Si sentiva solo, triste e dolorante. Era l'ennesima volta che si trovava nel cortile della scuola a piangere, i soliti bulletti che lo pestavano e lo prendevano in giro. Si trovava nel bagno maschile e si stava lavando le mani, quando Kai e la sua gang gli andarono incontro iniziando a pestarlo di botte, fortuna che riuscì a scappare subito dopo che un ragazzo dall'aspetto freddo e distaccato entrò in bagno osservando la scena impassibile, quasi come fosse del tutto normale.
Scappò nel cortile a piangere. Si sentiva davvero male, ogni giorno un segno diverso sulla sua pelle candida e delicata. Mentre era immerso nei suoi pensieri una strana figura lo fece tornare alla realtà. Era proprio il ragazzo che lo aveva 'salvato' nel bagno qualche minuto prima. Lo guardò scrutando ogni suo particolare da dietro l'albero senza farsi vedere. Quel tipo anche se freddo, distaccato, cupo e menefreghista era davvero molto bello ed attraente. Aspetta! Luhan smettila di pensare a queste cose! Pensò tra se e se.
Mentre si rimproverava da solo mentalmente, vide il ragazzo avvicinarsi a lui, del tutto indifferente, proprio come qualche minuto prima.
- Stai occupando il mio posto! - alzò la voce, furioso.
- Piacere io sono Luhan, tu chi sei? - cercò di cambiare discorso, anche per capire come si chiamasse il ragazzo di fronte a lui, che la sua mente definiva attraente.
Luhan si alzò, incrociando le mani al petto in attesa di una risposta dell'altro.
- Mh..mi chiamo Sehun, ora fammi sedere e smamma via. -
Sehun, si chiamava Sehun ,un nome bellissimo come il suo corpo e il suo viso... Basta Luhan smettila! Riprese a rimproverarsi
- Piacere Sehun. - l'altro non lo guardò, ma si sedette al suo posto, sotto l'albero guardando male e con espressione indifferente Luhan.
- Ho detto di andartene, smettila di infastidirmi. -
Alle parole del freddo ragazzo, Luhan prese la sua roba e si diresse verso casa.
Stava tornando da scuola quando si accorse di avere ancora del sangue secco sulla pelle e quindi, decise di chiamare suo fratello, Chen, per sapere se i gentori fossero in casa.
Prese il cellulare e digitò il numero.
- Pronto? -
- Pronto Luhan. - l'altro suito riconobbe la voce del piccolo fratello.
- Chen..ci sono mamma e papá? - Il più piccolo disse con voce tremante, continuando a camminare.
- No, sono usciti, torneranno tardi. -
- Perfetto, ci vediamo tra poco.. -Luhan attaccò e accellerò il passo verso la strada di ritorno.
Arrivato a casa, poggiò la cartella sul divano rosso del salone e andò subito in bagno per ripulirsi dal sangue rimasto.
Cercò nel set di soccorso che si trovava nel mobiletto del bagno. Prese delle fasce e le avvolse attorno alle sue braccia, poi dell'ovatta e dell'acqua ossigenata per medicarsi le ferite sul viso, che infine ricoprì con dei cerotti.
- Luhan,vieni subito qui! - sentì il tono duro del fratello provenire dalla loro camera.
Così, corse subito da lui per vedere cosa fosse successo e cosa volesse.
- E-Eccomi! - disse con un filo di voce tremante, senza guardarlo negli occhi.
- Non si saluta tuo fratello quando si entra? - lo spinse contro un muro mettendo il suo corpo contro quello del minore, ancora dolorante.
- S-Scusa. - disse, abbassando la testa.
- Ne avevamo gia parlato e ora ne subirai le conseguenze. - il tono di Chen divenne duro, quasi come se fosse arrabbiato, gli strinse forte i polsi e lo lanciò sul letto, mettendosi sopra di lui.
- Chen...- sapeva che era inutile contraddirlo e tra pianti e urla del piccolo e i falliti tentativi di farlo smettere, passò l'intero pomeriggio.
- Siamo a casa! - urlarono all'unisono i loro genitori, entrando in casa.
Luhan e Chen erano ancora sul letto.
- Sbrigati, vai in bagno e vestiti! - Chen si affrettò a sussurrare, spingendo dal letto Luhan.
Luhan fece quello che gli aveva detto e quando uscì dal bagno si ricordò delle ferite e i lividi che aveva sul corpo e i suoi non potevano vederle.
- Chen, dici a mamma che oggi ceno in camera mia. - si affrettò a dirgli, prima che l'altro uscisse dalla stanza.
- Mh, d'accordo. - brontolò il maggiore e scese di sotto per la cena.
Finalmente Luhan ebbe un pò di pace e ne approfittò per distendersi sul letto, socchiudendo gli occhi, in attesa della cena.