dodici ➵

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dodici ➵

il giorno dopo a scuola liam attese pazientemente l'arrivo di zayn nel cortile. di solito andava a scuola con lui ma oggi, dopo aver aspettato dieci minuti lasciò perdere e andò da solo. liam sedeva sulla panchina (quella in legno davanti all'ufficio scolastico nella quale i due ragazzi erano soliti sedersi) mentre si guardava intorno alla ricerca di zayn.

nel frattempo, la sveglia di quest'ultimo non aveva suonato e lui s'era ritrovato a svegliarsi alle 7:01, nove minuti prima che la campanella dell'inizio delle lezioni suonasse. saltò fuori dal letto per poi correre verso il bagno a lavarsi i denti. il suo cuore batteva all'impazzata per via del fatto che dovesse, in qualche modo, prepararsi ed arrivare puntuale a scuola. dopo essersi lavato i denti e la faccia, zayn corse verso la sua stanza per potersi cambiare la maglietta. si accigliò non appena vide gli scuri tagli che s'era fatto la notte passata, notando come pungessero molto di più questa mattina. prese una maglietta a maniche lunghe e un paio di skinny jeans (proprio come ogni giorno) per poi afferrare la sua borsa.

la campanella aveva appena suonato per la prima lezione, portando liam a lasciar perdere sull'aspettare zayn visto che non poteva permettersi di fare tardi. liam era preoccupato che magari l'amico fosse ferito o che il padre avesse fatto qualcosa (aveva sempre avuto la sensazione che il padre di zayn non fosse una brava persona). tuttavia decise di non pensarci ora ch'era seduto sul suo banco, sperando che stesse bene e che fosse riuscito ad arrivare a scuola.

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zayn arrivò a scuola alle 7:34, 14 minuti dopo il suono della prima campanella. tuttavia camminò lentamente verso la sua prima lezione, si sentiva indebolito dalla notte e dal fatto che avesse dovuto prepararsi in fretta. dovette lasciar perdere la colazione per il mancato tempo, portando così il suo stomaco a dolere.

dopo essere stato sgridato dal suo insegnante per essere arrivato in ritardo senza una scusante ragionevole, si sedette infondo alla classe. si sentiva più emarginato del solito, come se tutti quanti lo stessero fissando perché erano a conoscenza di quel che aveva al di sotto delle maniche.

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la restante giornata trascorse dolorosamente lenta sia per liam che per zayn. quest'ultimo era terrorizzato dall'idea di andare a pranzo, luogo dove si incontra sempre con liam. per tutta la mattina aveva cercato di evitarlo, scappando dalle aule una volta finite le lezioni; e il pranzo era l'unico momento dove non poteva scappare dal vederlo. pensò di rintanarsi nel bagno e, più l'ora di pranzo si avvicinava, più gli sembrava un ottima idea.

in fatti, quando fu ora di pranzo zayn camminò verso il bagno per poi nascondersi all'interno, così da non dover vedere liam.

quest'ultimo invece, camminava verso la caffettiera sperando di poter vedere zayn lì. sfortunatamente però lui non era da nessuna parte. d'altro canto potè vedere jake con, non uno ma bensì due occhi lividi e il labbro gonfio; non potè far altro se non ghignare, orgoglioso di come l'aveva conciato.

liam passò tutta l'ora di pranzo da solo, sperando che zayn fosse lì. presto però si alzò per dirigersi in bagno, allontanandosi così dalla caffetteria.

zayn d'altra parte era seduto nel pavimento con la schiena appoggiata al muro e vicino al lavandino. aveva le cuffiette alle orecchie e le maniche sollevate, così da poter vedere i tagli che s'era fatto il giorno prima. sospirò, domandandosi come fosse arrivato a farsi del male. liam fece il suo ingresso, prima di poter anche solo potersi dare una risposta.

questo abbassò il più velocemente possibile le sue maniche per poi fissare liam con lo stomaco sottosopra.

"zayn." disse liam, andandogli incontro, "cosa stai facendo?"

zayn guardò in basso e scrollò le spalle, sperando d'essere in ogni posto fuorché lì con liam.

"ti sto cercando da tutto il giorno." sbuffò, avvicinandosi a zayn. più si avvicinava più zayn cercava di farsi sempre più piccolo, ciò portò liam a bloccarsi.

zayn annuì mantenendo i suoi occhi bassi. liam d'altro canto si sedette accanto a lui. zayn sperò che liam capisse quanto in quel momento volesse essere lasciato solo, ma ciò non accadde.

"mi dispiace per ieri, zayn. sono davvero dispiaciuto." disse lentamente, guardando oltre il suo amico, "ho picchiato jake dopo che te ne sei andato."

zayn si morse il labbro, "davvero?" chiese lentamente.

liam annuì, "due occhi lividi e un occhio gonfio. ovviamente io non ne sono uscito illeso, infatti mi sono preso una sfuriata da mia madre."

zayn guardò liam, scannerizzando la sua faccia alla ricerca delle ferite che s'era fatto. "p-pensavo fossi rimasto per ferirmi anche tu.."

liam fissò zayn non credendo a quello che aveva detto, "zayn non farei mai una cosa del genere. mi dispiace di non averti rincorso una volta che te n'eri andato." si scusò, "ho provato a vederti una volta arrivato a casa ma tuo padre non me l'ha permesso."

zayn guardò verso il basso, sentendosi in colpa per aver pensato che liam avrebbe anche solo potuto ferirlo in quel modo. "mi dispiace..i-io mi sono sentito..usato perché pensavo che t-tu.." zayn prese un profondo respiro, "liam, ho fatto una cosa."

quest'ultimo sollevò un sopracciglio, "sì?"

zayn si morse il labbro, pensando che non avrebbe dovuto dirglielo. tuttavia ci mise poco a fidarsi nuovamente di lui, in primo luogo perché non voleva perderlo. "mi dispiace così tanto." sussurrò, portando in alto una delle sue maniche.

gli occhi di liam si allargarono non appena vide i tanti segni sul polso di zayn. il suo cuore si strinse non appena realizzò che tutto quello era colpa sua.

"oh zayn.." disse dolcemente liam, stringendolo in un abbraccio. "dio, non essere dispiaciuto. zee, è tutta colpa mia, mi dispiace. per favore, non farlo più."

zayn riabbassò le maniche, fissando liam.

"non so se riuscirò a mantere questa promessa."

s.o.s. » ziam (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora