Titolo: The letter.
Parole: 713
Genere: Amore/Triste01/10/2018 - 01.47
Caro Andrea,
da quando mi hai lasciato non ho più saputo come si sorride. Sono passati già sei mesi, ma ti giuro, per me è un tempo infinito, tutto è diventato diverso. Il tempo scorre diversamente, è entrato tutto in una specie di universo parallelo, dove nulla ha senso, dove tutto è in bianco e nero, tutto noioso, tutto spento.
Tu per me eri quello che dava un senso a tutto, quello che dava il colore al mio piccolo mondo, il mio universo era incentrato solo ed unicamente su di te e la mia musica. Se c'eri tu nulla aveva più alcuna importanza, era tutto in secondo piano.
Non so se ti ricordi quando ci siamo incontrati, completamente a caso, eri un bimbo sperduto a Roma. Eri venuto in Honiro per scherzo, mi hai visto e mi hai abbracciato, eri un mio fan. Io avevo il cuore a pezzi, il mio ex Giulio mi aveva lasciato da poco per andarsene alla Sugar, dove tutto è migliore e hai più possibilità di sfondare.
Pensavo di non poter riuscire ad amare qualcuno quanto ho amato lui, ma poi ho incontrato te. Quel ragazzetto che mi ha messo il sorriso dal primo istante in cui l'ho incrociato: eri così buffo e impacciato, ti imbarazzavi per ogni stupidaggine.
Sei stato da subito come un fratellino per me, ma poi entrambi sappiamo com'è andata a finire: qualche mese di conoscenza e merda, ti giuro che mi hai mandato il cervello a puttane, seriamente.
Il tuo sorriso è un qualcosa che non si può descrivere a parole, è semplicemente l'ottava meraviglia del mondo. Ora a ripensarci mi viene male, non ce la faccio. Mi manca vederlo e baciarlo, mi manca accarezzarti le guance che ti diventavano rosse dopo un mio complimento. Mi mancano quei tuoi capelli morbidi, li accarezzavo per farti addormentare. Mi manca averti tra le mie braccia, sentire il calore del tuo corpo contrastare col freddo che ho dentro. Mi manca il suono della tua risata, facevo di tutto solo per sentirlo. Mi mancano i tuoi ragionamenti, dai più stupidi ai più divertenti, dai più belli ai più filosofici. Mi manca anche fare sesso con te. Sembrerà da maniaco, ma quello era fondamentale per entrambi, non possiamo negarlo. Non voglio ricordare i dettagli, mi farei solo del male. Mi manca sentirti provare in studio, mi manca vederti concentrato per buttare giù i testi. Mi manca essere fatto, ubriaco, felice, triste e incazzato con te. Mi manca poter dire a chi ci provava con te "ehi, lui è il mio bimbo". Mi mancano da morire le tue labbra, i tuoi baci. Merda, tu mi baciavi e io andavo in paradiso. Mi mancano le scuse e le litigate, ma soprattutto il perdono dopo. Mi manca anche vederti piangere, solo per poterti asciugare le lacrime e tenerti tra le mie braccia. Mi manca la tua voce, riuscivi a calmarmi anche con un semplice "amore". Mi mancano i tuoi occhi, sono splendidi, verdastri misti ad un castano e un grigio. Sono la cosa più magnetica che abbia mai visto, mi ci perdevo. Mi mancano i viaggi fatti insieme, la musica condivisa. Mi manchi tu, mi manca tutto di te. Ora tu ti stai godendo la tua vita, sei felice, lo vedo dalle instagram stories, me lo sento. Io ho trovato Giulia e sto finendo The Illest Vol.2, ma Giulia non mi rende felice. Cioè si, ma non quanto riuscivi a farlo tu. Tu eri a livelli superiori.
Sai, ora in questo preciso istante mi sto pompando Santana, è uscito stanotte e ce l'ho in ripetizione in playlist. Sono due ore che ascolto solamente canzoni tue, dalla prima all'ultima. Ai nostri featuring il cuore va in mille pezzi, ricordo ogni istante della registrazione. Tutti i sorrisi, gli errori e le bestemmie quando ti mangiavi le parole. Yoshi che mi insultava quando in Amore Sporco mi perdevo a guardarti, mi stoppavo e sorridevo. Credo sia stato il pezzo più difficile da registrare.
Devo dire però che se tu fossi qua con me nel letto sarei la persona più felice del mondo, vorrei poter festeggiare con te l'uscita di Santana che cazzo, è una fottuta bomba.
In ogni caso, sappi che ti amo, sempre.
Tuo per sempre,
Giorgio Ferrario.