L'arietta mattutina era abbastanza fresca da far venire i brividi a Changbin, che dormiva con solo dei pantaloncini di jeans e che fu svegliato dal luminoso raggio di sole proiettato sui suoi occhi misto al ronzio di qualche insetto entrato in casa dalla finestra spalancata e coperta solo in parte dalla tenda.
Changbin aprì lentamente gli occhi, girandosi dal lato opposto in cui era inizialmente e mettendo da parte le coperte, infastidito. Quando fu completamente sveglio si mise a sedere e sbadigliò, rischiando di ingoiare una zanzara.
Non fece nemmeno in tempo a guardare l'ora che qualcuno aprì di scatto la porta della sua camera e se la richiuse velocemente e silenziosamente alle spalle.
-Hyung.- Felix guardò il ragazzo davanti a lui con la bocca spalancata e una grande voglia di saltargli addosso, forse grato di essere entrato proprio in quel momento. Changbin aveva i capelli neri scompigliati sulla fronte, gli occhi a mandorla ancora assonnati, un dolce sorriso sulle labbra, le guance arrossate e il petto non troppo rifinito completamente nudo.
Nonostante quello successo la notte precedente, il biondo non era ancora sicuro di essere quello che il suo hyung definiva "gay". Ma dopo aver visto l'altro in quelle condizioni, aver sentito triplicare il suo battito cardiaco e dopo essersi ritrovato senza fiato, si diede dello stupido per non averlo capito subito.
-D-disturbo?- Chiese insicuro su dove guardare e con un tono di voce basso, per paura di poter svegliare gli altri ragazzi in casa. Changbin scosse la testa e picchiettò sul materasso così da far capire a Felix di sistemarsi di fianco a lui, cosa che fece senza farselo ripetere due volte.
-Come mai sei qui così presto?- Sussurrò il più grande sorridendo. Il biondo si sdraiò e rivolse lo sguardo verso l'altro, incapace di credere a quello che stava succedendo.
-Non so se risponderti con "mi mancavi" o con "non ci capisco niente e pensavo che avresti potuto aiutarmi."- Changbin rise debolmente e si sdraiò di fianco a lui, circondandogli la vita con un braccio e posizionando una gamba sopra le sue, stringendolo a sé, con la paura che potesse scappare da un momento all'altro.
-Entrambe mi vanno bene. Esattamente cosa non capisci?- Domandò guardandolo negli occhi e spostandogli qualche ciocca di capelli biondi dalla fronte, con il cuore che stava per esplodergli di gioia e un sorriso incancellabile sul volto.
-Dopo averti visto penso di aver risolto qualsiasi dubbio.- Sussurrò Felix ricambiando il sorriso mentre Changbin alzò un sopracciglio, quasi stupito.
-Ah sì? Felice di averti aiutato.- Disse ridacchiando mentre il più piccolo continuava imperterrito ad osservarlo, ammaliato. Quella vicinanza gli scaldava il cuore e lo rendeva più felice di quanto avesse mai creduto.
-Aspetta un attimo. Come hai fatto ad entrare?- Domandò sinceramente confuso il proprietario della camera.
-Sono entrato dalla finestra dell'altra stanza.- Sussurrò Felix in tutta risposta.-E non hai avuto nessun tipo di problema?-
-Bhe sì, ho rischiato di stortarmi una caviglia e strapparmi i pantaloni, ma niente di grave, sono ancora tutto intero.--Magari la prossima volta chiamami, così ti faccio entrare dalla porta.- Disse ridendo il ragazzo dai capelli scuri.
-Meno male che non l'ho fatto.- Changbin lo guardò perplesso e divertito al contempo.
-Se ti fossi alzato ad aprirmi non ti avrei mai visto da appena sveglio.- Sussurrò con voce più profonda del solito giustificandosi, posando una mano dietro al collo dell'altro e iniziando a giocare con i suoi capelli.-Non capisco se dovrei prenderlo come un complimento o no.- Annunciò dubbioso e con la pelle d'oca causata dal tocco di Felix, che sorrise e rispose immediatamente.

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See Sea↵ changlix
Fanfiction𝑪 𝑯 𝑨 𝑵 𝑮 𝑳 𝑰 𝑿 - [...] sento di amare il tuo sorriso.- -Amare?- Ripeté sorridendo il moro, talmente felice da poter prendere il volo. -Amare? Forse.- Sussurrò preso alla sprovvista. -Ma la cosa che più mi turba è la mia costante voglia di a...