[12] dolci peccati

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Dolci Peccati ;;
jungkook + taehyung

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«Jungkook?» il maggiore chiamò il suo nome quando sentì la porta di casa aprirsi.
«Sono io, sono io» rispose tranquillo il nominato, togliendosi pigramente la giacca. Si avvicinò a Taehyung e gli lasciò un bacio dolce sulle labbra, per poi affondare la testa nell'incavo del suo collo per depositarne altri.
«Da quanto sei tornato?» domandò il minore, intrecciando le loro dita assieme.
Si ritrovò a sorridere istintivamente quando non sentì la fede incoronargli il dito: il divorzio da Yoongi, al contrario del suo e di Eonjin, era stato abbastanza immediato e dopo un paio di mesi avevano smesso di essere partner.
«Alle sei ho dato il cambio al mio collega e poi è arrivata una sorpresa~» stava sorridendo e non ghignando, quindi Jungkook non seppe se prenderlo come un invito a fare sesso o meno.
«Che sorpresa?» chiese, facendo scendere le mani lungo il suo sedere e strizzarlo.
Taehyung si ritrovò a ridacchiare, scuotendo il capo: «Niente del genere, togli le mani. È qualcosa di più bello» disse, e sculettando si allontanò da lui.
«Ma come? Qualcosa di più bello di te?» chiese retorico e il maggiore, che ancora ridacchiava, annuì: «Eonjin non si decide a smetterla con i viaggi di lavoro» roteò gli occhi, «sono arrivati gli assistenti sociali a casa di tua suocera e non hanno trovato la tua-uhm- ex moglie... Comunque hanno provato a chiamarti ma eri a lavoro e, stranamente, hanno avvisato me.»
Jungkook lo guardò interrogativo: «Questa dovrebbe essere una cosa bella?»
«Certo che sì, non credo che continuerà a stare con lei e la nonna, non dopo questo.
Jungkook, Shin resterà con noi» affermò serio, «su, andiamo a prenderlo.»
Ora era il loro turno di dimostrare agli assistenti sociali che erano in grado di badare al bambino.

«Finalmente» disse esausto, Taehyung, sprofondando sul divano.
«Ma non si stancano?» ridacchiò Jungkook, scuotendo il capo.
«È il loro lavoro, no?» disse, alludendo all'assistente sociale che da poco era andato via.
«Già, spero solo di far capire loro che sono un buon padre anche se l'ho tradita.»
«Il giudice l'ha detto. Il partner che tradisce non è un genitore inaffidabile, mh?»
Jungkook fece per rispondere, ma Shin corse verso di loro per abbracciarli.
I due ridacchiarono e lo accolsero tra le loro braccia, stringendolo forte.
«Perché io, tu e la mamma non stiamo più assieme?» chiese il bimbo, guardando curioso il papà.
I due adulti si guardarono negli occhi, poi posarono lo sguardo sul bambino e sospirarono.
«Io... vado a preparare la cena» disse il maggiore, ma venne bloccato da Jungkook che gli fece cenno di restare.
Jungkook sapeva bene come iniziare, in fondo anche i suoi genitori si erano separati quando lui era solo un bambino e si ricordava come glielo avevano fatto capire: più piccoli si è, meno si deve parlare. Il discorso deve essere diretto e coinciso, ma non troppo brutale; breve.
«Vedi, Shin, io e la mamma non ci vogliamo più tanto bene come prima, quindi abbiamo deciso di non stare più nella stessa casa... ma ovviamente possiamo vederci quando vuoi» accennò un sorriso, mentre il bimbo – non troppo sicuro – annuiva.
«Io voglio stare con te, papà, la mamma va sempre via e io e te ci vediamo poco...» sussurrò Shin, abbracciando suo padre.
«Non sono io che decido, amore. E comunque devi voler bene sia alla mamma che a me, intesi?» domandò, ricevendo un cenno di assenso da parte del bimbo che si ritrovò a sbadigliare, stanco com'era.
«Andiamo a mangiare e poi dritti a dormire, vi va?» propose Taehyung, sorridendo lievemente. I due annuirono e si diressero verso la cucina, e mentre il maggiore era impegnato a cucinare Shin non riuscì a non dire una cosa che – se avesse voluto rimanere con la mamma – non avrebbe dovuto dire.
Ahimè era un bambino, e ingenuo com'era tirò i pantaloni del papà come richiamo per poi dirgli: «Papà, la mamma dice che sei cattivo e che non devo più vederti, ma io voglio stare con te, tu non sei cattivo...» scoppiò a piangere e il genitore si affrettò a prenderlo in braccio, gli asciugò le lacrime e gli sussurrò frasi dolci per calmarlo.
«Non ti preoccupare, tutto andrà bene, mh?» Shin annuì alle parole del padre e lo abbracciò mentre questi camminava verso la cucina.

DOLCI PECCATI // KOOKV (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora