[2] bimbo

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Dolci Peccati ;;
jungkook + taehyung

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I due, come "promesso" da Jungkook, il giorno dopo si incontrarono più o meno allo stesso orario. Si salutarono educatamente, quasi come per timidezza, e non aprirono bocca fin quando non lo fece il minore.
«Stamattina prendo un caffè e una fetta di quel dolce» disse, facendo segno ad un dolce al caffè indicato come 'specialità' del bar. Taehyung annuì, affrettandosi a servirlo. Non ebbero modo di parlare, quel giorno la clientela era molto di più del giorno precedente. Il corvino si limitò ad osservarlo per tutto il tempo, mentre mangiava fin troppo lentamente la sua colazione, quasi a non volersene andare. A volte gli sorrideva, mentre questi ricambiava anche se stranito.
Finalmente, dopo dieci minuti il più piccolo finì la sua colazione, e richiamò l'attenzione del castano in modo da poter pagare. A quel gesto Taehyung sorrise, scuotendo il capo. Il corvino aggrottò la fronte, confuso, mentre gli porgeva di nuovo la stessa domanda:«Quanto ti devo?»
Il più grande tolse dal bancone la tazzina da caffè, i piattini e la forchettina usata da Jungkook per lavarli, scuotendo di nuovo il capo. «Non mi devi niente» disse, mentre sentiva lo sguardo dell'altro bruciargli sul corpo osservandolo nei movimenti veloci. «Perché?» domandò, poggiando la mano destra sotto il mento. Taehyung si fermò un attimo, osservando l'uomo di fronte a sé che aspettava ancora una risposta. «È il mio modo di ripagarti per ieri» rispose sincero, portandosi una ciocca castana dietro all'orecchio, lasciando intravedere il lobo forato da tre piercing molto carini, a parere di Jungkook.
Spostò lo sguardo sull'altro orecchio, notandone altri due. Si morse inconsapevolmente il labbro, pensando a quanto amasse i piercing sugli uomini. «Ti ho dato un passaggio perché volevo, non per ricevere la colazione gratis» ridacchiò, «su, prendili» disse, indicando la mancia posata da lui sul bancone. Al che, Taehyung scosse ancora il capo. «Non insistere, non voglio che tu paghi» insistette serio, ma con un'aria serena in volto, quasi felice. «Per favore» aggiunse, facendo gli occhioni dolci. Jungkook tirò i capelli all'indietro, stuzzicando di nuovo il suo labbro inferiore. «E va bene, ma non ricapiterà più» disse, e l'altro annuì sorridendo prima che l'altro lo salutasse, promettendogli che, anche il giorno a venire, si sarebbero rivisiti.

Taehyung e il minore, quindi, avevano iniziato a conoscersi pian piano ogni mattina, prima che il secondo iniziasse la solita giornata di lavoro.
Ormai era una routine incontrarsi tutti i giorni e parlare ogni volta, spesso anche ad arrivare a confidarsi e cercare conforto l'uno nelle braccia dell'altro quando avevano discussioni con i propri partner. Jungkook confessava al maggiore quanto fosse dura lavorare per quasi tutto il giorno e stare lontano dalla propria famiglia. Trascorreva davvero poco tempo con Shin, forse la domenica maggiormente, ma non era abbastanza. Si considerava un padre assente, anche se il castano gli ripeteva che non era affatto così, dato che lui lavorava tanto proprio per sua moglie e il suo bambino.
Taehyung la maggior parte delle volte se ne stava in silenzio: i litigi che avvenivano tra lui e Yoongi erano cose futili, per questo aveva deciso di limitarsi ad ascoltare il minore e a dargli consigli. Ovviamente, nessuno dei due si sarebbe aspettato che quei semplici consigli sarebbero diventati soldi spesi per un motel diverso ogni notte o qualvolta che entrambi avessero un po' di tempo libero.

DOLCI PECCATI // KOOKV (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora