E' sempre un piacere mandare in onda una canzone di qualche vecchio artista famoso. Questa volta è toccato a Madonna e la sua Like a Virgin, un pezzo che andava quasi cento anni fa, per la precisione nel lontano 1984. Pensate: le automobili a quel tempo avevano ancora le ruote e toccavano terra. Se qualcuno ha avuto la fortuna di conoscere una persona proveniente direttamente da quell'epoca, certamente si sarà stupito di come vivevano i nostri nonni.
Visto che parliamo di persone provenienti dal mondo posteriore al nostro, introduciamo subito l'ospite di questa sera.
Mi stai dando della vecchia?
Ecco, per l'appunto: signori e signore, ecco a voi Lady Marmalade! (finti applausi) Vista la gaffe, facciamo in modo che sia lei stessa a presentarsi.
Non mi incanti. La cazzata l'hai fatta e adesso vedi di rimediare. Vai con la domanda e non fare storie.
Come si presenterebbe?
Sono una vecchia che ha provato di tutto. Possiamo darci del tu?
Benissimo. Autorevoli autobiografie ti narrano come la persona meglio rappresentativa, eppure più dissacrante degli ultimi cento anni. Per quale motivo non ha mai scritto un libro? Avresti fatto i soldi.
Perché il mio compito non era quello di scrivere. A me gli artisti hanno sempre chiesto di rendere il meglio. Ed io li accontentavo. Il circolo vizioso era: io rendevo qualcosa, altri sfruttavano questo mio Rendere. In questo modo ho fatto più soldi d'aver scritto qualsiasi libro. Se uno dei pochi a non sapere che sono molto ricca. Per questo ho sempre una lunga schiera di pretendenti di fronte alla porta di casa.
Oggi puntata molto speciale che necessita però di qualche accorgimento: a tutti i bambini in ascolto preghiamo di spegnere: la puntata di questa sera si preannuncia infuocata.
Perché ce l'avete sempre con i bambini?
Perché sono la parte più vulnerabile della società.
Puttanate: qui fuori un ragazzetto si è accostato e mi ha chiesto se avevo della roba. Roba, capisci? Ho novant'anni, mica scherzi; questo mi si para accanto con quel fare da furbetto con cui i ragazzi d'oggi vogliono fiaccare il mondo e mi ha chiesto senza vergogna: non è che hai della roba? Quindi per favore non diciamo cazzate di fronte a milioni di ascoltatori.
E adesso, se permetti, me ne sparo una.
Ma che cos? Meglio che non narri che cosa sta facendo Lady Marmelade nel nostro studio. Il bello della diretta è anche questo.
Ecco, già meglio. Ne vuoi?
No, grazie.
Hai appena rifiutato una bella occasione: mi è costata un sacco di soldi. Non è roba che si trova facilmente. Mi volevi chiedere altro? Abbiamo finito?
Non sei forse un po' in là con gli anni per sottoporti a queste botte di vita?
Ascolta piccoletto; è la seconda volta che mi dai della vecchia. Alla terza me ne vado.
Va bene, va bene. Perché ancora legata ad una vita così dissoluta?
Ecco, oh!, finalmente una domanda intelligente. E' tutto legato al mio percorso - diciamo artistico -, i cui inizi non sono stati poi così rosei. Sin dalla giovane età ho dovuto farmi strada a gomitate. Mai andato in un bordello?
No, mai.
Sincero?
Beh... forse una volta.
Facciamo due. Comunque: a diciotto anni esercitavo in un bordello. Un lavoro ben pagato, checché se ne dica. Certo, non ci sono aspirazioni se non quelle di incontrare un protettore facoltoso che si innamori di te. Perché qualcuno lì dentro ha sempre la pretesa di innamorarsi. A me era capitato un artista con due baffetti ridicoli. Un discreto scultore concettuale, nulla più. Mi propose di posare per lui. Acconsentii. L'opera che ne risultò fu bene accetta dalla critica. Ebbi così il mio secondo lavoro.
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