Il brusio della televisione faceva da sottofondo alla forte pioggia che si abbatteva sulle finestre di casa di Changbin, che riposava sul divano a gambe incrociate mentre faceva zapping, annoiato.
Era ormai notte fonda a Seul e, sebbene il meteo dicesse che il cielo sarebbe stato limpido e si sarebbero potute ammirare le stelle, le nuvole coprivano interamente il cielo scuro e quasi rosso a causa dell'inquinamento luminoso che il ragazzo proprio non sopportava.
Nonostante il tempo, in quei giorni Seo Changbin riuscì a considerarsi l'uomo più felice del mondo, esattamente da quando si rese conto che i suoi sentimenti per Felix erano ricambiati -malgrado non riuscisse ancora a crederci.-
Si alzò pigramente dal divano e, con l'intenzione di prepararsi una tazza di camomilla, si diresse in cucina, dove rischiò di andare a sbattere sul tavolo e di far cadere la bottiglia d'acqua, per qualche strano motivo aperta, sul suo pigiama pulito.
Il microonde aveva appena finito di scaldare l'acqua quando, senza preavviso, il campanello del citofono suonò.
Suonò? Changbin voltò la testa verso la televisione credendo che il suono appartenesse alla pubblicità che passava in quel momento. Quando il rumore del citofono si rifece sentire, il ragazzo si portò una mano sulla fronte e spalancò la bocca. Felix sarebbe atterrato in aeroporto esattamente quella sera.Changbin si avviò con fretta verso il citofono e aprì il cancello non appena vide lo splendido e stanco volto di Felix ripreso dalla telecamera.
Il ragazzo si guardò intorno, sperando di avere la casa in ordine e di non aver lasciato nessun vestito in giro. Si tastò il petto, poi le gambe e si guardò i piedi, constatando di essere completamente coperto dagli abiti.
Il tastierino numerico al di fuori della porta produsse dei lievi "bip" concludendosi con uno più forte, indicando che Felix ricordava ancora la combinazione per entrare in casa sua, cosa che non stupì più di tanto il proprietario di casa.
La porta si aprì, rivelandone un Felix sorridente dai scompigliati e bagnati capelli biondi.
-Cucù.- Disse ampliando il suo sorriso alla vista del maggiore, che rise e abbassò lo sguardo. Entrò in casa e con velocità si richiuse la porta alle spalle, si tolse le scarpe e buttò le braccia al collo di Changbin, felice di rivederlo.
Nascose il viso nell'incavo del suo collo e inspirò il suo profumo, quello che nonostante tutto avrebbe per sempre ricordato e associato a lui.
Il moro desiderò di poter ricambiare immediatamente l'abbraccio con un sorriso, solo una cosa gli impedì di farlo e di mostrare al ragazzo l'enorme felicità che gli rempiva il cuore nel rivederlo.
-Felix, sei tutto bagnato.- Il biondo si scostò da Changbin e si osservò, alzando lo sguardo dopo pochi secondi, incredulo.
-Hai ragione hyung. Ero talmente tanto felice di poterti rincontrare che non me ne sono neanche accorto.- Ammise tossendo leggermente imbarazzato con di sottofondo la risata dell'altro.
-È impossibile che tu ti sia bagnato così tanto venendo in macchina.- Constatò il più grande, sentendosi come il protagonista di un poliziesco, il detective che riesce sempre a capire tutto ciò che provano e fanno i personaggi.
Felix scosse la testa, gocciolando sul pavimento di legno chiaro e sul pigiama precedentemente asciutto e pulito di Changbin.
-È possibile che sia venuto correndo.- Corresse il biondo. -Dopo essere sceso dall'autobus.- Aggiunse poi, rendendosi conto dell'assurdità di quello che aveva detto.-Correndo?- Ripeté il moro strabuzzando gli occhi incredulo, mentre il biondo faceva un piccolo sorriso imbarazzato.
Il maggiore lo guardò sbalordito per qualche secondo, poi rise ed entrò in camera sua, uscendone poco dopo con un paio di pantaloni e una maglietta comodi tra le mani.

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See Sea↵ changlix
Fanfiction𝑪 𝑯 𝑨 𝑵 𝑮 𝑳 𝑰 𝑿 - [...] sento di amare il tuo sorriso.- -Amare?- Ripeté sorridendo il moro, talmente felice da poter prendere il volo. -Amare? Forse.- Sussurrò preso alla sprovvista. -Ma la cosa che più mi turba è la mia costante voglia di a...