Titolo: Si completavano.
Parole: 381
Genere: Amore/TristeGiorgio vide il suo piccolo correre verso di lui con un mazzo di rose in mano. Era il loro anniversario, facevano sette mesi di fidanzamento. Il più alto gli sorrise e Giulio lo abbracciò. Giorgio ricambiò l'abbraccio, lo strinse forte a sé, lo amava più di sé stesso, era tutta la sua vita.
-Buon anniversario amore mio- mormorò il piccolo sciogliendosi dall'abbraccio e porgendogli le rose. Erano rosse, rosse come l'amore, come il sangue, come la passione. E di passione tra quei due ce n'era tanta. Giorgio gli sorrise e prese il mazzo di rose per poi assumere un colorito simile a quello di quei fiori.
-Ti amo- disse il ragazzo posando il mazzo nel muretto accanto a sé. Prese con delicatezza il volto di Giulio tra le mani e lo guardò negli occhi, per poi avvicinarsi e lasciargli un bacio sulle labbra, con tanta dolcezza, tanto amore.
-Anche io ti amo- rispose il piccolo sulle labbra di Giorgio. Erano così felici quei due, si completavano, erano un tutt'uno.
-Devo dirti una cosa, ma promettimi che non ti arrabbierai- disse Giulio abbassando lo sguardo.
-Oddio, dimmi- rispose subito il più alto. Era ansioso, cosa doveva dirgli?
-Io ecco.. Si, mi trasferisco a Milano, vado a lavorare per la Sugar- disse il piccolo, evitando lo sguardo di Giorgio. Egli si sentì male, un colpo di dolore gli pervarse il cuore e l'anima. Non ci poteva credere, il suo piccolo Giulio lo stava abbandonando.
-Bene- riuscì a dire solo. Si sentì le forze mancare, fortunatamente era seduto.
-Giorgio dai, non ci lasceremo, verrò a trovarti se posso, continuerò ad amarti sempre, lo sai- cercò di spiegare lui. Giorgio non ce la faceva, non riusciva più a sentirlo parlare. Alzò la mano e posò il suo indice sulle labbra dell'altro: quello era il segno che per lui era finito tutto.
-Vattene- riuscì a dire ancora. Non sarebbe resistito ancora molto, già la sua vista iniziò ad appannarsi.
Il piccolo se ne andò, avrebbe perso l'aereo, e non poteva perdersi un'occasione del genere. Non pensò all'amore della sua vita, neanche un secondo. Non capì che con quella sua scelta avrebbe segnato il cuore già scalfito di Giorgio, che avrebbe fatto tornare gli occhi neri del ragazzo con la cresta a piangere. Non ci aveva pensato.