*** Mi ritrovai in un bosco,era tutto così strano e cupo, sentivo dei rumori strani,mi girai e vidi un coniglietto dolce e indifeso,cosa ci faceva in un posto così brutto? Ma poco dopo capii, infatti il coniglio iniziò a trasformarsi,i dolci occhietti,cambiarono,divennero agghiaccianti,le tenere orecchie divennero enormi,il musetto,divenne una macchina di tortura. Il coniglio si scaraventò su di me,iniziai ad urlare,proprio come nel sogno precedente. Nel sogno ero consapevole del fattto di essere in un sogno,così provai a far scomparire quel coniglio mostruoso,in qualcosa di più carino. Ma i miei tentativi,erano inutili. Il coniglio mi aveva afferrato,e mi trascinava con se. Mi divincolavo,ma la presa del cogniglio che mi aveva afferrato con la sua mostruosa bocca,non diminuiva.Solamente arrivati a destinazione,mi scaraventò in un buco. Era tutto viscido,il coniglio rimase li sopra il buco,e si allontanò,io cercai un rifugio. C'era una luce,e più mi avvicinavo a questa luce,più mi sentivo strana,debole. Ormai riuscivo a vedere,c'erano degli strani graffiti sulle pareti,segni di cui non sapevo l'esistenza. Segni che non riuscivo a capire,tanto meno a decifrare.Sentii un botto,spaventata mi girai,vidi il nulla,il buio più totale.' Forse sono morta' pensai. Provai a muovermi,ma ero bloccata dai polsi e dalle caviglie,ero stesa su qualcosa di decisamente scomodo,e duro. Iniziai a divincolarmi,ma di me,si muoveva solo la testa,così inizia ad agitarmi ancora di più,andai a sbattere contro qualcosa di duro***
Mi svegliai a causa del botto,ero andata a sbattere contro il comodino,a causa del secondo sogno brutto in due notti. Questa volta,però il sogno era parso meno spaventoso. Quei segni sui muri,che si potevano definire anche graffiti mi avevano lasciata perplessa,e affascinata allo stesso tempo. Erano così strani,senza senzo,ma belli. Come di consuetudine,mi alzai,e mi andai a lavare,anche oggi mi ero alzata prima del suono della sveglia,così ne approfittai. Mia mamma mi chiamò,risposi nello stesso modo di ieri,ormai era diventata una routine.
Sentii dei passi avvicinarsi alla mia porta. 'Strano,questo non fa parte della routine giornaliera' pensai fra me. Mia madre bussò alla porta,e senza aspettare il mio permesso,entrò urlando.
''Mela,oggi è il grande giorno,finalmente ospiteremo lo studente o studentessa australiana,non sei contenta ?''
Mia madre era sempre molto entusiasta da queste situazioni,questo scambio di cultura le piaceva un sacco,era forse il terzo anno di seguito a cui mi costringeva a partecipare. E quast'anno sarebbe toccato all'australia.
''Si mamma,sono contentissima,non vedo l'ora di condividere la mia camera con un perfetto o perfetta sconosciuta '' Feci un finto sorriso,e la convinsi.
''Scendi giù che dobbiamo andare all'aeroporto a prendere il o la ragazza'' Mi disse tutta contenta.
E' incredibile che mia madre in questi momenti riesca a emettere felicità da tutti i pori.
''Sto arrivando mamma, dammi gli ultimi istanti e scendo'' Risposi con molta calma,e cercando invano di mostrare un minimo di felicità.
Scesi le scale,e entrai in macchina,dvove mi aspettava mia mamma,pronta con la cintura allacciata,e ancora più impaziente di vedere la ragazza,o ragazzo.
Il viaggio verso l'aeroporto non durò molto. Mia mamma era partita 45 minuti prima che atterrasse l'aero,ma avevamo impiegato solamente 15 minuti per arrivare, perciò mancava mezz'ora prima dell'atterraggio dell'aereo. Non avevo fatto colazione,così ne approfittai,e al bar dell'aeroporto presi un muffin al cioccolato. Lo gustai seduta in una sedia,che era abbastanza scomoda,e aspettai in silenzio,mentre mia mamma mi raccomandava di essere socievole,di essere educata,di non fare la prepotente,e fare di tutto purchè si senta a casa.
''Oh,per ultima cosa cara,sorridi,così sembra che ti sia morto il gatto'' Mi raccomandò mia mamma.
Senza nemmeno attendere la mia risposta,si alzò,e andò incontro un ragazzo alto,che aveva in mano un cartello con scritto 'Famiglia Brignoli'. Dedussi dal cognome riportato sul cartello,che quello doveva essere il ragazzo che avrebbe vissuto e condiviso con me la stanza per un anno intero.
Mi avvicinai titubante,mia madre tutta contenta,si stava occupando di lui. Mentre io ancora incerta,lo osservavo,e lo squadravo dalla testa ai piedi. Era alto,molto alta,sarà stato un 10cm più alto di me,aveva i capelli color biondo scuro sul dorato,con una bandana rossa davvero stupenda. Gli occhi,mamma mia,i suoi occhi,erano di un verde assurdo,uno di quei verdi che non sai descrivere,poichè non ci sono parole per descriverlo. Quegli occhi che trasmettevano tutte le sue emozioni. E poi maledizione,quel sorriso,il suo sorriso da urlo,era contornato anche da fossette. Mamma mia.. Era magnifico quel ragazzo,ma cosa stavo dicendo? Iniziai a scacciare quei pensieri dalla testa,e mi avvicinai sempre di più.
"Ciao, piacere Ashton" Si presentò cordialmente,con quel sorriso che partiva da un orecchio e finiva dall'altro orecchio. Quanto cacchio era bello mamma mia.
"Ciao, piacere mio,Melissa". Fortunatamente risposi in tempo,mi ero imbambolata per colpa della sua bellezza,ma per fortuna mi ero salvata.
Mia mamma ci raggiunse,chiese al ragazzo di porgergli i suoi bagagli,ma esso rifiutò gentilmente.
Ci avviammo in macchina per partire verso casa,ripensando all'incontro appena fatto,mi ricordai che si era presentato in un perfetto italiano,pur essendo australiano. Questo ragazzo oltre che stupendo,era anche intelligente.
Il viaggio in macchina fu estrenuante,mia mamma non faceva altro che parlare al ragazzo in inglese,anche se di inglese non aveva molto,infatti il ragazzo seduto davanti rideva per l'accento,e le frasi senza senso che diceva.
''Siamo arrivati'' urlò mia mamma in preda ad un momento di felicità.
''Welcome at our house'' disse mia mamma faticando a parlare in inglese.
''Non si preoccupi signora,capisco e parlo perfettamente la vostra lingua'' Rispose il ragazzo sempre sorridendo.
Mia mamma e le sue solite figure,ecco da chi avevo preso.
''Fai fare un giro della casa ad Ashton,e poi fallo riposare,e sistemare in camera tua Mela'' Mi ordinò mia mamma.Annuii,e invitai il ragazzo a segurmi.
Ero in imbarazzo,non sapevo da dove iniziare,così per prima cosa lo feci entrare nella mia stanza per sistemarsi.
Perfetto,dovevo condividere la mia stanza con un ragazzo,e che ragazzo.
''Ehm.. io esco,così ti puoi mettere comodo,quando hai finito,ti faccio fare il giro della casa'' annuncia al ragazzo,con un tono dove si poteva udire il mio imbarazzo da 3 miglia di distanza,abbassai la testa,ero tutta rossa,odiavo quando facevo così,ma non potevo farci nulla..
''Sei diventata tutta rosa,non c'è bisogno che ti imbarazzi,in fondo non ti mangio mica'' Rise,mostrando quel suo perfetto sorriso. Porco schifo se era bello.
Arossii ancora di più,così chiusi la porta di camera,e andai da mia mamma.
Come al suo solito era in cucina,stava preparando già da mangiare.
''Mamma'' esclamai.
''Mela,mi hai fatto prendere un colpo. Dove è Ashton?'' Mi domandò a sua volta.
''E' in camera,si sta cambiando'' Risposi senza far trapelare nessuna emozione.
"Eccomi " rispose qualcuno alle mie spalle.
Mi girai e lo vidi,era in tuta,si era tolto la bandana,e i capelli,ora gli ricadevano sulla fronte. Era ancora più bello di prima.
Proprio in quel momento mi squillò il cellulare. Lo presi e risposi alla chiamata di Carlotta.
''MELA,E' SUCCESSA UNA COSA CHE NON PUOI IMMAGINARE,NON PUOI CAPIRE,MI DISPIACE TANTO,PERO' E' SUCCESSA,IO NON SO COME,MA E' ANDATO TUTTO COSI' VELOCE,NON PENSAVO FOSSE DAVVERO SUCCESSO,MA LO E',E IO MI SENTO TROPPO MALE,CIOE' NON DOVEVA ACCADERE PROPRIO A LEI,MA E' SUCCESSO,E ORA NON SO COME RIMEDIARE.'' disse tutto ad un fiato Carlotta.
''Calmati,e dimmi cosa è successo'' risposi preoccupata.
''Vieni da me oggi,e ti racconto tutto,è un casino. Devo chiudere ciao.'' Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere,che aveva già chiuso.
Mi stavo davvero preoccupando,cosa sarebbe potuto accadere di così terribile? .
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Bad Dreams
FanficLa notte,il buio le sue creature,e i suoi demoni. Una ragazza può affrontare tutto questo? Melissa riuscirà a sopportare le torture di quei demoni?