosee e carnose e i soliti occhi che lo guardavano, vulnerabili e dolci. Erano entrambi increduli e felici di potersi rivedere dopo tanto tempo, solo non ancora consapevoli.

-Felix tu... oh mio Dio, non ci posso credere.- Changbin si alzò per colpa di una fitta al cuore e scese le scale confuso sotto lo sguardo attento di Woojin, che sospirò frustrato. Felix abbandonò Chan, che prese a parlare con Seungmin, e seguì il suo hyung giù dalle scale con il cuore a mille.

Appena gli si avvicinò abbastanza da riuscire ad afferrargli un braccio, lo fece voltare verso di lui e lo abbracciò.

Il più grande era scosso, con le lacrime agli occhi e allo stesso tempo felice. Avrebbe voluto allontanarlo, non vederlo mai più, dimenticarlo. Ma l'unica cosa che fece fu ricambiare la stretta poggiando il mento sulla sua spalla e guardando in alto, cercando di ricacciare indietro le lacrime e tutto ciò che riguardava il suo passato con Felix.

-Due cazzo di anni. Due Felix, due. E l'unica cosa cambiata sono i tuoi capelli.- Disse staccandosi dall'abbraccio e osservando i biondi e probabilmente morbidi capelli dell'altro, un colore che pensava gli stesse davvero molto bene.

Si pentì immediatamente. Cosa stava facendo? Era quello il ragazzo che pianse disperato solo un paio di anni prima, che sentì il cuore frantumarsi in mille pezzi? Avrebbe dovuto allontanarlo e non lo stava facendo, che gli prendeva?

-Scusa hyung, io... veramente, sono così tanto dispiaciuto.- Disse con sincerità. Mi sei mancato da morire, pensò il più grande, non del tutto sicuro di poterlo rivelare.

Erano passati due anni e nonostante tutto quello che avesse cercato di fare, l'attrazione per Felix non era mai scomparsa definitivamente, impedendogli di poter amare qualcun'altro oltre a lui e mantenendo il segreto sulla sua sessualità a tutti tranne che a Woojin e Seungmin.

Aveva sempre avuto paura di considerarsi diverso dagli altri, aveva sempre avuto il terrore di poter essere considerato sbagliato. Ma fortunatamente, con il tempo aveva imparato ad accettarsi e ad accettare il suo incondizionato e strano amore per Felix.

Fu come se le emozioni, che aveva imparato con molta fatica a far affondare, fossero riemerse con più facilità del previsto e stessero galleggiando nel suo corpo, pronte a colpire lui e il suo debole cuore.
-Ho un sacco di cose da raccontarti hyung, vieni.- Sussurrò prendendolo per mano e icoraggiandolo a seguirlo su una panchina più isolata, così da poter parlare in tranquillità.

Changbin non sapeva cosa fare, era talmente tanto perso e insicuro che si fece trasportare sulla panchina, dove sedette rimanendo con lo sguardo puntato su di Felix, con il cuore che fluttuava e le farfalle nello stomaco.

-Per quanto resterete qui?- Domandò il biondo sedendosi di fianco al suo hyung e guardandolo attraverso l'oscurità.

-Due settimane.- Sussurrò in tutta risposta l'altro.
-Anche io e il mio amico! Sai, l'ho conosciuto in Australia quando ci sono andato con i miei.- Disse con un po' di tristezza negli occhi, ricordando di come avesse lasciato il suo hyung.

-Sei venuto in Corea solo per le vacanze?- Felix scosse la testa.

-Mi sono trasferito, ora vivo da solo e a dieci minuti di macchina da casa tua. Sempre che abiti nello stesso palazzo.- Changbin annuì e chiuse gli occhi, abbassando la testa con il cuore dolorante e con il rischio di poter scoppiare a piangere da un momento all'altro. Alla faccia della bella vacanza, pensò con il fiato corto.

-Mi sei mancato tanto hyung, mi pento ancora di essermene andato senza dirti niente.-
-Ormai mi è passata.- Mentì il più grande, togliendosi il cappello e sistemandosi la frangetta nera e liscia che gli finiva sugli occhi, sotto il dolce sguardo indagatore di Felix.

See Sea↵ changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora