Capitolo 3.

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POV Sehun.

Mi trovavo a pensare al mio solito posto, dietro all'enorme quercia,quando sentii piangere alle mie spalle. Mi voltai sporgendomi per vedere dietro l'albero chi ci fosse e vidi lo strano ragazzo dell'altro giorno, il piagnucolone, sbuffai.

Mi faceva un pò pena però, piangeva disperatamente e mi avvicinai a lui, con fare silenzioso.

Notai che tra le mani aveva un album da disegno e mi limitai a guardare cosa disegnasse, prima di pronunciare qualcosa sotto voce.

- Sei molto bravo, ma sei un piagnucolone. - sbuffai, ritornando di spalle, anche se aspettavo una sua risposta.

Ma questa non arrivò, sentivo solo altri singhiozzi e mi dispiaceva, anche se non sapevo il perché.

POV Luhan.

Non avevo voglia di rispondere a quello sbruffone, a lui di sicuro non importava nulla di me voleva solo prendermi in giro come tutti gli altri. Ma a me importava un pò di lui, non ne sapevo il motivo, non lo conoscevo nemmeno, ma qualcosa nel cuore diceva che dovevo parlargli e dopo essermi calmato un pò, lo feci.

- Mh..ho fame. - borbottai tra le lacrime e i singhiozzi.

Si avvicinò a me e mi mostrò un pacchetto di patatine.

- Prendi. - sbuffò, infastidito.

- Posso? - chiesi asciugandomi le lacrime.

- Si, muoviti! - appoggiò il pacchetto sull'erba accanto a me, poi ritornò di spalle, tirando un sospiro.

- G-Grazie. - ne presi una e la divorai velocemente.

POV Sehun.

La mia mente voleva conosce a fondo quel ragazzo strano e voleva diventare suo amico, senza un motivo, forse per non sopportare la solita lagna ogni giorno.

Sehun, aspetta, smettila,non hai bisogno di amici e non -- i miei pensieri furono spezzati dalla voce tremante del ragazzo.

Mi ringraziò, ancora bagnato di lacrime, quasi mi faceva pena così gli lasciai l'intero pacchetto e me ne andai lasciandolo solo.

Mi alzai, senza nemmeno salutarlo, dirigendomi a casa e potetti immaginare la sua faccia con sopra un'espressione stupita.

POV Luhan.

Se ne andò senza dire niente, lasciandomi solo. Presi il pacchetto di patatine che mj aveva lasciato e cominciai a mangiare affamato, poi, non appena finito mi alzai scuotendo con le mani i miei vestiti per poi incamminarmi verso casa, dopo aver raccolto la mia roba.

***

Arrivato a casa, mi guardai intorno, non c'era nessuno, nemmeno quel presuntuoso di Chen.

Non avevo fame dato che avevo mangiato le patatine del ragazzo e quindi mi diressi in camera a studiare, per poi riposare.

Dopo due ore piene di studio, crollai sul letto, ma non appena chiusi gli occhi, la porta si spalancò con un urlo.

Era Chen.

Lo guardai mentre si avvicinava a me arrabbiato, era praticamente ubriaco.

Mi prese per un braccio e mi portò al piano di sotto dove nel salotto c'erano tre dei suoi amici, come lui ubriachi. Mi guardarono con sguardo malizioso e lentamente si avvicinavano a me.

Indietreggiai deglutendo e non appena uno mi sfiorò, corsi via dalla paura.

Fuggii di casa, sapevo delle dure conseguenze che dopo mi avrebbero aspettato, ma non potevano, non potevano abusare di me anche loro.

Prima di uscire di corsa di casa riuscii a sentire le loro risate e i lori commentini come - Fifone. Codardo. - ma  non mi importava, volevo scappare e per mia fortuna non mi inseguirono.

Dopo aver corso per un pò mi fermai, mi guardai intorno per capire dove fossi finito, ero in centro e così decisi di farci un giro.

Il centro era bellissimo, le vetrine dei negozi erano incantevoli e tra queste una in particolare mi colpì.

Era un negozio di peluche, peluche, che bei ricordi, pensai.

La vetrina era molto grande e camminai vicino questa, incantato da quei peluche al suo interno, finché non mi scontrai con qualcuno.

Save me from them.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora