POV Luhan.
Salutai Minseok, mi stavo annoiando, sembrava assente, peggio di come lo ero io e poi era tardi.
Strinsi forte il peluche a me e corsi verso casa, fino a quando qualcosa mi bloccò.
Mi sentii tirare da dietro, era familiare, chiusi gli occhi e deglutii.
Era lui. Kai.
- L - Lasciami. - balbettai impaurito.
Lui senza nemmeno rispondermi, mi scaraventò contro il terreno della terra e mi sbucciai i gomiti.
Strinsi i denti per il bruciore della ferita, mentre lui si avvicinò.
- Oh, che abbiamo qui, un peluche!? - scoppiò a ridere e mi strappò dalle mani il peluche sporco di terreno, proprio come lo ero io.
Lo lanciò per terra e lo calpestò più volte.
Tremavo, avevo paura, indietreggiai strusciando col sedere contro il terreno.
Dopo pochi minuti, lasciò il peluche distrutto per terra e vidi che lentamente si avvicinava a me.
Strizzai gli occhi, era arrivato il mio turno.
Potevo sentirlo, era pronto all'attacco fino a quando ..
- Lascialo stare! - urlò una voce familiare.
Subito sorrisi senza nemmeno accorgermene, fu d'istinto ed aprii gli occhi.
Lo vidi. Era lui. Sehun.
Il mio cuore iniziò a battere forte, tanto forte che sembrava stesse uscendo dal petto, mi stava difendendo.
Kai strinse i denti e fulminò Sehun con lo sguardo, che fece lo stesso.
Scalciò vicino a me il peluche e mi guardò
- Non è finita qui. - sussurrò sotto voce per non farsi sentire dall'altro e poi corse via.
Abbassai lo sguardo a quelle parole, stringendo la presa sulle mie gambe.
Sehun sospirò e mi si avvicinò, piegandosi sulle gambe.
- Hey, va tutto bene Luhan.. Giusto? -
Sussurò con tono dolce, porgendomi la mano.
Era strano, era gentile ed io impazzivo ai suoi dolci comportamenti.
Annuii lentamente e presi la sua mano.
Lui si alzò, tirando su anche me.
- Grazie.. - sussurrai a voce bassa, per non farmi sentire.
- Non ringraziarmi. - rispose alzando ed abbassando le spalle, come se nulla fosse.
Guardò il peluche per terra e poi me.
- Devo andare, ciao Han. - disse e se ne andò prima che io potessi rispondere, salutandomi con un gesto della mano.
- O - Oh, ciao Sehun! - esclamai, restando dietro di lui a labbra schiuse, agitando la mano in aria anche se lui non poteva vedermi.
Mi limitavo a guardandolo andare, era bellissimo ed io non credevo ancora a cosa era appena successo.
Quando la sua figura sparì, lasciai lì il peluche distrutto per poi dirigermi verso casa con un dolce e felice sorriso sulle labbra.
Dopo qualche minuto giunsi a casa, mi guardai intorno, non c'era nessuno per mia fortuna.
Ne approfittai per farmi una doccia veloce e poi correre a letto.
Mi addormentai in pochi minuti, ero stanco e avevo bisogno di una bella dormita.
[ Il giorno dopo.
Terza persona. ]
Luhan la mattina seguente, si svegliò prima delle sette.
Si preparò velocemente, facendo presto anche la colazione.
Fece tutto rapidamente per non incontrare suo fratello ed infatti non appena Luhan uscì di casa, Chen scese in cucina, come suo solito.faceva tardi a scuola, a lui non importava.
Una volta in strada, il piccolo Hannie non impiegò molto a giungere a scuola, dieci minuti ed era lì.
Era una bella giornata, anzi, lui la trovava bella.
Al suono della campanella corse in aula e le cinque ore passarono velocemente.
Come suo solito dopo scuola si fermava sempre sotto quell'albero per disegnare.
Questa voltà i suoi disegni erano allegri, proprio come era lui di umore.
Niente Chen, niente bulli, questa giornata era perfetta, pensò.
Era immerso nel disegno, fino a quando non si sentì osservato da qualcuno, deglutì e lentamente voltò il capo per vedere chi lo stesse osservando..
