-Capitolo 14.

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Una altra nottata senza incubi pensai appena sveglia. Stavano tutti dormendo,Ash, era così bello mentre dormiva. Ripensai a ieri,di come Ash si era dichiarato,altri brividi ripercorsero la mia schiena. 

Ma ripensando sempre a ieri,mi accorsi che i miei genitori erano ritornati a casa,e mi avevano detto di volermi parlare. Ma oggi c'era scuola,e io dovevo prepararmi. 

Mi alzai per andare in bagno dopo aver scelto i vestiti. Mi lavai,mi misi un velo di trucco,e mi vestii. 

Presi lo zaino,e per poco mi scordavo il vocabolario di greco. Era un mattone. 

Andai giù,cercai di non fare rumore,i ragazzi ancora dormivano,così arrivai in cucina,senza fare rumore. 

Sul tavolo c'era un biglietto da parte di mamma e papà. 

''Dobbiamo parlarti,vai a scuola,e appena rientri,chiamaci''.

Mi stavo davvero preoccupando,ma decisi di non pensarci,e di andare a scuola con quel mattone a farmi peso tra le braccia. 

''Schifo di scuola,schifo di latino,schifo di Greco.'' Alessia e le sue solite sparate di prima mattina.

''Buongiorno anche a te pingupanda'' le dissi.

''Scimmii'' mi sorrise.

Non riuscii a rispondere,perchè fui interrotta dal suono della campanella,e mi dovetti avviare in classe. Altre cinque ora di questa tortura. 

''Ma perchè mi sono iscritta qui,cosa ho fatto di male'' mi disse Alessia cercando di imitare un tono drammatico,

''A chi lo dici'' risposi sbuffando.

Le cinque ore finiro molto lentamente.  Mi avviai verso casa,e ripensai al biglietto lasciato dai miei genitori. Li avrei chiamati a casa. 

''Ragazzi,sono tornata'' annunciai.

''Amore'' Ash corse verso di me baciandomi. 

''Fatina glitterataaaa,mi sei mancata'' mi disse Mikey abbracciandomi.

''AHAHHA anche tu Mikey''.

''Perchè a me non mi abbracciate mai?'' disse in tono supplichevole Cal.

''Ti abbraccio ioo'' rispose Luke correndo verso di lui abbracciandolo.

Ormai mi sono abituata alla vostra pazzia.

''Come è andata a scuola?'' mi chiese Ash dandomi un piccolo bacio sulla guancia.

''Bene,domani è domenica finalmente''.

''I miei genitori!'' esclamai allarmata.

''Devo chiamarli ora subito.'' aggiunsi prendendo il telefono e componendo il numero di mia mamma.

''Chi cucina?'' chiese Cal guardandomi.

''Mettete l'acqua a bollire'' dissi mentre il telefono stava squillando.

''Pronto?'' rispose mia mamma.

''Mamma,sono io,ho visto il bigliettino,cosa dovete dirmi?''

''Oh,ecco,io e tuo padre dobbiamo affrontare un viaggio di lavoro per una settimana,dobbiamo chiudere un contratto importante,quindi dobbiamo andare via per una settimana,staremo a Berlino.''

''Oh,ecco mamma,va bene,ci sono i ragazzi a farmi compagnia,ma quando partite?'' 

''Oggi.''

''Oggi? Come,di già?''

''Si,te lo volevamo dire da un pezzo,ma non volevamo rovinarti le giornate con i ragazzi.''

''Okay mamma,ritornate per pranzo?'' 

''No,devo sbrigare le carte da portare a Berlino,scusa amore''

''Va bene mamma,salutami papà,ciao.''

''Ciao amore''.

Chiusi al telefono con lei,e mi diressi in cucina per vedere cosa combinavano i ragazzi,e dargli la notizia.

''Ragazzi,mia mamma starà via una settimana con mio padre''.

''Ah,vabbe',tanto ci siamo noi qui a farti compagnia'' rispose Ash sorridendomi.

''Certo,e per una settimana dormiremo meno stretti,perchè possiamo dormire nel letto dei miei.''

''Io e te.'' rispose Ash.

'' Okay'' risposi imbarazzata. 

''Dunque,avete messo l'acqua sul fuoco?'' chiesi

''Si,oggi cucino io non preoccuparti'' Calum rispose.

''Okay Cal,ma non bruciarmi casa.'' risi.

''Vai a fare i compiti dai.'' 

''Mi stai mandando via?'' 

''Esattamente'' rise.

''Perfetto,oggi dormirai sul tetto.''

''Bene.'' rispose ridendo.

||Spazio autrice||

Hey,scusate se è corto,ma sto male,e ed ero indietro di un capitolo,sta sera avrete il secondo,che conto di fare più lungo. Anche se non mi sento bene,faccio uno sforzo. 

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