Titolo: Quanto pensi sia l'infinito?
Parole: 508
Genere: amoreAndrea posò le sue labbra sulle mie, per poi approfondire il bacio. Quel ragazzino era la cosa più bella che mi fosse capitata nella vita.
-Andrè, dobbiamo registrare..- sentenziai, staccandomi leggermente dalle sue labbra, per poter parlare. Lui mi ignorò completamente, tornando a baciarmi. Non contento, si mise anche a cavalcioni su di me, allacciò le braccia al mio collo e sorrise sulle mie labbra.
-Zitto- mormorò, mordendomi piano il labbro inferiore. Gemei flebilmente, lui riusciva a farmi stare bene.
-Se Yoshi ci vede, ci farà il solito discorso che certe cose le dobbiamo fare a casa, e bla bla..- cominciai io, senza convinzione, tenendo lo sguardo fisso nel suo sorriso.
-E che ce lo faccia- mormorò, lasciandomi un bacio a stampo.
-Sono tre giorni che proviamo a registrare amore sporco comunque- ridacchiai, mettendo le mie mani sui suoi fianchi, accarezzandoli un poco.
-Scusa se non riesco a concentrarmi..- controbatté con tono triste.
-..ma sei troppo bello mentre rappi, io non ce la faccio a non perdermi- ammise arrossendo, distogliendo lo sguardo.
Sorrisi. Era un sorriso spontaneo, naturale.
-Solo quando rappo sono bello?- ridei, stuzzicandolo.
-No assolutamente, tu sei bello sempre- rispose, facendo aumentare il rossore nelle sue guance.
Poi si appoggiò completamente al mio petto, restando però a cavalcioni su di me. Le mie mani vagavano sui suoi fianchi, accarezzandoli piano, mentre lui mi sospirava.
-Giò?- mormorò lui, scendendo dalle mie gambe.
-Mh?- risposi, seguendo ogni suo movimento con lo sguardo.
Sì sedette accanto a me, poi mise il capo sulle mie gambe, chiudendo poi gli occhi. Gli accarezzai lentamente i suoi scombinati, ma soffici, capelli castani, passando le mie dita tra le ciocche.
-Quanto pensi sia l'infinito?- domandò, con un'espressione rilassatissima in volto.
Rimasi stupito da quella domanda, non capivo.
-In che senso?- chiesi io, piuttosto confuso.
-Secondo te esiste qualcosa di infinito?- continuò lui.
-L'Universo- dissi quasi immediatamente. Lui sorrise. Persi almeno dieci battiti, lui mi faceva quell'effetto.
-Io mi fermo spesso a pensare quanto noi siamo minuscoli in confronto ad una cosa come L'Universo, che è in continua espansione oltre l'infinito.. cioè, una cosa che già di per sè non ha fine, si espande di migliaia di chilometri luce ogni secondo. È un concetto difficile, ma se tu provi a rifletterci, quando guardiamo dalla finestra le stelle, vediamo un minimo spicchio di ciò che è veramente la realtà dove viviamo.. le stelle che illuminano certi occhi in modo spettacolare non sono altro che ammassi di energia e sostanze chimiche- disse. Quel discorso mi sorprese, e non poco. Ma era affascinante quanto lui fosse un piccolo sognatore, viaggiava così tanto con la sua testa?
-Dove vuoi arrivare con questo?- domandai con un tono divertito, sorridendo.
-Non lo so, solo che in tutto questo, io ho avuto la fortuna di conoscerti.. sarei potuto stare in un chissà quale altro mondo, magari a fare il commesso alla Coop, eppure ho avuto la possibilità di stare con te. Scoprire tutto questo insieme a il famoso Mostro è una cosa fantastica, io sono felice.. tu mi rendi felice, Giorgio-spazio autore:
wewe. questa os è frutto di un momento di ispirazione improvvisa. scritta in dieci minuti abbondanti e riletta una volta, è carica di concetti miei personali, di pensieri che mi ritrovo a fare quasi quotidianamente, e mi mettono un'ansia allucinante.
l'ispirazione penso sia dovuta dall'uscita di the illest vol 2 e dal fatto che tra meno di 24h vedrò Andrea.🥰🥰🥰 bene, detto ciò, spero vi sia piaciuta.. ciaoo!❤🦉